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Virginio Rosetta, a volte riportato anche come Virgilio Rosetta[1] (Vercelli, 24 febbraio 1902[2]Torino, 29 marzo 1975[3]), è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo terzino destro metodista.

Virginio Rosetta
Rosetta nel 1932
Nazionalità  Italia
Altezza 172 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1936 - giocatore
1948 - allenatore
Carriera
Giovanili
1918-1920Pro Vercelli
Squadre di club1
1919-1923Pro Vercelli85 (11)
1923-1936Juventus338 (15)
Nazionale
1920-1934 Italia52 (0)
Carriera da allenatore
1935-1939Juventus
1939-1940Lucchese
1943-1944Biellese
1946-1947Mestrina
1947-1948Palermo
Palmarès
 Olimpiadi
BronzoAmsterdam 1928
 Coppa Internazionale
Oro1927-1930
Oro1933-1935
 Mondiali di calcio
OroItalia 1934
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Soprannominato Viri,[4] abbreviazione del suo nome, ha vinto otto campionati di lega, due con la Pro Vercelli e sei con la Juventus, club quest'ultimo nel quale militò per quattordici anni diventando uno dei suoi uomini-simbolo (nonché suo capitano dal 1929 al 1935); con l'Italia ha vinto, inoltre, due Coppe Internazionali (1927-1930 e 1933-1935) e un campionato mondiale (1934).

Assieme al portiere Gianpiero Combi e al terzino Umberto Caligaris, compagni di squadra nella Juventus e nazionale, Rosetta formò quella che è ritenuta dalla stampa specializzata la miglior linea difensiva di tutti i tempi espressa nel calcio italiano e una delle migliori nella storia della disciplina.[5][6]

Il passaggio di proprietà di Rosetta dalla Pro Vercelli alla Juventus, ufficializzato nel 1924 a fronte del pagamento di 50 000 lire, è ritenuto il primo caso di transazione economica di calciomercato fra due società avvenuto nella storia del calcio italiano.[7]


Caratteristiche tecniche


«Per esemplificare, uno Scirea, un Baresi dei tempi moderni.[8]»

Terzino metodista, inizialmente attaccante,[9] spiccava nella capacità di lettura del gioco: ciò lo rese un abile regista difensivo, in grado di fare ripartire la manovra offensiva della sua squadra[10] — anticipando i futuri compiti del libero[11] —, assurgendo inoltre quale primo difensore capace di imporsi nel ruolo, nella storia del calcio italiano, prettamente per le proprie qualità tecniche rispetto a quelle atletiche.[10]

Affiancato in campo prima da Luigi Allemandi (1925-1928) e poi da Umberto Caligaris (1928-1935), con cui eccellerà nel ruolo,[10] nell'economia del gioco di squadra era molto d'aiuto ai compagni nei tempi d'intervento.[11] Vantava infine una notevole potenza di tiro.[11]


Carriera



Club



Inizi e Pro Vercelli

Crebbe nella natia Vercelli, dove inizio già a cinque a tirare i primi calci a un pallone, fondando a dieci anni una società calcistica di coetanei, denominata Sezione Propaganda,[9] con cui ebbe modo di affrontare la squadra Sports, in cui invece giocava Umberto Caligaris, futuro compagno di squadra alla Juventus e in nazionale.[9] Si trasferì in seguito a Milano per studiare, e giocò tra le file della società Bambini Nerazzurri.[9]

Rosetta (a sinistra) in azione alla Pro Vercelli, contro il bolognese Pozzi, nella finale Nord del campionato di Prima Categoria 1920-1921.
Rosetta (a sinistra) in azione alla Pro Vercelli, contro il bolognese Pozzi, nella finale Nord del campionato di Prima Categoria 1920-1921.

Poco tempo dopo tornò nella città natale e giocò tra le file del 20º Autoparco, dove fu notato dai dirigenti della Pro Vercelli, che lo aggregarono alla rosa.[9] Esordì con il club vercellese all'età di diciassette anni, giocando come attaccante,[4] nel primo campionato dopo la Grande Guerra, nel 1919-1920. Con la squadra piemontese giocò una buona stagione 1922-1923 in Prima Divisione con 25 presenze e 7 gol.[12] In seguito l'allenatore decise di schierarlo come terzino, facendolo esordire nel nuovo ruolo nella partita di campionato contro la Juventus.[9] Vinse il suo primo titolo tricolore nel 1920-1921 e si ripeté nel 1921-1922, nel campionato C.C.I.


