Maurizio Moscatelli (Cesena, 26 marzo 1955) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano.
Maurizio Moscatelli | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Preparatore dei portieri (ex portiere) | |
Termine carriera | 1989 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
![]() | ||
Squadre di club1 | ||
1974 | ![]() | 0 (0) |
1974-1976 | → ![]() | 23 (-15) |
1976-1977 | → ![]() | 37 (-21) |
1977-1978 | ![]() | 11 (-12) |
1978-1980 | ![]() | 76 (-51) |
1980-1983 | ![]() | 21 (-18) |
1983-1984 | ![]() | 22 (-21) |
1984-1985 | ![]() | 4 (-7) |
1985-1986 | ![]() | 1 (-1) |
1986-1988 | ![]() | 93 (-83) |
1988-1989 | ![]() | 4 (-4) |
Carriera da allenatore | ||
1995-1997 | ![]() | Giovanili |
1997-1998 | ![]() | Portieri |
2005-2007 | ![]() | Giovanili |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 16 novembre 2011 | ||
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Cresciuto nel vivaio del Cesena, esordisce nel professionismo nel 1974 passando in prestito al Piacenza, militante in Serie C[1]. Inizialmente riserva di Stefano Lazzara, si guadagna il posto da titolare nel girone di ritorno, contribuendo con 17 presenze alla promozione in Serie B della squadra allenata da Giovan Battista Fabbri. Nella stagione successiva è il vice di Gianni Candussi, e colleziona 6 presenze nella serie cadetta[2], anche a causa di problemi fisici[3].
Rientrato al Cesena, viene nuovamente girato in prestito nelle serie inferiori, questa volta allo Spezia[3]. I liguri di Nedo Sonetti ottengono il terzo posto nel campionato di Serie C 1976-1977 e Moscatelli viene premiato come miglior portiere del campionato di Serie C[3], oltre ad essere convocato nella nazionale di categoria[3]. A fine stagione fa ritorno al Cesena, con il quale debutta in prima squadra giocando 11 partite nel campionato di Serie B 1977-1978, prima di passare per due stagioni alla Pistoiese, sempre nella serie cadetta. In Toscana Moscatelli è titolare inamovibile (76 partite disputate su 76 di campionato, relegando in panchina Lido Vieri[4]), e contribuisce alla prima, e a oggi unica, promozione in Serie A degli arancioni.
Nel 1980 passa alla Lazio, appena retrocessa in Serie B a causa dello scandalo calcioscommesse, per sostituire lo squalificato Massimo Cacciatori[5]. Inizialmente titolare, subisce la rottura del tendine d'Achille nella partita contro il Monza del 7 dicembre 1980[6], e rimane fuori squadra per quattordici mesi[7]. Ristabilitosi dal grave infortunio non ritrova il posto da titolare, a causa della concorrenza interna di Felice Pulici e Dario Marigo[7] e successivamente di Fernando Orsi, così dopo la promozione in Serie A del club romano nel 1983 viene ceduto alla Cavese[8], con cui disputa la sua settima stagione consecutiva di Serie B.
Nel 1984 scende in Serie C1 tornando a vestire la maglia della Pistoiese, con cui scende in campo solamente in 4 occasioni e non evita la retrocessione in Serie C2. Chiude la carriera militando nell'Ancona, nella Vis Pesaro (dove avrà per secondo Alberto Fontana[9]) e nel Riccione.
In carriera ha collezionato complessivamente 125 presenze in Serie B.
Terminata la carriera agonistica, ha ricoperto il ruolo di preparatore dei portieri delle giovanili e della prima squadra del Cesena per diverse stagioni[10][11][12].
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