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Andreas Brehme (Amburgo, 9 novembre 1960) è un allenatore di calcio ed ex calciatore tedesco, di ruolo difensore o centrocampista. Con la nazionale tedesca è stato campione del mondo nel 1990, nonché vicecampione del mondo nel 1986 e vicecampione d'Europa nel 1992.

Andreas Brehme
Brehme all'Inter nella stagione 1989-1990.
Nazionalità Germania Ovest
 Germania (dal 1990)
Altezza 176 cm
Peso 75 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore, centrocampista)
Termine carriera 1998 - giocatore
Carriera
Giovanili
1965-1978Barmbek-Uhlenhorst
Squadre di club1
1978-1980Barmbek-Uhlenhorst66 (10)
1980-1981Saarbrücken36 (3)
1981-1986Kaiserslautern154 (34)
1986-1988Bayern Monaco63 (7)
1988-1992Inter116 (11)
1992-1993Real Saragozza24 (1)
1993-1998Kaiserslautern120 (9)
Nazionale
1980-1981 Germania Ovest U-213 (0)
1983-1984 Germania Ovest olimpica10 (2)
1984-1990 Germania Ovest58 (7)
1990-1994 Germania28 (1)
Carriera da allenatore
2000-2002Kaiserslautern
2004-2005Unterhaching
2005-2006StoccardaVice
Palmarès
 Mondiali di calcio
ArgentoMessico 1986
OroItalia 1990
 Europei di calcio
ArgentoSvezia 1992
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 31 maggio 2008

Ritenuto uno dei più forti terzini della sua generazione,[1][2][3] dopo gli esordi nel Barmbek-Uhlenhorst e nel Saarbrücken ha militato per cinque stagioni nel Kaiserslautern e per due nel Bayern Monaco, con cui ha conquistato un campionato tedesco (1986-1987) e una Supercoppa di Germania (1987); si è quindi trasferito all'Inter, vincendo uno scudetto (1988-1989), una Supercoppa italiana (1989) e una Coppa UEFA (1990-1991) nell'arco di un quadriennio. Tornato al Kaiserslautern dopo una parentesi al Real Saragozza, ha vestito per altre cinque stagioni la maglia del club tedesco, con cui vinse una Coppa di Germania (1995-1996), un campionato di seconda divisione (1996-1997) e, da comprimario, un'ulteriore edizione della Bundesliga (1997-1998).

Ha fatto parte della nazionale prima e dopo la riunificazione tedesca, totalizzando 86 presenze e 8 reti. Con la Mannschaft ha disputato tre campionati d'Europa (Francia 1984, Germania Ovest 1988 e Svezia 1992), venendo inserito nella formazione ideale delle edizioni 1984[4] e 1992,[5] e altrettanti campionati del mondo (Messico 1986, Italia 1990 e Stati Uniti 1994), entrando nell'All-Star Team della vittoriosa edizione 1990,[6] in cui ha realizzato, su calcio di rigore, il gol che ha deciso la finale; nello stesso anno si è classificato 3º nella corsa al Pallone d'oro.[7] Ha inoltre partecipato ai Giochi di Los Angeles 1984 con la nazionale olimpica.

Ritiratosi, ha intrapreso la carriera da allenatore, guidando il Kaiserslautern, l'Unterhaching e, come vice di Giovanni Trapattoni, lo Stoccarda.


Caratteristiche tecniche


«È stato il miglior calciatore con cui abbia mai giocato.»

(Lothar Matthäus[8])

Giocatore versatile, nelle file del Bayern Monaco agì prevalentemente da terzino destro, ricoprendo invece il ruolo di mediano nella Germania Ovest seconda classificata al campionato del mondo 1986;[2] tuttavia, le sue prestazioni raggiunsero l'apice quando Brehme fu spostato sulla fascia sinistra, grazie a un'intuizione di Giovanni Trapattoni: in veste di fluidificante mancino – un ruolo apprezzato in Italia ma che all'epoca non godeva di grande considerazione nel calcio tedesco[2] –, pur non essendo molto veloce,[8] si distinse per doti tecniche,[9] vocazione offensiva,[10] puntualità nell'andare al cross,[11] dinamismo[12] e intelligenza tattica,[2][8] rivelandosi un pilastro dell'Inter vincitrice della Serie A 1988-1989 e della nazionale tedesca campione del mondo nel 1990.[2]

