Francesco Liguori, noto anche come Franco Liguori (Napoli, 12 giugno 1946), è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo mediano.
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Francesco Liguori | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 178 cm | |
Peso | 75 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Termine carriera | 1976 - giocatore 1996 - allenatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1965-1969 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1965-1970 | ![]() | 139 (14) |
1970-1973 | ![]() | 23 (0) |
1973-1974 | ![]() | 26 (1) |
1974-1976 | ![]() | 43 (0) |
Carriera da allenatore | ||
1982 | ![]() | |
1983-1984 | ![]() | |
1984-1985 | ![]() | |
1985-1986 | ![]() | |
1986-1987 | ![]() | |
1987-1988 | ![]() | |
1988-1989 | ![]() | |
1989-1991 | ![]() | |
1991-1992 | ![]() | |
1992 | ![]() | [1] |
1995-1996 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Cresciuto calcisticamente nella Ternana, nel 1970, ventiquattrenne, viene acquistato dal Bologna col quale esordisce in Serie A il 27 settembre dello stesso anno, nella gara contro il Lanerossi Vicenza.[2] L'allenatore Edmondo Fabbri lo valorizza subito come titolare e Liguori si impone al punto tale da destare l'interesse del tecnico della Nazionale.[2]
Il 10 gennaio 1971, durante la trasferta sul campo del Milan, in un duro scontro di gioco con il centrocampista rossonero Romeo Benetti, ha la peggio e subisce un grave infortunio ai legamenti crociati, collaterale interno, menisco interno e capsula posteriore del ginocchio destro;[3] operato a Lione dal professor Trillat, Liguori ritorna in campo con la maglia rossoblù dopo oltre un anno, il 16 gennaio 1972. Il recupero risulta difficoltoso e il giocatore scende in campo solamente 11 volte nelle due stagioni successive. Per quel fallo, Benetti fu denunciato alla Procura della Repubblica di Milano e sull'incidente il Commissariato di Pubblica Sicurezza del quartiere "Bolognina" inviò un rapporto alla Pretura di Bologna.[4]
Nel 1973 il Bologna lo cede al Foggia dove gioca 26 partite. Ritornato a Bologna, non rientra nei piani tecnici dell'allenatore Bruno Pesaola e viene ceduto al Brindisi, dove riprende a giocare con continuità, ma nel 1976, a soli trent'anni, decide di lasciare il calcio giocato.
Dopo aver iniziato la carriera come tecnico delle giovanili della Ternana e del Pisa,[2] diventa allenatore in seconda di Tarcisio Burgnich a cui è successivamente subentrato alla guida del Bologna nella stagione 1981-1982.[5]
Ha allenato in Serie C1 il Benevento nella stagione 1983-1984, ottenendo un lusinghiero sesto posto, la Sambenedettese in Serie B nel 1984-1895 la Cavese nella stagione 1985-1986, e in seguito il Cosenza dove viene esonerato al termine del girone di andata del torneo 1986-1987, dopo una sconfitta interna contro il Monopoli; durante l'esperienza calabrese aveva in squadra giocatori importanti come Alberto Urban, già con sé nella Cavese, Donato Bergamini e un giovane Michele Padovano.
Successivamente, ha anche allenato in Serie C1 la Casertana nel 1987-1988 ,la Torres,dove ottiene il suo miglior risultato , un 4º posto nel 1988-1989,[6] e il Palermo nelle stagioni 1989-1990 e 1990-1991; nell'ultima viene esonerato dopo la quarta giornata di campionato e sostituito da Enzo Ferrari.[7] Nella stagione 1991-92, ha guidato per alcuni mesi il Monopoli sempre in Serie C1 (subentrando a Giorgio Campagna). Vent'anni prima si era già avvicinato al Palermo, ma la Lega Calcio annullò la transazione dalla Ternana poiché la società non aveva il denaro per concludere l'acquisto.[3] Nel 1992-1993 ha allenato la Ternana in serie B, nel 1995-1996 allena la Cavese nel campionato dilettanti serie D. Dal 1996 al 2006 diventa assistente e osservatore nel club Italia con under 21 con i CT, Giampaglia-Tardelli-Gentile. Dal 1996 fonda la Scuola Calcio F. Liguori a Terni che a tutto oggi opera in un centro sportivo della società Terni Est con incarico di copresidente e responsabile Tecnico.
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