Wouter Weylandt (Gand, 27 settembre 1984 – Mezzanego, 9 maggio 2011) è stato un ciclista su strada belga. Passato professionista nel 2005, morì in seguito a una caduta durante la terza tappa del Giro d'Italia 2011.
Wouter Weylandt | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 184 cm | |
Peso | 72 kg | |
Ciclismo ![]() | ||
Specialità | Strada | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
2004 | ![]() | stagista |
2005-2010 | ![]() | |
2011 | ![]() | |
Statistiche aggiornate al maggio 2011 | ||
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Professionista dal 2005 con la Quick Step, dopo aver trascorso un anno da stagista nella stessa squadra, Weylandt è costretto a rinviare il suo debutto, inizialmente previsto in gennaio al Tour Down Under, a causa di una mononucleosi.[1] Solo a fine stagione può tornare a correre, vincendo la sua prima corsa da professionista, il Grand Prix Briek Schotte, il 13 settembre 2005.
Nel 2006 corre la sua prima stagione completa da professionista, facendo emergere le sue qualità da velocista. Pur non ottenendo alcuna vittoria di rilievo, in quell'anno mostra una buona regolarità nelle volate, ottenendo diversi piazzamenti, utili per vincere la classifica a punti del Giro di Polonia.
Nonostante il poco spazio concessogli dagli ordini di scuderia (dall'inizio della sua carriera è uno degli uomini del "treno" di Tom Boonen), negli anni successivi Weylandt riesce ad ottenere alcune vittorie di rilievo, tra cui una tappa del Giro del Belgio ed una dell'Eneco Tour nel 2007, e la 16ª tappa della Vuelta a España del 2008, in cui si impone in volata su Matti Breschel ed Aljaksandr Usaŭ. Il 10 maggio 2010 vince anche l'ultima tappa olandese del Giro d'Italia, a Middelburg, ove si impone in uno sprint ristretto.
Nel 2011 si trasferisce nella neonata formazione lussemburghese Leopard-Trek. Il 9 maggio dello stesso anno, nel corso della terza tappa del Giro d'Italia 2011, è vittima di una grave caduta lungo la discesa del Passo del Bocco, in frazione Isola di Borgonovo di Mezzanego. Nonostante l'intervento dei sanitari, che per circa quaranta minuti tentano la rianimazione, Weylandt muore.[2] L'indomani la tappa con arrivo a Livorno viene neutralizzata in segno di cordoglio. Dopo la scomparsa, oltre ai tantissimi tifosi lungo le strade percorse dalla carovana, anche l'organizzazione ha voluto ricordare lo sfortunato atleta: da menzionare, sul palco della premiazione finale in Piazza Duomo, la scritta "108 WW Always With Us" e la fascia rosa sull'asfalto dopo la linea del traguardo della crono finale con la scritta "WW 108".[3]
Dopo la sua scomparsa l'organizzazione del Giro d'Italia ha deciso, in suo onore, di ritirare il dorsale numero 108 nelle successive edizioni della corsa; la terza tappa del Giro d'Italia 2012 è stata inoltre a lui dedicata.
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