Ottimo esecutore di calci piazzati,[1][12] spiccava per carattere e freddezza: era infatti propenso a realizzare gol decisivi, e in più di un'occasione si incaricò di importanti rigori o punizioni nonostante la presenza di compagni di squadra più blasonati.[1][2][13] Era inoltre perfettamente ambidestro – «Lo conosco da vent'anni e non so ancora se sia destrorso o mancino», disse a tal proposito Franz Beckenbauer[13] –, un'abilità perfezionata fin da ragazzo allenandosi con il padre, anch'egli ex calciatore e poi allenatore:[14] a seconda delle situazioni di gioco, si avvaleva di diverse tecniche di tiro, usando il sinistro per imprimere potenza al pallone[15] e il destro per calciare con più precisione;[13] quest'ultima era la soluzione che prediligeva per calciare i rigori, sebbene si ricordi un suo rigore contro il Messico, nel 1986, realizzato inusualmente col piede mancino.[16]


Carriera



Giocatore



Club

Dopo aver militato nel Barmbek-Uhlenhorst, squadra allenata dal padre Bernd,[17] si trasferisce nel 1980 al Saarbrücken. Nel 1981 viene acquistato dal Kaiserslautern; poi, nel 1986, passa al Bayern Monaco: schierato come terzino destro, senza distinguersi particolarmente,[2] vince un campionato tedesco e una Supercoppa di Germania, e disputa una finale di Coppa dei Campioni, persa contro il Porto nel 1987.

Brehme (a destra) insieme ai connazionali Jürgen Klinsmann (al centro) e Lothar Matthäus (a sinistra) nel 1989.
Brehme (a destra) insieme ai connazionali Jürgen Klinsmann (al centro) e Lothar Matthäus (a sinistra) nel 1989.

Nel 1988, insieme all'altro tedesco Lothar Matthäus, Brehme è ceduto all'Inter. Per bilanciare l'oneroso acquisto del connazionale, il suo cartellino viene valutato 1,8 miliardi di lire,[18] una cifra relativamente bassa:[19] ciò, unitamente a un suo litigio con il tecnico dei bavaresi Jupp Heynckes,[17] alimenta qualche scetticismo nei suoi confronti,[2][12] determinato da una generalizzata ma erronea convinzione che il Bayern Monaco volesse liberarsi di lui.[19] Giovanni Trapattoni, allenatore del club milanese, crede però nella bontà dell'acquisto di Breheme, il cui dinamismo sarebbe servito a compensare la vocazione offensiva di Matthäus,[12] e intuisce che il giocatore possa offrire prestazioni convincenti se impiegato sulla fascia sinistra:[2] la sua ipotesi si rivela corretta, e Brehme risulta determinante per la vittoria dello scudetto del 1989[2][9] – anno in cui l'Inter ottiene 58 punti su 68, stabilendo un record[20] –, in particolar modo per il suo contributo alla costruzione della manovra.[10][11][19] La stagione seguente, mantenendo elevati standard di rendimento,[2] conquista la Supercoppa italiana contro la Sampdoria. Nel 1991 vince la Coppa UEFA battendo in finale la Roma.

Nel 1992 lascia l'Inter per trasferirsi, senza particolare entusiasmo, agli spagnoli del Real Saragozza, dove rimane per una sola stagione.[21] L'anno dopo torna al Kaiserslautern, dove conquista la Coppa di Germania 1995-1996, retrocedendo contestualmente nella serie cadetta; nella stagione successiva il Kaiserslautern vince il campionato di seconda divisione, tornando nella massima serie, e nell'annata 1997-1998 conquista la Bundesliga, risultando l'unico club nella storia del calcio tedesco a riuscire in tale impresa da neopromosso.[1] Al termine della stagione, in cui disputa solo 5 partite, Brehme si ritira dall'attività agonistica.


Nazionale

Dopo aver militato nella selezione Under-21, esordisce nella nazionale A della Germania Ovest nel 1984, e nello stesso anno partecipa al campionato d'Europa, venendo inserito nella formazione ideale del torneo,[4] e ai Giochi olimpici.

Brehme (di spalle, col numero 3) supera su rigore il portiere argentino Goycochea, consentendo alla Germania Ovest di vincere il campionato del mondo 1990.
Brehme (di spalle, col numero 3) supera su rigore il portiere argentino Goycochea, consentendo alla Germania Ovest di vincere il campionato del mondo 1990.

