Samuel Bartram (Jarrow, 22 gennaio 1914 – Harpenden, 17 luglio 1981) è stato un calciatore, allenatore di calcio e editorialista inglese Giocava nel ruolo di portiere.
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Sam Bartram | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 178 cm | |
Peso | 62 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex portiere) | |
Termine carriera | 30 gennaio 1956 - giocatore 1º luglio 1962 - allenatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
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Squadre di club1 | ||
1934-1956 | ![]() | 579 (-572) |
Nazionale | ||
1944-1947 | ![]() | 3 (-3) |
Carriera da allenatore | ||
1956-1960 | ![]() | |
1960-1962 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Samuel Bartram nacque a Jarrow (nel distretto di South Tyneside) il 22 gennaio 1914, da padre britannico e madre scozzese. Era originario della Gran Bretagna da parte del padre e della nonna.[1]
Nelle prime fasi della sua carriera, quando militò nelle giovanili del Boldon Villa, alternò l'attività di calciatore con il mestiere di minatore. Dopo il suo abbandono al calcio, si cimentò come reporter per il Sunday People trascorrendo, in tale veste, i suoi ultimi anni a Harpenden.
Morì per un malore nel 1981 all'età di 67 anni, mentre tornava a casa dal suo ufficio.
Rimane un eroe per i tifosi del Charlton. Nel 2005, in occasione dei festeggiamenti per il centenario del club, il Charlton lo omaggiò con una scultura di bronzo alta quasi tre metri e posta all'entrata della The Valley, lo stadio che per oltre vent'anni lo vide protagonista.[2] Dissero di lui:
«quando parli di Charlton, una delle prime cose che qualcuno menziona è Sam Bartram.» |
Era un portiere incredibilmente agile, ma ciò che più colpiva in lui era la costante ricerca di attenzioni: aveva talento nel trovarsi in situazioni bizzarre e capitò talvolta che si involasse, dribblando gli avversari, fino alla porta rivale.
Conclusa la carriera da giocatore iniziò quella da allenatore. Prediligeva la disposizione tattica 4-3-3 o in alternativa il 4-2-3-1.
Iniziò a giocare a calcio nella squadra della sua scuola, il Boldon Villa, ricoprendo i ruoli di centravanti e mezzala. Da adolescente partecipò a un provino con gli Under-19 del Reading, ma venne scartato.
L'occasione della sua vita avvenne durante il secondo tempo della finale di Coppa del 1934, quando l'unico portiere del Boldon Villa si infortunò al ginocchio per via di uno scontro con l'attaccante della squadra avversaria. Toccò a Sam subentrare dalla panchina per inventarsi portiere. Vi riuscì talmente bene che un talent scout del Charlton, Angus Seed, che si trovava in tribuna per assistere al match, notò Bartram e subito dopo la fine della partita si avvicinò a lui, proponendogli un provino. Superata questa volta la selezione, si trasferì nelle giovanili del Charlton.
Ha giocato in porta con il Charlton Athletic per 22 anni senza più indossare altre maglie fino al ritiro, avvenuto il 1º luglio 1956. È considerato uno dei più grandi giocatori del Charlton e il loro miglior portiere. Durante la sua militanza nel Charlton vinse la FA Cup nella stagione 1946-1947. Giocò inoltre in quattro finali consecutive a Wembley tra il 1944 e il 1947 e arrivò secondo quando si votò il calciatore dell'anno 1954, all'età di 40 anni.
Subì sei goal nella sua partita di debutto e concorse alle successive tre sconfitte in cui incappò la squadra. Nonostante il suo debutto in prima squadra si fosse risolto in un'ulteriore sonora sconfitta, ebbe l'occasione di rifarsi, contribuendo con le sue parate, nei suoi primi tre anni al Charlton Athletic, alla scalata del club dalla terza divisione al secondo posto della massima categoria. Il Charlton infatti arrivò primo quella stagione risultando promosso in seconda divisione e rimediò un ottimo secondo posto nella stagione successiva, piazzandosi alle spalle del Manchester United. Nella stagione 1936-1937 quindi arrivò nuovamente secondo, questa volta in prima divisione però, a tre punti dal Manchester City capolista, in quello che rimane il loro miglior piazzamento di sempre. È ricordato soprattutto per un aneddoto occorso durante il match Chelsea-Charlton Athletic il 25 dicembre 1937 a Stamford Bridge: a causa di una fitta nebbia, l'arbitro e i capitani sospesero la gara, ma Bartram non fu avvisato e rimase in campo per oltre trenta minuti, credendo che la partita fosse ancora in corso. Spiegò in seguito: "Pensavo stessimo attaccando da un po'".[3] La stagione successiva guadagnò nuovamente le prime pagine dei giornali, decidendo di organizzare il suo matrimonio lo stesso giorno di una partita in casa contro il Middlesbrough. Bartram lasciò la cerimonia per giocare aiutando il Charlton a vincere per 1-0 per poi tornare, dopo il match, da sua moglie per il ricevimento di nozze. Charlton alla finì quarto quell'anno e nel 1938-39 - l'ultima stagione prima dell'interruzione della guerra - finirono terzi, mentre Bartram si guadagnò il ruolo di figura chiave della squadra.