Juventus

Nel 1923 Rosetta si dimise dalla Pro Vercelli per accasarsi alla Juventus, dove poté godere di uno stipendio che non percepiva quando giocava alla Pro.[9][13] Il presidente vercellese Luigi Bozino, tuttavia, si oppose al trasferimento del calciatore e la Lega Nord, guidata dall'avvocato Ulisse Baruffini del Milan, assegnò a tavolino agli avversari la vittoria in tre gare giocate dai torinesi con Rosetta in campo. La decisione di Baruffini scatenò l'ira della dirigenza del club bianconero e un "braccio di ferro" tra Lega e FIGC noto come Caso Rosetta, il quale si concluse con il commissariamento della Federazione e la conferma della sanzione alla Juventus.[9] Dopo mesi di riunioni e consigli generali, la Pro Vercelli accettò l'addio di Rosetta dietro un compenso in denaro pattuito con la società di Edoardo Agnelli e la questione si chiuse.[9]

Rosetta (a sinistra) assieme al portiere Combi e al compagno di reparto Caligaris, il Trio dei ragionieri pluricampione d'Italia nella Juventus e campione del mondo in nazionale.
Rosetta (a sinistra) assieme al portiere Combi e al compagno di reparto Caligaris, il Trio dei ragionieri pluricampione d'Italia nella Juventus e campione del mondo in nazionale.

Successivamente Rosetta incappò ancora nelle maglie della giustizia sportiva, stavolta in occasione del Caso Allemandi, scandalo che determinò la revoca dello scudetto 1926-1927 al Torino. In tale circostanza il presidente federale Leandro Arpinati prosciolse subito Rosetta da ogni accusa; nonostante ciò, i sospetti — mai provati — sul presunto coinvolgimento nella vicenda continuarono suo malgrado ad accompagnarlo nei decenni successivi.

In maglia juventina Rosetta vinse il suo terzo scudetto nel 1926, campionato in cui, eccellendo in coppia difensiva con Luigi Allemandi e con il portiere Gianpiero Combi, stabilì il record d'imbattibilità del calcio italiano (934')[14] — poi superato solo novant'anni più tardi da un'altra retroguarda juventina, quella Buffon-Barzagli-Bonucci-Chiellini (974')[15] —; in seguito fu tra i protagonisti della squadra che dominò la scena nazionale per la prima metà degli anni 1930 con cinque titoli consecutivi.

Si ritirò all'età di trentaquattro anni, nel 1936, dopo tredici anni da titolare a Torino, per un totale di 338 gare,[4] vincendo ben otto campionati italiani ante e post girone unico.


Nazionale


Esordì in maglia azzurra il 31 agosto 1920, ai Giochi Olimpici di Anversa 1920, contro la Norvegia.[9] Il primo periodo in nazionale fece coppia con Renzo De Vecchi, quindi fu rimpiazzato per un periodo da Umberto Caligaris nel ruolo di terzino destro.

In nazionale giocò un totale di 52 partite, l'ultima delle quali contro gli Stati Uniti nel campionato del mondo 1934, vinto dall'Italia padrona di casa. Il 2 dicembre 1933, alla vigilia della sua cinquantesima presenza in azzurro, fu nominato Cavaliere della Corona d'Italia.[1] Fu poi sostituito nel ruolo di terzino destro dal bolognese Eraldo Monzeglio.