Durante il campionato del mondo 1986, concluso al secondo posto, è impiegato prevalentemente come centrocampista,[2] essendo chiuso nel ruolo di terzino da Thomas Berthold e Hans-Peter Briegel.[22] Nel quarto di finale contro i padroni di casa del Messico, è uno dei quattro tedeschi a presentarsi sul dischetto nell'epilogo ai tiri di rigore:[23] in controtendenza rispetto alle sue abitudini dagli undici metri, decide di calciare con il sinistro, realizzando il proprio tiro.[16] Nella semifinale contro la Francia, segna su calcio di punizione il gol che apre le marcature, contribuendo alla vittoria per 2-0. In finale, la Germania Ovest verrà sconfitta per 3-2 dall'Argentina.

Dopo il campionato d'Europa 1988, in cui segna un gol contro l'Italia,[12] il rendimento di Brehme in nazionale ha una svolta: le prestazioni offerte dal giocatore con la maglia dell'Inter convincono infatti il commissario tecnico Franz Beckenbauer ad impiegarlo da titolare sulla corsia mancina.[2] Nel 1990 disputa il suo secondo Mondiale e si distingue come il miglior terzino sinistro della manifestazione,[2] realizzando tre gol decisivi[17] e mettendo in mostra la consueta abilità con entrambi i piedi: agli ottavi di finale segna ai Paesi Bassi con un destro a giro, mentre dal suo sinistro parte la punizione che, grazie alla deviazione di un avversario, sblocca il risultato nella semifinale contro l'Inghilterra;[24] sempre contro gli inglesi mette a segno il proprio tiro dal dischetto dopo che i tempi supplementari si erano chiusi in parità.[25] Infine, nella finale contro l'Argentina si incarica di un rigore a cinque minuti dal termine dell'incontro, superando con un destro a fil di palo l'estremo difensore avversario Sergio Goycochea – decisivo per la propria squadra nelle precedenti vittorie ai rigori contro Jugoslavia e Italia[26] – e consentendo alla Germania di laurearsi campione del mondo per la terza volta. Inserito nell'All-Star Team del Mondiale,[6] a fine anno si classifica al terzo posto nella classifica del Pallone d'oro.[7]

Tra il 1991 e il 1994 veste la maglia della riunificata Germania. Disputa il campionato d'Europa 1992, venendo nuovamente incluso nella squadra ideale della competizione,[5] e il campionato del mondo 1994: l'eliminazione della Germania dal torneo iridato pone fine alla militanza di Brehme nella selezione tedesca, con cui ha disputato 86 partite (60 delle quali prima della riunificazione) realizzando 8 reti.


Allenatore


Dopo il ritiro ha allenato in patria il Kaiserslautern dal 6 ottobre 2000 al 26 agosto 2002. Dal 1º luglio 2004 all'11 aprile 2005 ha allenato lo Unterhaching. Dal 1º luglio 2005 al 9 febbraio 2006 ha affiancato come vice il suo ex allenatore Giovanni Trapattoni sulla panchina dello Stoccarda.


