Claudio Panatta (Roma, 2 febbraio1960) è un ex tennistaitaliano.
Fratello del più noto Adriano, fu un buon giocatore a livello internazionale negli anni 1980. Dotato di talento e di un notevole fisico, riuscì ad aggiudicarsi un torneo del Grand Prix in singolare su quattro finali disputate e sei titoli in doppio su 13 finali. Fu componente della squadra italiana di Coppa Davis.
Il 22 febbraio del 1982, sul rosso del torneo del Cairo, giunse per la prima volta in finale in un torneo del circuito maggiore, dove fu sconfitto da Brad Drewett con un doppio 6-3. Il 20 settembre dello stesso anno, grazie alla posizione numero 70 nel ranking ATP, diventò il nuovo numero uno italiano scavalcando Corrado Barazzutti.[1]
Il 18 giugno del 1984 stabilì la sua migliore classifica ATP in carriera issandosi al n° 46.
Il 21 aprile del 1985 fu il giorno della conquista del suo unico titolo ATP, sulla terra rossa del torneo di Bari. Nella sua seconda finale in carriera superò Lawson Duncan al tie-break del set decisivo, col punteggio di 6-2, 1-6, 7-6. Diventò così il settimo giocatore italiano ad aggiudicarsi un trofeo del circuito maggiore.
Quasi due mesi più tardi, il 16 giugno del 1985, disputò la sua terza finale ATP. Sul rosso del torneo di Bologna, dove era accreditato della testa di serie no 4, fu sconfitto nell'atto conclusivo della manifestazione da Thierry Tulasne, no 3 del tabellone, che gli concesse soltanto due giochi (6-2, 6-0).
Il 22 maggio del 1988, sulla terra rossa di Firenze, disputò la sua quarta e ultima finale ATP in carriera. A impedirgli di sollevare il suo secondo trofeo fu Massimiliano Narducci, che si impose in tre set con lo score di 3-6, 6-1, 6-4.
Sempre nel 1988, vinse il torneo Challenger sulla terra rossa di Messina.
Dal 1983 al 1987, indossò la maglia della squadra italiana di Coppa Davis, disputando 20 incontri.
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