Statistiche



Cronologia presenze e reti in nazionale


Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
31-8-1920AnversaNorvegia 1 – 2 dts ItaliaOlimpiadi 1920 - Consolazione 1º turno-
20-2-1921MarsigliaFrancia 1 – 2 ItaliaAmichevole-
6-3-1921MilanoItalia 2 – 1 SvizzeraAmichevole-
5-5-1921AnversaBelgio 2 – 3 ItaliaAmichevole-
8-5-1921AmsterdamPaesi Bassi 2 – 2 ItaliaAmichevole-
9-3-1924MilanoItalia 0 – 0 SpagnaAmichevole-
6-4-1924BudapestUngheria 7 – 1 ItaliaAmichevole-
25-5-1924ColombesItalia 1 – 0 SpagnaOlimpiadi 1924 - Turno di qual.-
29-5-1924ParigiLussemburgo 0 – 2 ItaliaOlimpiadi 1924 - Ottavi di finale-
2-6-1924ParigiSvizzera 2 – 1 ItaliaOlimpiadi 1924 - Quarti di finale-
14-6-1925ValenciaSpagna 1 – 0 ItaliaAmichevole-
18-6-1925LisbonaPortogallo 1 – 0 ItaliaAmichevole-
17-1-1926TorinoItalia 3 – 1 CecoslovacchiaAmichevole-
21-3-1926TorinoItalia 3 – 0 IrlandaAmichevole-
18-7-1926StoccolmaSvezia 5 – 3 ItaliaAmichevole-
28-10-1926PragaCecoslovacchia 3 – 1 ItaliaAmichevole-
30-1-1927GinevraSvizzera 1 – 5 ItaliaAmichevole-
20-2-1927MilanoItalia 2 – 2 CecoslovacchiaAmichevole-
17-4-1927TorinoItalia 3 – 1 PortogalloAmichevole-
24-4-1927ParigiFrancia 3 – 3 ItaliaAmichevole-
1-1-1928GenovaItalia 3 – 2 CecoslovacchiaCoppa Internazionale 1927-1930-
25-3-1928RomaItalia 4 – 3 UngheriaCoppa Internazionale 1927-1930-
29-5-1928AmsterdamFrancia 3 – 4 ItaliaOlimpiadi 1928 - Ottavi di finale-
1-6-1928AmsterdamSpagna 1 – 1 dts ItaliaOlimpiadi 1928 - Quarti di finale-
4-6-1928AmsterdamSpagna 1 – 7 ItaliaOlimpiadi 1928 - Quarti di finale-[16]
7-6-1928AmsterdamUruguay 3 – 2 ItaliaOlimpiadi 1928 - Semifinale-
14-10-1928ZurigoSvizzera 2 – 3 ItaliaCoppa Internazionale 1927-1930-
11-11-1928RomaItalia 2 – 2 AustriaAmichevole-
2-12-1928MilanoItalia 3 – 2 Paesi BassiAmichevole-
3-3-1929BolognaItalia 4 – 2 CecoslovacchiaCoppa Internazionale 1927-1930-cap.
7-4-1929ViennaAustria 3 – 0 ItaliaCoppa Internazionale 1927-1930-
28-4-1929TorinoItalia 1 – 2 GermaniaAmichevole-
1-12-1929MilanoItalia 6 – 1 PortogalloAmichevole-
9-2-1930RomaItalia 4 – 2 SvizzeraAmichevole-
2-3-1930FrancoforteGermania 0 – 2 ItaliaAmichevole-
6-4-1930AmsterdamPaesi Bassi 1 – 1 ItaliaAmichevole-
22-6-1930BolognaItalia 2 – 3 SpagnaAmichevole-
25-1-1931BolognaItalia 5 – 0 FranciaAmichevole-
19-4-1931BilbaoSpagna 0 – 0 ItaliaAmichevole-
13-12-1931TorinoItalia 3 – 2 UngheriaCoppa Internazionale 1931-1932-cap.
14-2-1932NapoliItalia 3 – 0 SvizzeraCoppa Internazionale 1931-1932-cap.
20-3-1932ViennaAustria 2 – 1 ItaliaCoppa Internazionale 1931-1932-cap.
10-4-1932ParigiFrancia 1 – 2 ItaliaAmichevole-cap.
8-5-1932BudapestUngheria 1 – 1 ItaliaCoppa Internazionale 1931-1932-cap.
12-2-1933BruxellesBelgio 2 – 3 ItaliaAmichevole-cap.
2-4-1933GinevraSvizzera 0 – 3 ItaliaCoppa Internazionale 1933-1935-
7-5-1933FirenzeItalia 2 – 0 CecoslovacchiaCoppa Internazionale 1933-1935-
13-5-1933RomaItalia 1 – 1 InghilterraAmichevole-
22-10-1933BudapestUngheria 0 – 1 ItaliaCoppa Internazionale 1933-1935-
3-12-1933FirenzeItalia 5 – 2 SvizzeraCoppa Internazionale 1933-1935-
11-2-1934TorinoItalia 2 – 4 AustriaCoppa Internazionale 1933-1935-
27-5-1934RomaItalia 7 – 1 Stati UnitiMondiali 1934 - Ottavi di finale-cap.
Totale Presenze 52 Reti 0