Statistiche



Cronologia presenze e reti in nazionale


Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Germania Ovest
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
15-2-1984VarnaBulgaria 2 – 3 Germania OvestAmichevole-
29-2-1984BruxellesBelgio 0 – 1 Germania OvestAmichevole- 46’
28-3-1984HannoverGermania Ovest 2 – 1 Unione SovieticaAmichevole1 76’
18-4-1984StrasburgoFrancia 1 – 0 Germania OvestAmichevole-
22-5-1984ZurigoGermania Ovest 1 – 0 ItaliaAmichevole-
14-6-1984StrasburgoGermania Ovest 0 – 0 PortogalloEuro 1984 - 1º turno-
17-6-1984LensGermania Ovest 2 – 1 RomaniaEuro 1984 - 1º turno-
20-6-1984ParigiGermania Ovest 0 – 1 SpagnaEuro 1984 - 1º turno- 74’
12-8-1984DüsseldorfGermania Ovest 1 – 3 ArgentinaAmichevole-
17-10-1984ColoniaGermania Ovest 2 – 0 SveziaQual. Mondiali 1986-
16-12-1984Ta' QaliMalta 2 – 3 Germania OvestQual. Mondiali 1986-
27-3-1985SaarbrückenGermania Ovest 6 – 0 MaltaQual. Mondiali 1986- 76’
17-4-1985AugustaGermania Ovest 4 – 1 BulgariaAmichevole- 76’
30-4-1985PragaCecoslovacchia 1 – 5 Germania OvestQual. Mondiali 1986-
12-6-1985Città del MessicoGermania Ovest 0 – 3 InghilterraAmichevole-
15-6-1985Città del MessicoMessico 2 – 0 Germania OvestAmichevole-
28-8-1985MoscaUnione Sovietica 1 – 0 Germania OvestAmichevole-
25-9-1985StoccolmaSvezia 2 – 2 Germania OvestQual. Mondiali 1986-
16-10-1985StoccardaGermania Ovest 0 – 1 PortogalloQual. Mondiali 1986-
17-11-1985Monaco di BavieraGermania Ovest 2 – 2 CecoslovacchiaQual. Mondiali 19861
12-3-1986Francoforte sul MenoGermania Ovest 2 – 0 BrasileAmichevole-
9-4-1986BasileaSvizzera 0 – 1 Germania OvestAmichevole- 61’
14-5-1986DortmundGermania Ovest 3 – 1 Paesi BassiAmichevole-
4-6-1986Santiago de QuerétaroUruguay 1 – 1 Germania OvestMondiali 1986 - 1º turno- 46’
13-6-1986Santiago de QuerétaroDanimarca 2 – 0 Germania OvestMondiali 1986 - 1º turno-
21-6-1986MonterreyMessico 0 – 0 dts
(1 - 4 dtr)
 Germania OvestMondiali 1986 - Quarti di finale-
25-6-1986GuadalajaraGermania Ovest 2 – 0 FranciaMondiali 1986 - Semifinale1
29-6-1986Città del MessicoArgentina 3 – 2 Germania OvestMondiali 1986 - Finale-
25-3-1987Tel AvivIsraele 0 – 2 Germania OvestAmichevole-
12-8-1987BerlinoGermania Ovest 2 – 1 FranciaAmichevole- 67’
9-9-1987DüsseldorfGermania Ovest 3 – 1 InghilterraAmichevole- 61’
14-10-1987GelsenkirchenGermania Ovest 1 – 1 SveziaAmichevole- 46’
12-12-1987BrasiliaBrasile 1 – 1 Germania OvestAmichevole- 46’
2-4-1988BerlinoGermania Ovest 1 – 0 ArgentinaAmichevole- 46’
27-4-1988KaiserslauternGermania Ovest 1 – 0 SvizzeraAmichevole-
4-6-1988BremaGermania Ovest 1 – 1 JugoslaviaAmichevole-
10-6-1988DüsseldorfGermania Ovest 1 – 1 ItaliaEuro 1988 - 1º turno1 76’
14-6-1988GelsenkirchenGermania Ovest 2 – 0 DanimarcaEuro 1988 - 1º turno-
17-6-1988Monaco di BavieraGermania Ovest 2 – 0 SpagnaEuro 1988 - 1º turno-
21-6-1988AmburgoGermania Ovest 1 – 2 Paesi BassiEuro 1988 - Semifinale-
31-8-1988HelsinkiFinlandia 0 – 4 Germania OvestQual. Mondiali 1990-
19-10-1988Monaco di BavieraGermania Ovest 0 – 0 Paesi BassiQual. Mondiali 1990-
