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Le istituzioni preposte a coordinare presso l'Alma Ticinensis Universitas l’attività sportiva universitaria negli anni, sono stati: l’A.S.U.P. (l’Associazione degli Studenti Universitari Pavesi), il G.U.F.(Gioventù Universitaria Fascista), a partire dal 1927, e ancora L’A.S.U.P., rifondata nel luglio 1943 per colmare il vuoto organizzativo provocato dalla soppressione del G.U.F. in seguito alla caduta del regime fascista. Dal 1946 rinasce definitivamente ai giorni nostri, come C.U.S. Pavia (Centro Universitario Sportivo) nell'ambito del Centro Universitario Sportivo Italiano.

CUS PAVIA (sezione pallacanestro)
Pallacanestro
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Colori sociali Bianco e rosso
Dati societari
Città Pavia
Nazione  Italia
Confederazione FIBA Europe
Federazione FIP
Fondazione 1927 come G.U.F.
Scioglimento 1943 come G.U.F.
Rifondazione 1946 del CUS Pavia
Denominazione GUF Pavia sino al 1943
CUS Pavia dal 1946
Impianto Pala CUS
(500 posti)
Palmarès
Titoli nazionali 1939 Campione Universitario

Storia della Sezione pallacanestro



Il G.U.F. Pavia nel periodo ante-guerra (1935-1943)


La "sezione pallacanestro" del GUF Pavia nasce già nel 1933, ma assume grande importanza nel 1935 allorquando il regime fascista decise di convogliare nel G.U.F. Pavia tutte le migliori risorse cestistiche in un'unica compagine rappresentativa, fondendovi il F.G.C. (3º classificato nel campionato di 1ª Divisione Lombarda 1934), il GS Cesati e poi il GS Rigoni. Tanto che la FIP decise di ammettere il GUF Pavia di diritto nella massima serie con la stagione 1935-1936. Per i sette anni successivi sino al 1943, il GUF rimase nella massima serie nazionale con miglior piazzamento il 4º posto assoluto nella Serie A 1938-39.

Di seguito i resoconti dettagliati dei singoli campionati disputati nella massima serie:

Massimo risultato conseguito è stato il titolo nazionale universitario ai Littoriali dello Sport di Trieste del 1939 e, sempre nello stesso anno, tre pavesi Orlandi-Pasteris-Rolandi furono selezionati e protagonisti nella Nazionale universitaria che si aggiudicò le Universiadi giocate a Vienna.

A suggellare quel fulgido periodo ante-guerra: il Prof.Chiappero come allenatore ed i giocatori Pasteris-Rolandi, ebbero l'onore nel 1941 di essere convocati a disputare due partite nella nazionale maggiore contro la Germania.

Così come tutti i GUF, dopo la caduta del regime fascista: anche quello pavese fu sciolto nel luglio 1943.


Il C.U.S. Pavia nei campionati federali (1961-1963)


Il C.U.S. Pavia nasce nel 1946 come organo periferico del C.U.S.I. (Centro Universitario Sportivo Italiano) costituitosi a Padova il 22 marzo dello stesso anno.

La sezione pallacanestro, oltre ad aver sempre disputato i campionati universitari organizzati dal CUSI, seppur per soli due stagioni, negli anni Sessanta è stata la prima società pavese in ambito maschile. Erano gli anni di transizione dopo la chiusura della Pallacanestro Pavia (che aveva militato per dieci anni al massimo livello nazionale) e la rinascita per merito dell'Onda Pavia, che dal 1965 ha ripreso l'attività maschile e riportato il basket pavese al secondo livello nazionale.

Nell’estate 1961, grazie all’impegno dell'allora Presidente Lalo Rusconi, il CUS si iscrisse alla Promozione regionale 1961/62, inserita nel girone A con: Cariplo, Pro Patria e Lampo Milano, Juvi e Cittanova Cremona, Mantova. A dare consistenza al gruppo molto giovane di universitari, da Vigevano rientrarono Fede (allenatore-giocatore) e Lepore, da Valenza Granzini. Fu una stagione dignitosa giocata al PalaEspo appena inaugurato, con la classifica finale che vide i cussini al 4ºposto finale.

Il C.U.S. Pavia si ripropose in Promozione Regionale 1962/63 rinforzata di molto dal rientro da Valenza del veterano Lele Rosolen (allenatore-giocatore) con Cecchi, Cervi, oltre i già citati Fede e Granzini. Inserito nel girone B con la favoritissima Bassi Lodi, allenata da Tullio Rochlitzer, che nelle sue file comprendeva i veterani pavesi Ferrari e Conti (provenienti da Vigevano) oltre agli altri pavesi Gusmaroli e Ternavasio. Era un vero derby. FORMAZIONE C.U.S. PAVIA: Fede Francesco, Granzini Riccardo, Rona Gian Arrigo, Rona Marco, Guidobono Alfredo, Barberini Alberto, Cecchi Roberto, Cervi Ermanno, Ripa Gabriele, Bissa Franco, Fiume Mario, Marabelli. All./giocatore: Rosolen Raffaele. Il C.U.S. Pavia finiva al 1ºposto il girone di qualificazione a pari punti con il Bassi Lodi e perciò veniva ammesso insieme ai lodigiani alle finali regionali per la promozione in Serie B. Alla vigilia del big match col Bassi Lodi, i pavesi si trovavano a pari punti al comando della classifica. Domenica 2 giugno 1963 a Lodi si disputò un vero spareggio-stagione che veniva perso malamente dagli universitari pavesi, che si classificarono quindi al posto d’onore regionale, che era comunque sufficiente per l'ammissione alla Serie B (3º livello nazionale).