Palmarès



Giocatore



Club

Pro Vercelli: 1920-1921, 1921-1922
Juventus: 1925-1926, 1930-1931, 1931-1932, 1932-1933, 1933-1934, 1934-1935

Nazionale

Amsterdam 1928
1927-1930, 1933-1935
Italia 1934

Allenatore


Juventus: 1937-1938
Palermo: 1947-1948 (girone C)

Onorificenze


Cavaliere della Corona d'Italia
 Firenze, 2 dicembre 1933

Note


  1. Il campione della settimana: Il Cav. Virgilio Rosetta, in La Domenica Sportiva, n. 50, 10 dicembre 1933, p. 4.
  2. La quasi totalità delle fonti riporta come data di nascita 25 febbraio 1902; tuttavia, all'ufficio anagrafe del comune di Vercelli la data di nascita corrisponde al 24 febbraio.
  3. Data riportata dall'ufficio anagrafe del comune di Vercelli. Altre fonti riportano il 31 marzo, cfr. Dizionario del calcio, p. 157
  4. Carlo Felice Chiesa, We Are the Champions - I 150 fuoriclasse che hanno fatto la storia del calcio, in Calcio 2000, n. 25, Milano, novembre 2000, p. 66.
  5. Lo Presti
  6. Wilson.
  7. Sappino, p. 460.
  8. Dizionario del calcio, p. 157.
  9. Bruno Slawitz, Combi, Rosetta e Caligaris, in Galleria dei Campioni, n. 5, 30 giugno 1953, p. 8.
  10. Virginio Rosetta: «Viri», il fuoriclasse assoluto protagonista del Quinquennio, in La Stampa, 8 dicembre 2003, p. 33.
  11. Bacci, pp. 26-27.
  12. La Biblioteca del Calcio, p. 22.
  13. Bacci, p. 16.
  14. Ivan Palumbo, Juve, 10 gare consecutive senza subire gol: è record nella storia della Serie A, su gazzetta.it, 12 marzo 2016. URL consultato il 21 marzo 2016 (archiviato il 19 marzo 2016).
  15. Record di imbattibilità per Buffon: 974', su legaseriea.it, 20 marzo 2016. URL consultato il 21 marzo 2016 (archiviato il 2 agosto 2017).
  16. Ripetizione.

Bibliografia



Voci correlate



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[en] Virginio Rosetta

Virginio "Viri" Rosetta (Italian pronunciation: [virˈdʒiːnjo roˈzetta]; 25 February 1902 – 31 March 1975) was an Italian footballer who played as a defender. A hard-working player, he was known for his organisational skills, and for his ability to read the game and anticipate other players; he was also known to be a very precise passer of the ball, and an elegant full-back with good technique and a powerful shot, who was capable of starting plays from the back-line.[2][3]

[es] Virginio Rosetta

Virginio Rosetta (Vercelli, Provincia de Vercelli, Italia, 24 de febrero de 1902 - Turín, Provincia de Turín, Italia, 29 de marzo de 1975), fue un futbolista y director técnico italiano. Se desempeñaba en la posición de defensa.

[fr] Virginio Rosetta

Virginio Rosetta[2] (né le 25 février 1902[3] à Verceil dans le Piémont et mort le 31 mars 1975 à Turin) était un footballeur international italien, qui évoluait au poste de Défenseur avant d'ensuite devenir entraîneur.
- [it] Virginio Rosetta

[ru] Розетта, Вирджинио

Вирджи́нио Розе́тта (итал. Virginio Rosetta; 25 февраля 1902, Верчелли — 31 марта 1975, Турин) — итальянский футболист и тренер, выступавший за «Ювентус» в 1920—1930 годах. Вместе с Умберто Калигарисом он составлял известную пару защитников в «Ювентусе» и сборной Италии. В «Ювентус» Розетта перешёл из клуба «Про Верчелли» в 1923 году. В чёрно-белой футболке «Ювентуса» Вирджинио выиграл пять чемпионатов Италии в период между 1931 и 1935 годом, а всего в составе «Ювентуса» Розетта шесть раз становился чемпионом.



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