22-3-1989SofiaBulgaria 1 – 2 Germania OvestAmichevole-
26-4-1989RotterdamPaesi Bassi 1 – 1 Germania OvestQual. Mondiali 1990-
31-5-1989CardiffGalles 0 – 0 Germania OvestQual. Mondiali 1990-
4-10-1989DortmundGermania Ovest 6 – 1 FinlandiaQual. Mondiali 1990-
15-11-1989ColoniaGermania Ovest 2 – 1 GallesQual. Mondiali 1990-
28-2-1990MontpellierFrancia 2 – 1 Germania OvestAmichevole-
25-4-1990StoccardaGermania Ovest 3 – 3 UruguayAmichevole-
26-5-1990DüsseldorfGermania Ovest 1 – 0 CecoslovacchiaAmichevole-
30-5-1990GelsenkirchenGermania Ovest 1 – 0 DanimarcaAmichevole- 46’
10-6-1990MilanoGermania Ovest 4 – 1 JugoslaviaMondiali 1990 - 1º turno-
15-6-1990MilanoGermania Ovest 5 – 1 Emirati Arabi UnitiMondiali 1990 - 1º turno-
24-6-1990MilanoGermania Ovest 2 – 1 Paesi BassiMondiali 1990 - Ottavi di finale1
1-7-1990MilanoGermania Ovest 1 – 0 CecoslovacchiaMondiali 1990 - Quarti di finale-
4-7-1990TorinoGermania Ovest 1 – 1 dts
(4 - 3 dtr)
 InghilterraMondiali 1990 - Semifinale1
8-7-1990RomaGermania Ovest 1 – 0 ArgentinaMondiali 1990 - Finale13º titolo
29-8-1990LisbonaPortogallo 1 – 1 Germania OvestAmichevole-
Totale Presenze 58 Reti 7
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Germania
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
10-10-1990StoccolmaSvezia 1 – 3 GermaniaAmichevole1 60’
31-10-1990LussemburgoLussemburgo 2 – 3 GermaniaQual. Euro 1992-
1-5-1991HannoverGermania 1 – 0 BelgioQual. Euro 1992-
5-6-1991CardiffGalles 1 – 0 GermaniaQual. Euro 1992-
11-9-1991LondraInghilterra 0 – 1 GermaniaAmichevole-
16-10-1991NorimbergaGermania 4 – 1 GallesQual. Euro 1992-
20-11-1991BruxellesBelgio 0 – 1 GermaniaQual. Euro 1992-
18-12-1991LeverkusenGermania 4 – 0 LussemburgoQual. Euro 1992-
25-3-1992TorinoItalia 1 – 0 GermaniaAmichevole- 46’
30-5-1992GelsenkirchenGermania 1 – 0 TurchiaAmichevole-
2-6-1992BremaGermania 1 – 1 Irlanda del NordAmichevole-
12-6-1992NorrköpingComunità degli Stati Indipendenti 1 – 1 GermaniaEuro 1992 - 1º turno-
15-6-1992NorrköpingScozia 0 – 2 GermaniaEuro 1992 - 1º turno-cap.
18-6-1992GöteborgPaesi Bassi 3 – 1 GermaniaEuro 1992 - 1º turno-cap.
21-6-1992StoccolmaSvezia 2 – 3 GermaniaEuro 1992 - Semifinale-cap.
26-6-1992GöteborgDanimarca 2 – 0 GermaniaEuro 1992 - Finale-cap.
17-11-1993ColoniaGermania 2 – 1 BrasileAmichevole-
15-12-1993MiamiGermania 1 – 2 ArgentinaAmichevole-
18-12-1993San FranciscoStati Uniti 0 – 3 GermaniaAmichevole- 46’
23-3-1994StoccardaGermania 2 – 1 ItaliaAmichevole-
27-4-1994Abu DhabiEmirati Arabi Uniti 0 – 2 GermaniaAmichevole- 46’
2-6-1994ViennaAustria 1 – 5 GermaniaAmichevole-
8-6-1994TorontoCanada 0 – 2 GermaniaAmichevole-
17-6-1994ChicagoGermania 1 – 0 BoliviaMondiali 1994 - 1º turno-
21-6-1994ChicagoGermania 1 – 1 SpagnaMondiali 1994 - 1º turno-
27-6-1994DallasGermania 3 – 2 Corea del SudMondiali 1994 - 1º turno-
2-7-1994ChicagoGermania 3 – 2 BelgioMondiali 1994 - Ottavi di finale- 46’
10-7-1994New YorkBulgaria 2 – 1 GermaniaMondiali 1994 - Quarti di finale- 83’
Totale Presenze 28 Reti 1

