Angelo Crialesi (Roviano, 11 gennaio 1958) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Angelo Crialesi | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 176 cm | |
Peso | 70 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante) | |
Termine carriera | 1991 - giocatore 2012 - allenatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
19??-19?? | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1977-1980 | ![]() | 55 (21) |
1980 | ![]() | 0 (0) |
1980-1981 | → ![]() | 10 (1) |
1981-1984 | ![]() | 95 (16) |
1984-1985 | ![]() | 30 (6) |
1985-1986 | ![]() | 24 (6) |
1986-1987 | ![]() | 26 (11) |
1987-1988 | ![]() | 28 (8) |
1988-1989 | ![]() | 14 (1) |
1989-1991 | ![]() | 40 (8) |
Carriera da allenatore | ||
1992-1995 | ![]() | |
1995-1996 | ![]() | |
1997 | ![]() | |
1997-1999 | ![]() | |
1999 | ![]() | Primavera |
2000 | ![]() | |
2000-2001 | ![]() | |
2001-2002 | ![]() | |
2002-2003 | ![]() | |
2003 | ![]() | |
2003-2004 | ![]() | |
2004-2008 | ![]() | Giovanili |
2008-2009 | ![]() | Vice |
2009-2012 | ![]() | Coll. tecnico |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Dopo le giovanili disputate nella squadra del Tivoli, passa al Banco Roma. Con la formazione capitolina esordisce in Serie C nel campionato 1977-1978 (4 presenze), e nelle due stagioni successive gioca da titolare in Serie C2 realizzando complessivamente 21 reti[1].
Viene quindi prelevato dall'Inter insieme al compagno di squadra Antonio Tempestilli[2]. In nerazzurro disputa una sola partita in Coppa Italia contro l'Avellino[3] e quindi nel calciomercato autunnale viene ceduto al Brescia[2], neopromosso in Serie A
Con le rondinelle esordisce in massima serie il 26 ottobre 1980 contro la Fiorentina. Chiude il campionato con 10 presenze e una rete, che però non bastano ai lombardi per evitare la retrocessione. A fine stagione l'Inter lo cede al Catania[2].
Nella prima stagione con la squadra etnea mette a segno 10 reti[4], giocando in coppia con Aldo Cantarutti. Nella stagione successiva le marcature scendono a 5, ma conquista la promozione in Serie A dopo gli spareggi, mettendo anche a segno la rete decisiva nella vittoria sul Como[4]. Meno positiva invece sarà l'annata successiva in Serie A, con Crialesi a segno una sola volta in 22 incontri disputati, e il Catania ultimo con soli 12 punti[4].
Nell'autunno 1984 scende in Serie C1 col Piacenza[5], dove è titolare in attacco insieme a Gianfranco Serioli: con gli emiliani sfiora la promozione in Serie B, perdendo lo spareggio contro il Lanerossi Vicenza. Dalla stagione successiva cambia società ogni anno, sempre in Serie C1 o C2: passa al Foggia[6], poi gioca nel Benevento, nella Salernitana[7] e Venezia, concludendo la carriera di calciatore nel 1991 nelle file dell'Ostiamare.
Come allenatore ha esordito nella stagione 1992-1993 al Ladispoli, che allena per tre stagioni[1]. Nel 1995 siede sulla panchina dell'Astrea in Serie C2[1], quindi passa all'Aquila e al Tivoli[1], con cui conquista la promozione dall'Eccellenza e una salvezza in Serie D[8]. Nell'estate 1999 viene chiamato dal presidente Battaglioni alla guida della Primavera della Fermana, dove rimane solo per le gare di Coppa Italia e le prime tre di campionato, prima di essere sostituito da Lorenzo Scarafoni[senza fonte]. Nelle stessa stagione subentra a campionato in corso alla guida di Ceccano[9], Ostiamare e di nuovo Astrea (dove subentra a Stefano Desideri[10]), conquistando tre salvezze.
Torna poi sulle panchine di Tivoli[8], in Serie C2, e Ladispoli, prima di entrare nello staff tecnico della Lazio nel 2004, alla guida degli Allievi prima e della Berretti poi[11]. Nella stagione 2008-2009 viene promosso come allenatore in seconda della prima squadra al fianco del tecnico laziale Delio Rossi, sostituendolo (causa squalifica) in tre occasioni: Lazio-Napoli (2-1), Lazio-Benevento (5-1) e Cagliari-Lazio (1-4)[11].
Dall'estate 2009 a quella del 2012 ha ricoperto, sempre nella Lazio, il ruolo di collaboratore tecnico[12], nello staff del tecnico ravennate Davide Ballardini, poi esonerato, e anche in quello dell'allenatore subentrante, ovvero il friulano Edoardo Reja.
Ha ricoperto poi il ruolo di osservatore per Roma ed Inter.
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