La società, con il nome di Valleverde Riccione Football Club è stata attiva fino al 2010, quando si è trasferita a Rimini mutando il proprio nome in Real Rimini Football Club. In seguito dalla stessa stagione è stata rifondata una nuova società riccionese: l'Associazione Sportiva Dilettantistica Riccione 1929.
La stessa società dopo numerose inadempienze economiche coi propri tesserati non si iscrive al Campionato di Eccellenza 2014-2015. I tifosi si mobilitano dando vita all'Unione Calcio Riccione, riconosciuta dall'amministrazione comunale come erede storica della compagine biancoazzurra.
Il livello più alto raggiunto dalla squadra è stata la Serie C, terzo livello calcistico italiano, dove ha ottenuto come miglior risultato un settimo posto.
I colori sociali sono il bianco e l'azzurro. Disputa le partite di casa allo stadio Italo Nicoletti.
Storia
Le origini
Una formazione della stagione 1972-1973, vincitrice del campionato di Serie D e promossa in Serie C.
La società nasce inizialmente all'interno della compagine sportiva Unione Sportiva Riccionese[2], con il nome Sporting Club Biagio Nazzaro (ex asso motociclistico prematuramente scomparso), e assunse il nome di Associazione Calcio Riccione nel 1940 e utilizzò il bianco e l'azzurro come colori sociali, ma all'origine indossava una maglia verde accompagnata da calzoncini neri. La AC Riccione che assunse il nome di Valleverde Riccione Football Club ad inizio anni novanta, a seguito della sponsorizzazione con la nota impresa calzaturiera, può vantare presenze in diversi campionati professionistici, fino alla Serie C nel campionato 1977-1978.
Un grande successo a livello giovanile, si ebbe nella stagione 1993-1994, con la vittoria dello Scudetto nel Campionato Juniores oltre a numerosi titoli regionali delle categorie: Allievi e Giovanissimi.
Gli anni recenti
Nella stagione di Serie D 2006-2007 la Valleverde Riccione si classificò al diciassettesimo posto retrocedendo in Eccellenza.
Nella stagione di Eccellenza Emilia-Romagna 2007-2008, i biancazzurri si salvarono giocando lo spareggio contro la Dozzese (vincendolo per 2-0) e dopo due soli anni di Eccellenza il Riccione vinse il campionato 2008-2009 con 69 punti ritornando in Serie D dove disputò anche la stagione 2009-10 salvandosi ai play-out contro il Castel San Pietro.
L'ASD Riccione 1929
Al termine del Campionato di Serie D 2009-2010 i gestori della società (con a capo la famiglia Batani) decidono di abbandonare il progetto e il presidente Paolo Croatti, proprietario del titolo sportivo (secondo alcune fonti esattamente il 30 giugno 2010), in base alle norme ammesse dal NOIF, cambia sede legale della Valleverde Riccione Football Club, nome societario e colori sociali (ma non matricola FIGC che è ancora quella storica) e si trasferisce a giocare a Rimini con la denominazione di Real Rimini Football Club.
Nel 2010 gli ex gestori della Valleverde Riccione Football Club rifonda la nuova compagine cittadina (riconosciuta subito dai suoi tifosi). Con l'acquisizione dei diritti sportivi dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Del Conca di Morciano di Romagna, proveniente dal girone B di Eccellenza dell'Emilia-Romagna e la fusione con l'ASAR Riccione, viene data vita all'Associazione Sportiva Dilettantistica Riccione 1929. La nuova società di proprietà della famiglia Batani si propone in continuità storica, con lo stesso marchio e gli stessi colori sociali biancazzurri della vecchia Valleverde Riccione. Si realizza quindi il sogno della famiglia Batani d'avere nuovamente una società tutta riccionese che in tutto e per tutto rappresenti la tradizione calcistica della città di Riccione, con tutti i valori storici della gloriosa Valleverde Riccione Football Club nata nel 1929 e ricordandola quindi con il nuovo nome dell'ASD Riccione 1929. Il primo presidente è Cristiano Batani, figlio di Ivano che è stato l'ultimo della Valleverde che portò in Serie D.
Il ritorno in Serie D della squadra biancazzurra è molto travagliato, con l'avvicendamento di quattro allenatori e con il cambio al vertice societario. Il progetto di una società tutta riccionese fallisce e dopo anni di successi prima con la Valleverde Riccione e poi con l'ASD Riccione 1929 la famiglia Batani decide di defilarsi e affida la guida della società a Lauro Galli. Il nuovo presidente si era fatto garante di una cordata che doveva rilevare la società alla fine della stagione. I Batani comunque manterranno la loro presenza con una quota di minoranza. La società riesce a salvarsi all'ultima giornata nonostante la sconfitta contro l'Isernia (3-2). Durante la stagione si avvicendano vari allenatori, l'ultimo è Davide Tentoni, prima di lui in panchina ci furono Giampaolo Pascucci, Daniele Tani e Nevio Valdifiori. Il passaggio di consegne al vertice societario non porta ai risultati sperati e il Riccione si trova a disputare le stagioni a venire con grossi problemi economici e dopo una salvezza insperata raggiunta nel Campionato di Serie D 2011-12, la stagione successiva arrivò la nuova retrocessione nel campionato di Eccellenza.
