Il Campionato europeo di calcio UEFA 1992 (in svedese: 1992 UEFA fotbolls -EM), noto anche come UEFA EURO 1992 o Svezia 1992, fu la nona edizione dell'omonimo torneo, l'ultima disputatasi con 8 squadre.[1][2]
Campionato europeo di calcio UEFA 1992 1992 UEFA fotbolls -EM
La manifestazione sportiva, che si svolse in Svezia dal 10 al 26 giugno 1992, vide la vittoria della Danimarca, la prima nella sua storia calcistica.[2]
L'assegnazione del torneo al paese scandinavo avvenne il 16 dicembre 1988, con la Spagna sconfitta alla candidatura.[3] La Svezia risultò ammessa d'ufficio, mentre le restanti sette formazioni furono individuate dalla fase eliminatoria[2]: Inghilterra, Francia, Germania, Paesi Bassi, Scozia, Unione Sovietica e Jugoslavia.[2] Gli avvenimenti politici dell'epoca sconvolsero tuttavia il destino di sovietici e slavi: i primi parteciparono sotto il nome di Comunità degli Stati Indipendenti dopo la dissoluzione del precedente Stato[4], mentre i secondi furono squalificati per fatti bellici e sostituiti dalla Danimarca (giunta seconda nel raggruppamento)[5][6].
Squadre partecipanti
Pr.
Squadra
Data di qualificazione certa
Partecipante in quanto
Partecipazioni precedenti al torneo
1
Svezia
16 dicembre 1988
Rappresentativa della nazione organizzatrice della fase finale
Nota bene:nella sezione "partecipazioni precedenti al torneo" le date in grassetto indicano che la nazione ha vinto quella edizione del torneo, mentre le date in corsivo indicano l'edizione ospitata da una determinata squadra.
Sorteggi
Il sorteggio si effettuò a Göteborg il 17 gennaio 1992. La nazionale svedese venne assegnata d'ufficio al Gruppo A, mentre la nazionale olandese fu inserita nel Gruppo B. Il sorteggio fu libero per le restanti sei nazionali.
Avvenimenti
Piazzamenti delle nazionali
Fase a gironi
Nel primo girone, spiccò l'eliminazione dell'Inghilterra: i britannici, quarti all'ultimo Mondiale, ottennero due pareggi prima di una sconfitta contro i padroni di casa.[10] Analoga sorte toccò alla Francia, anch'essa capace di conquistare soltanto due punti: l'accesso alle semifinali interessò svedesi e danesi, ripescati all'ultimo momento.[10]
L'altro raggruppamento fu invece vinto dai Paesi Bassi, con due punti di margine sui tedeschi (detentori del titolo mondiale)[2]; nella giornata conclusiva, la Scozia — subito eliminata — sconfisse nettamente gli ex sovietici impedendo loro la qualificazione.[11]
Semifinali e finale
Il primo incrocio oppose i campioni del mondo alla nazione ospitante, risolvendosi in una vittoria della Mannschaft per 3-2.[12] L'altra sfida vide la Danimarca rinfrancare il proprio ruolo di outsider, piegando ai rigori gli olandesi: l'errore decisivo fu di Marco van Basten, protagonista della finale della precedente edizione.[2]
L'atto conclusivo fu vinto proprio dai biancorossi, che, imponendosi per 2-0 sui tedeschi, si aggiudicarono il primo trofeo della loro storia.[2]
Gol più veloce: David Platt (Svezia-Inghilterra, fase a gironi, 17 giugno) e Frank Rijkaard (Paesi-Bassi Germania, fase a gironi, 18 luglio) (4º minuto)
Gol più lento: Thomas Häßler (CSI-Germania, fase a gironi, 12 giugno) e Kennet Andersson (Svezia-Germania, semifinale, 21 luglio) (90º minuto)
Primo gol: Jan Eriksson (rete, 66º minuto) (Svezia-Francia, partita inaugurale, fase a gironi, 10 giugno, 24º minuto)
Ultimo gol: Kim Vilfort (Danimarca-Germania, finale, 26 giugno, 78º minuto)
Miglior attacco: Germania (7 reti segnate)
Peggior attacco: Comunità degli Stati Indipendenti e Inghilterra (1 rete segnata)
Miglior difesa: Inghilterra (2 reti subite)
Peggior difesa: Germania (8 reti subite)
Premi
Migliori 11
Formazione dei migliori 11 giocatori del torneo, selezionata dalla UEFA:[13]
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