Şükrü Mustapha Gülesin – all'anagrafe Melaid Gülesin[1] – (Istanbul, 14 settembre1922 – 10 luglio1977) è stato un dirigente sportivo, giornalista e calciatoreturco, di ruolo attaccante.
Şükrü Gülesin
Nazionalità
Turchia
Altezza
191 cm
Calcio
Ruolo
Attaccante
Termine carriera
1955
Carriera
Giovanili
Kınalıadaspor
Beyoğluspor
Squadre di club1
1940-1944
Beşiktaş
? (?)
1944-1945
Ankaragücü
? (?)
1945-1950
Beşiktaş
? (?)
1950
Lazio
0 (0)
1950-1951
→ Palermo
28 (13)
1951-1952
Lazio
29 (16)
1952-1953
→ Palermo
22 (7)
1953-1955
Galatasaray
40+ (16+)
Nazionale
1945-1954
Turchia
11 (4)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Iniziò la carriera come portiere ma ben presto si trasformò in attaccante.[2]
Era un giocatore di stazza imponente (191 centimetri per quasi cento chili)[1][4] ma debole nei contrasti. Era altresì veloce,[4] abile rigorista[4] e specialista nei calci piazzati.[1][5] Batteva i calci d'angolo "a rientrare"[4] (che per 32 volte trasformò in "gol olimpico")[6] e possedeva un potente tiro:[4] in Palermo-Padova (3-1) del 12 novembre 1950, il portiere avversario Enzo Romano preferì scansarsi durante l'esecuzione di un suo calcio di rigore, per evitare rischi alla propria incolumità.[4]
Carriera
Club
Iniziò la carriera in patria. Con il Beşiktaş, allenato fra gli altri da Giuseppe Meazza,[3] vinse sei volte la Lega di Istanbul.
Nella stagione 1950-1951 venne ingaggiato dalla Lazio, per venir subito ceduto in prestito al Palermo. Arriva in città il 7 luglio 1950, firmando un contratto biennale da 5 milioni di lire a stagione.[1] Il rapporto con il Presidente Raimondo Lanza di Trabia fu subito positivo.[1] Con i rosanero esordì nell'ottobre 1950 contro il Milan. Nella sua prima stagione in terra siciliana, giocando centavanti, segnò 13 reti in 28 incontri disputati.
Una sera dell'aprile 1951 venne pedinato all'uscita da un locale e picchiato da tre individui che lo lasciarono a terra sanguinante e privo di sensi.[7] Trovato dalla Polizia, venne portato in ospedale e gli diedero otto punti di sutura in testa (dove fu colpito con una mazza di legno) e due nello zigomo.[8] Il Presidente Raimondo Lanza ed il commissario Pino Guzzardella non ne fecero uno scandalo, ma da quel momento i rapporti con la dirigenza rosanero peggiorarono.[8]
Così ritornò alla Lazio e nonostante i 16 gol in 29 partite, nella stagione 1952-1953 fece ritorno al Palermo, per porre poi fine alla sua avventura italiana.[5]
Tornato in patria, giocò nel Galatasaray nel periodo 1953-1955, vincendo la Lega di Istanbul al secondo anno.
Nella sua carriera ha segnato 226 reti, di cui 32 direttamente da calcio d'angolo.[3][6]
Nazionale
Ha vestito 11 volte la maglia della Nazionale turca, segnandovi 4 reti.[2]
Ha giocato in entrambe le partite della sua Nazionale ai Giochi olimpici di Londra del 1948, ovvero gli ottavi di finale contro la Cina (vittoria per 4-0)[9] e i Quarti di finale contro la Jugoslavia dove ha segnato una rete ma la sua squadra è stata eliminata venendo sconfitta per 3-1.[10]
Dopo il ritiro
Ritiratosi, ha intrapreso la carriera dirigenziale e poi è divenuto un giornalista sportivo.[2]
Angelo Rovelli, Il Romanzo degli stranieri, Rizzoli 1985
Giuseppe Bagnati; Vito Maggio; Vincenzo Prestigiacomo, Il Palermo racconta: storie, confessioni e leggende rosanero, Palermo, Grafill, giugno 2004, p.10, ISBN88-8207-144-8.
Collegamenti esterni
(DE,EN,IT) Sükrü Gülesin, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
Şükrü Gülesin, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
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