L'ASD Unione Calcio Riccione
A seguito le numerose controversie economiche accumulate coi tesserati e dei vari screzi tra i soci[3] accaduti nelle ultime due stagioni (con vari avvicendamenti societari[4]) la squadra non viene iscritta al campionato di Eccellenza. Nell'estate del 2014 da una costola dell'Associazione di tifosi La Mia Calcio Riccione (costituita a tutela della storia, del nome e dei colori biancazzurri) nasce l'Unione Calcio Riccione che viene affiliata alla FIGC in attesa che venga assegnata una categoria.[5][6] Nonostante la richiesta la società viene ammessa al campionato di Terza Categoria a pochi giorni dall'inizio del torneo. Nel giro di poco tempo la società riesce a mettere in piedi una squadra e come tecnico viene scelto Giampaolo Pascucci.[7] Le difficoltà sono tante, soprattutto legate al campo di gioco, e dopo varie querelle, impossibilitati all'utilizzo dello storico stadio "Italo Nicoletti" (gestito da una compagine di quartiere) la società decide di disputare le gare casalinghe in un campo (denominato poi dai tifosi stessi "Menaggio Stadium") alla periferia della città. A seguito dei scarsi risultati sportivi d'inizio stagione la rosa viene rinforzata con elementi di categoria superiore e Giampaolo Pascucci (che rimarrà nei quadri dirigenziali con il ruolo di Direttore Tecnico) verrà sostituito da Emanuele della Bella in panchina.
I tifosi escono dalla società
La stagione 2015-16 segna sì la vittoria del campionato di Terza Categoria a suon di record, ma allo stesso tempo vede l'uscita dei tifosi dagli organi decisionali causa divergenze nella gestione societaria, facendo perdere di fatto la sua vera anima e il progetto che aveva animato e fatto ripartire la storica squadra riccionese.
Cronistoria
Cronistoria del Riccione Calcio
1921 - Fondazione dell'Unione Sportiva Riccionese. La divisione calcistica assume il nome di Sport Club Biagio Nazzaro Riccione.
1921-1926 - Attività a carattere locale ed episodico.
1926-1927 - 8º nel girone C di Terza Divisione Emilia-Romagna.
1927-1930 - Attività a carattere locale ed episodico.
1930-1931 - Nel girone D di Terza Divisione Emilia. Squalificato ed estromesso dal campionato in seguito ad intemperanze dei propri tifosi.
1931 - Lo Sport Club Biagio Nazzaro Riccione cessa la propria attività. Subentra il Dopolavoro Sportivo del Fascio.
1931-1940 - Attività a carattere locale ed episodico.
1940 - Nasce il Calcio Riccione, ammesso al campionato di Prima Divisione.
1940-1941 - 3º nel girone A di Prima Divisione Emilia-Romagna.
1941-1942 - Nel girone A di Prima Divisione Emilia-Romagna. Si ritira durante la competizione.
2005 - Cambia denominazione in Valleverde Riccione Football Club S.r.l.[8]
2005-2006 - 15º nel girone C della Serie D. Perde i play-out ma viene riammesso.
2006-2007 - 17º nel girone F della Serie D. Retrocesso in Eccellenza.
2007-2008 - 12º nel girone B di Eccellenza Emilia-Romagna.
2008-2009 - 1º nel girone B di Eccellenza Emilia-Romagna. Promosso in Serie D.
2009-2010 - 16º nel girone D della Serie D. Vince i play-out.
2010 - In base alle norme del NOIF la società si trasforma in Real Rimini Football Club con sede a Rimini e stessa matricola federale FIGC. La Del Conca A.S.D. con sede a Morciano di Romagna cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Riccione 1919, con sede a San Clemente.[9]
2010-2011 - 1º nel girone B di Eccellenza Emilia-Romagna. Promosso in Serie D.
2012 - Cambia denominazione in Società Sportiva Dilettantistica Riccione Calcio 1929.
2012-2013 - 13º nel girone D della Serie D. Vince i play-out.
2013-2014 - 18º nel girone D della Serie D. Retrocesso in Eccellenza, non si iscrive al campionato per le numerose vertenze economiche accumulate nei confronti di numerosi atleti.
2014 - Viene costituita l'Associazione Sportiva Dilettantistica Unione Calcio Riccione, che si iscrive in Terza Categoria.
2014-2015 - 12º nel girone A di Terza Categoria Rimini.
2015-2016 - 1º nel girone A di Terza Categoria Rimini. Promosso in Seconda Categoria.
2016-2017 - 1º nel girone S di Seconda Categoria Emilia-Romagna. Promosso in Prima Categoria.
2017 - Cambia denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Riccione Calcio 1926.[10]
2017-2018 - 5º nel girone H di Prima Categoria Emilia-Romagna.
2018-2019 - 4º nel girone H di Prima Categoria Emilia-Romagna. Perde i play-off.
2019-2020 - 9º nel girone H di Prima Categoria Emilia-Romagna al momento della sospensione del campionato.
2020-2021 - Campionato annullato a causa della pandemia di Covid-19.
2021-2022 - 3º nel girone I di Prima Categoria Emilia-Romagna. Perde i play-off.
2022-2023 - nel girone H di Prima Categoria Emilia-Romagna.
Allenatori e presidenti
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'A.S.D. Unione Calcio Riccione.
Attualmente non sono presenti gruppi organizzati. Massiccia la presenza di pubblico tra gli anni sessanta e fine anni novanta.
Vari gruppi ultras hanno calcato i gradoni dell'Italo Nicoletti. I principali erano i "Panthers", negli anni ottanta-novanta gli "Eagles Supporters" che hanno rappresentato il culmine della tifoseria riccionese con la rivalità accesa con i cugini riminesi[11][12] e la Vis Pesaro. Negli anni duemila, a seguito dello scioglimento degli "Eagles Supporters", i più giovani scelsero il nome "Supporters".
Da ricordare i caldi derby con il Cattolica, rivali in quanto legati da una forte amicizia con gli ultras riminesi.[11][12][13][14]
Ufficio Stampa e Comunicazione Unione Calcio Riccione, Cronistoria della Riccione Calcio, su calcioriccione.com (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2015).
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