La seconda guerra mondiale derubò molti giocatori dei migliori anni della loro carriera, ma Bartram - che avrebbe servito il suo paese unendosi alla polizia della riserva di guerra e poi alla RAF come istruttore di allenamento fisico - fece quattro apparizioni non ufficiali con l'Inghilterra durante quel periodo e ebbe un discreto successo nella Football League War Cup. Nel 1942-43, giocò per York City nella semifinale nord della competizione contro Sheffield Wednesday, da cui però uscì insieme ai compagni sconfitto. L'anno seguente tornò al Charlton e aiutò la squadra a vincere 3-1 sul Chelsea nella finale del Sud a Wembley, e nel 1945, vestendo la maglia del Millwall, affrontò ancora una volta il Chelsea a Wembley nella finale del Sud, questa volta perdendo 2-0.
Il calcio tornò alla normalità dalla stagione 1945-46, con la Coppa d'Inghilterra che riprese insieme alle leghe Nord e Sud. Nella South League, Charlton perse il titolo per un punto a Birmingham City e Bartram ebbe la sua parte di responsabilità. In FA Cup, Bartram tornò a Wembley per il terzo anno consecutivo nella finale contro la Contea di Derby ma, anche se egli regalò in quell'occasione al calcio una delle migliori performance della sua carriera, non fu in grado di evitare una sconfitta per 4-1 ai tempi supplementari. Quando la Football League riprese sul serio nel 1946-47, Charlton giocò una stagione molto deludente - finendo 19 ° - ma raggiunse ancora una volta la finale della Coppa d'Inghilterra, questa volta contro Burnley, con Bartram che scherzosamente riferiva alla stampa di considerare oramai Wembley la sua secondo casa. Fu uno dei pochi giocatori a emergere in una finale poco brillante dal punto di vista del gioco, cosa che però non impedì al Charlton di vincere 1-0 nei tempi supplementari, conquistando il primo e unico trofeo importante nella storia del club. Da lì in poi fu una storia segnata dal declino per gli Addicks, che mantennero il loro status di squadra di prima fascia per un altro decennio, ma che poi si adagiarono abitualmente nelle basse parti della classifica. Bartram, tuttavia, rimase una stella e nell'aprile del 1954 - all'età di 40 anni - fu nominato secondo classificato dal leggendario Tom Finney per il premio FWA Footballer of the Year. Giocò la sua ultima partita nel marzo del 1956, una vittoria per 2-0 sull'Arsenal, dopo aver deciso di passare a allenare lo York, squadra della Terza Divisione, lasciando il manager di lunga data Jimmy Seed alla ricerca di un successore. "Sentirò un tonfo al cuore quando stenderò la formazione per la partita della prossima settimana senza il nome di Sam in cima" disse Seed in quella occasione. "Non trovi un altro Sam Bartram senza una lunga, lunga ricerca." La stagione successiva, Charlton finì in fondo alla classifica e non sarebbe tornato nel massimo campionato per altri 30 anni.
Anche se Bartram fu convocato per un giro di amichevoli in Australia con l'Inghilterra XI nel 1951 e giocò per la nazionale B inglese,[4] fu scherzosamente insignito dalla stampa dal poco nobilitante titolo di "miglior portiere inglese fra quelli che mai sarebbero stati convocati dalla Nazionale" dato che l'Inghilterra aveva ai tempi a contendersi il posto da titolare fra i pali due fuoriclasse come Frank Swift e Ted Ditchburn.
Ritiratosi dal calcio giocato, Bartram diresse da allenatore lo York City e il Luton Town, senza però ottenere successi degni di nota.
Palle di gomma
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