Marco Piovanelli (Brescia, 7 aprile 1974) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
Marco Piovanelli | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Termine carriera | 2010 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1990-1992 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1992-1995 | ![]() | 64 (2) |
1995-1997 | ![]() | 27 (0) |
1997-1998 | ![]() | 13 (0) |
1998-1999 | ![]() | 13 (1) |
1999-2000 | ![]() | 10 (1) |
2000 | ![]() | 12 (0) |
2000-2001 | ![]() | 1 (0) |
2001 | → ![]() | 4 (0) |
2001-2002 | ![]() | 14 (1) |
2002-2003 | ![]() | 18 (2) |
2003-2004 | ![]() | 16 (2) |
2004-2006 | ![]() | 22 (1) |
2006-2007 | ![]() | 27 (1) |
2008-2009 | ![]() | 11 (1) |
2009-2010 | ![]() | 12 (0) |
Nazionale | ||
1995 | ![]() | 1 (0) |
Carriera da allenatore | ||
2010 | ![]() | Vice |
2013-2016 | ![]() | |
2016 | ![]() | |
2019 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Centrocampista centrale, in gioventù è stato impiegato come playmaker[1], mentre nel corso degli anni ha arretrato il suo raggio d'azione, trasformandosi in mediano con compiti di contenimento[2].
Cresce nel Brescia, con cui esordisce in Serie A l'8 novembre 1992 nella sconfitta per 5-1 sul campo dell'Ancona. Nella stagione successiva diventa titolare nel centrocampo delle Rondinelle allenate da Mircea Lucescu[1], e contribuisce con 30 presenze e 2 reti alla promozione in Serie A. Rimane anche nel campionato 1994-1995, nel quale disputa 19 partite, frenato da un lungo infortunio[3], e al termine della stagione, dopo la retrocessione, passa alla Lazio per 3 miliardi di lire[4].
Nella capitale Piovanelli gioca due stagioni da rincalzo, senza riuscire a conquistare il posto da titolare agli ordini di Zdeněk Zeman, e nel 1997 viene ceduto in comproprietà al Piacenza[5]. Impiegato come alternativa ai titolari Scienza e Mazzola, Piovanelli non convince e finisce rapidamente ai margini della prima squadra[6], e a fine stagione viene riscattato alle buste dalla Lazio[5], che lo gira al Genoa nell'ambito del passaggio di Stefano Lombardi in biancoceleste[7]
Con i rossoblu, impegnati nel campionato di Serie B, è inizialmente titolare, ma dopo l'avvicendamento in panchina tra Giuseppe Pillon e Luigi Cagni viene escluso dai titolari[8], e a gennaio viene ceduto all'Hellas Verona in cambio di Alessandro Manetti[9]; con i veneti ottiene la promozione in Serie A disputando 10 partite. Riconfermato nella massima serie, non viene utilizzato fino a gennaio, quando passa in prestito al Cesena, con cui retrocede in Serie C1. Nella stagione successiva, dopo una sola presenza, passa in prestito al Cittadella, in Serie B: a causa di incomprensioni tattiche con il tecnico Ezio Glerean gioca solamente 4 partite[10], Rientrato a Verona, si trasferisce definitivamente alla Pistoiese, pure in Serie B[11], rimanendovi per una stagione.
La sua carriera è poi proseguita in Serie C1 e C2 con le maglie di Carrarese[3], Pro Patria e Monza, dove rimane per due stagioni, finendo fuori rosa per gran parte della seconda[12]. Conclude la carriera tra i dilettanti, con le maglie di Castellana[13] e Volta Calcio, in Eccellenza[14].
In gioventù ha anche ottenuto due convocazioni ed una presenza in Nazionale Under 21[15].
Nella stagione 2010-2011 ricopre l'incarico di vice allenatore del Rodengo Saiano al fianco di Paolo Rodolfi, lasciando l'incarico dopo l'esonero di quest'ultimo[16].
Dal 17 dicembre 2013 subentra alla guida del Castegnato, club bresciano militante nel campionato di Eccellenza[17]. Vi rimane fino all'estate 2016, quando passa sulla panchina dell'Adrense sempre in Eccellenza[18]. Si dimette nel novembre dello stesso anno, sostituito da Sergio Volpi[19]. Il 23 maggio 2019 si accorda con il Castiglione [20]; viene successivamente sollevato dall'incarico a novembre, sostituito da Ivan Pelati.[21]
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