Ma l’Ateneo non riuscì ad assicurare (nemmeno con contributi esterni) le coperture economiche necessarie e il C.U.S. cessò addirittura l’attività FIP, così finì la breve avventura dei cussini come portabandiera del basket cittadino a livello FIP.


La rifondazione del C.U.S. Pavia (1946) e una breve cronistoria


Il C.U.S. Pavia nasce nel 1946 come organo periferico del C.U.S.I. (Centro Universitario Sportivo Italiano) costituitosi a Padova il 22 marzo dello stesso anno: dieci le altre sezioni agonistiche attive. I presidenti che si susseguono nei primi vent’anni di vita del C.U.S. Pavia (Montemartini 1946-49, Nosotti 1949-50, Taveggia 1950-51, Rusconi 1951-67) organizzano e coordinano l’attività sportiva degli studenti dell’ateneo pavese tra mille difficoltà dovute sia alle ristrettezze finanziarie, sia alla cronica carenza di impiantistica. In questa prima fase il C.U.S. svolge l’attività sportiva presso lo Stadio Comunale (atletica leggera), il Campo Tenti (rugby), il Palazzetto dello Sport di via Porta (pallavolo e scherma) e la Casa dello Studente. Nonostante le difficoltà, i risultati agonistici non tardano ad arrivare e gli studenti pavesi si dimostrano competitivi a livello locale e nazionale in diverse discipline. Sotto la presidenza Setti (1967-68) e Lanfranconi (1968-74) il C.U.S. Pavia entra in una nuova fase caratterizzata da una più razionale gestione delle attività sportive e dalle prime importanti realizzazioni impiantistiche come la Sede Nautica dedicata alla canoa e al canottaggio (1970) e il campo di rugby al Cravino (1972). I due successivi presidenti, Francantonio Bertè (1974-86) e Sandro Meloni (1987-2003), proseguono la politica di sviluppo e di espansione con il raddoppio dell’impianto di Canoa-Canottaggio, con la realizzazione del Palazzetto dello Sport in via Bassi (PalaCUS) e del campo all’aperto di Tiro con l’Arco. In questi anni anche l’attività sportiva cresce notevolmente ed accanto alle tradizionali attività agonistiche gestite attraverso le Sezioni si avviano i primi corsi con finalità ludico ricreative dedicati agli studenti universitari. All’inizio degli anni ’90 il CUS è una realtà ormai complessa con ben 10 sezioni agonistiche (atletica leggera, canoa, canottaggio, nuoto e pallanuoto, pallavolo, rugby, scherma, sci, tennis e tiro con l’arco). Nel 1995 il Palazzetto dello Sport si arricchisce di una nuova palestra polifunzionale e della palazzina dove sono attualmente ospitati gli uffici e la sede sociale, l’anno successivo viene completata la sala scherma ed è inaugurato il campo di calcio a 5. Nel 2002 il C.U.S.I. si trasforma in Federazione dei C.U.S. e conseguentemente anche questi ultimi si danno una nuova forma giuridica. Per questo nel 2003 si procede alla ricostituzione del C.U.S. Pavia sotto la nuova forma di “Associazione Sportiva Dilettantistica” federata al C.U.S.I., ma nel contempo dotata di un proprio Statuto e completamente autonoma dal punto di vista giuridico. Il 18 febbraio 2004 il C.U.S. Pavia ottiene l’iscrizione nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche della Regione Lombardia. Nel 2003 assume la Presidenza Cesare Dacarro che nel 2010 inaugura il nuovo deposito imbarcazioni presso l’impianto di canoa e canottaggio e il secondo campo da rugby. All’espansione impiantistica di questi ultimi trent’anni si accompagna una forte crescita qualitativa degli agonisti cussini. Innumerevoli sono i successi riportati dagli atleti del C.U.S. Pavia in Italia e all’estero. Notevole è anche il numero di coloro che, nel corso degli anni, sono entrati a far parte della nazionale italiana conquistando con essa risultati sempre più prestigiosi. Oggi il CUS Pavia sfiora i 2900 tesserati che svolgono attività sportive sia di tipo agonistico, che di tipo amatoriale o ludico ricreativo. Il 50% dei tesserati sono studenti universitari ed è a loro che il CUS ovviamente si rivolge con particolare attenzione, ma grande attenzione è rivolta anche alle attività di avviamento per i più giovani, le iniziative di alfabetizzazione motoria per i bambini o le proposte multidisciplinari rivolte alla scuola primaria. In questo senso sono attive diverse collaborazioni con il mondo scolastico e le istituzioni locali. Oggi il CUS Pavia è una realtà complessa dove, peraltro, in ciascuna sezione non è mai venuto meno quello spirito di aggregazione e il desiderio di mettersi volontariamente in gioco.


Bibliografia



Collegamenti esterni


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