Palmarès


Brehme all'Inter mentre mostra, con Lothar Matthäus, la Coppa UEFA vinta nel 1991 (in alto) e, con la maglia della Germania Ovest, mentre festeggia con Thomas Berthold il successo al campionato del mondo 1990 (in basso).

Giocatore



Club


Competizioni nazionali

Bayern Monaco: 1986-1987
Kaiserslautern: 1997-1998
Kaiserslautern: 1996-1997
Bayern Monaco: 1987
Kaiserslautern: 1995-1996
Inter: 1988-1989
Inter: 1989

Competizioni internazionali

Inter: 1990-1991

Nazionale

Italia 1990

Individuale

Francia 1984[4]
Svezia 1992[5]
1988-1989
Italia 1990[6]

Note


  1. (EN) Brehme, the big-game performer, su fifa.com, 18 settembre 2008. URL consultato il 4 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018).
  2. Gianni Piva, Biondo Brehme, che capolavoro, in la Repubblica, 1º luglio 1990.
  3. Squadra del torneo - Andreas Brehme, su it.uefa.com. URL consultato il 12 dicembre 2017.
  4. EURO 1984: la Squadra del Torneo, su it.uefa.com.
  5. La Squadra del Torneo di EURO 1992, su it.uefa.com.
  6. (EN) All-Star Team, su football.sporting99.com. URL consultato il 17 febbraio 2014.
  7. (EN) José Luis Pierrend, European Footballer of the Year ("Ballon d'Or") 1990, su rsssf.com, 26 marzo 2005.
  8. (EN) James Dampney, Lothar Matthäus: Maradona, Beckenbauer and the Premier League, su fourfourtwo.com, 17 agosto 2015.
  9. Gianni Mura, 7,5 a Berti (escluso il look), in la Repubblica, 30 maggio 1989.
  10. Luigi Pastore, L'orgoglio di Ferri: "È un'Inter solida", in la Repubblica, 7 ottobre 2001.
  11. Maffei, p. 634.
  12. Gianni Mura, "Noi tedeschi uomini duri", in la Repubblica, 3 dicembre 1988.
  13. (EN) Adam Hurrey, Double trouble: why aren't there more two-footed footballers?, su telegraph.co.uk, 20 giugno 2015.
  14. Simpson, Hesse.
  15. Pezzotti, Vietti, p. 44.
  16. Inter, Intervista esclusiva ad Andreas Brehme, su YouTube, 24 febbraio 2014, a 6 min 15 s.
  17. Galasso, p. 55.
  18. Panini, p.10.
  19. Trapattoni.
  20. 58 punti in 34 partite, su inter.it (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2016).
  21. (ES) Pablo Díaz, La pasión maña de Andreas Brehme, su marca.com, 11 aprile 2013.
  22. Gianni Mura, Ma basterà ancora mezzo Rummenigge?, in la Repubblica, 8 giugno 1986.
  23. (EN) Germany FR - Mexico, su fifa.com. URL consultato il 16 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2017).
  24. (EN) Ranked! The 10 best players of Italia 90, su fourfourtwo.com, 25 maggio 2010.
  25. (EN) Italia 90: When England were out of this world, su independent.co.uk, 30 maggio 2010.
  26. (EN) Behind the World Cup record: Sergio Goycochea, su fifa.com, 16 gennaio 2017. URL consultato il 15 aprile 2017 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2017).

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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[de] Andreas Brehme

Andreas „Andi“ Brehme (* 9. November 1960 in Hamburg-Barmbek) ist ein ehemaliger deutscher Fußballspieler und -trainer. Sein größter Erfolg während seiner aktiven Zeit war der Gewinn der Weltmeisterschaft 1990, bei der er im Finale den Elfmeter zum Siegtreffer verwandelte.

[en] Andreas Brehme

Andreas "Andy" Brehme ([anˈdʀeːas ˈbʀeːmə]; born 9 November 1960) is a German football coach and former football defender. At international level, he is best known for scoring the winning goal for Germany in the 1990 FIFA World Cup Final against Argentina from an 85th-minute penalty kick. At club level, he played for several teams in Germany, and also had spells in Italy and Spain.

[es] Andreas Brehme

Andreas Brehme (Hamburgo, Alemania, 9 de noviembre de 1960) es un exfutbolista alemán que jugó en las décadas de 1980 y 1990.

[fr] Andreas Brehme

Andreas « Andy » Brehme est un footballeur allemand né le 9 novembre 1960 à Hambourg. Il évoluait au poste de défenseur.
- [it] Andreas Brehme

[ru] Бреме, Андреас

А́ндреас «А́нди» Бре́ме (нем. Andreas Brehme; 9 ноября 1960, Гамбург) — немецкий футболист, фланговый защитник и полузащитник. Автор победного мяча в финале чемпионата мира 1990 года (реализовал пенальти за фол Нестора Сенсини на Руди Фёллере). Впоследствии тренер.



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