Ha iniziato a giocare a 4 anni, avviata dal padre e dal fratello: nella sua carriera è stata allenata prevalentemente da Norbert Palmier. Dopo aver conseguito interessanti risultati a livello giovanile, è diventata professionista nel 2002, pur giocando in Fed Cup già dal 1998. Nel 2003 è approdata al terzo turno degli US Open dopo aver sconfitto l'ex numero 15 Anna Smashnova 7-6 (7-5), 6-2 e Samantha Reeves 6-1, 4-6, 6-3: è uscita per mano di Dinara Safina col punteggio di 4-6, 5-7.
Nello stesso anno a maggio, Claudine Schaul ha vinto il suo unico titolo WTA a Strasburgo, battendo Lindsay Davenport 2-6, 6-0, 6-3 in finale.
Grazie alle sue ottime performance, la Schaul si è aggiudicata l'onore di essere il portabandiera del Lussemburgo alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Atene del 2004 in Grecia, dove ha perso però al primo turno 1-6, 1-6 contro la slovacca Daniela Hantuchová.
Ha rappresentato più volte il Lussemburgo ai Giochi dei piccoli stati d'Europa, vincendo la medaglia d'oro in singolare e in doppio (con Mandy Minella) nell'edizione 2003, l'argento in singolare nel 2007 (sconfitta da Stephanie Vogt), l'argento in singolare e l'oro in doppio nel 2009, il bronzo in singolare e l'argento in doppio misto nel 2011, l'oro in doppio e l'argento in doppio misto nel 2015.
Nel 2012 il nome della tennista è entrato nelle pagine di cronaca nera, per il suo coinvolgimento in un traffico di cocaina. Riconosciuta colpevole di spaccio, è stata condannata a 18 mesi di reclusione (pena sospesa con la condizionale) e al pagamento di una multa da 1.500 euro.[1]
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