Daniele Moruzzi (Genova, 22 marzo 1900 – Genova, 24 dicembre 1989) è stato un calciatore italiano.
Daniele Moruzzi | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Jolly | |
Termine carriera | 1932 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
????-1913 | ![]() | |
1913-1919 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1919-1921 | ![]() | 7+ (0) |
1921-1927 | ![]() | 100 (24) |
1927-1929 | ![]() | 38 (1) |
1929-1930 | ![]() | 18 (1) |
1930-1931 | ![]() | 12 (4) |
1931-1932 | ![]() | ? (?) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Moruzzi rappresentò un eccezionale jolly per il Grifone: ricoprì ben 6 ruoli diversi. In attacco segnò complessivamente 22 reti, giocava anche in porta, dato che allora non erano ammesse sostituzioni dei portieri, ma i ruoli che ricopriva meglio erano quelli di esterno di difesa e centrocampo, sia sulla fascia sinistra che su quella di destra.
La sua prima esperienza calcistica fu nella Pro Manin; successivamente, nel 1913 passò allo SPES Genova, piccola società che contò nelle sue file giocatori come Giovanni De Prà.
Alla fine del campionato 1920-21 Moruzzi viene chiamato a giocare nella Genoa, squadra della quale era tifoso.
La prima partita col Genoa fu a Pisa nel 1921, e assieme a lui esordirono in rossoblu nientemeno che De Prà e Burlando. Fino al 1927 giocò in rossoblu, diventando un vero protagonista della squadra, con la quale vinse 2 scudetti memorabili, nelle stagioni 1922-23 e 1923-24.
«Al momento di sbucare sul terreno di gioco assistemmo a una scena indimenticabile: migliaia di marinai genovesi e liguri, provenienti da ogni parte, assiepati sulla gradinata dell'Appiani, tutti insieme come ad un segnale convenuto, pronti a lanciare in aria il loro bianco berretto, trasformato così in uno stuolo simbolico di bianche colombe preannuncio di trionfo, come trionfo fu…» |
(Daniele Moruzzi, riguardo alla semifinale scudetto 1923 a Padova) |
Dal 1927 al 1929 passa all'altra squadra cittadina, La Dominante.
Nella stagione 1929-30 tornò al Genova 1893 per il suo ultimo anno con i rossoblu.
Passò le ultime stagioni della sua carriera al Siracusa dove arriva insieme all'altro genovese Luigi Derchi. Fu capitano della squadra[1] e giocò come mezza-ala destra[2], per finire nella Sestrese.[3]
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