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DeMarcus Amir Cousins (Mobile, 13 agosto 1990) è un cestista statunitense, professionista nella NBA.

DeMarcus Cousins
Cousins con i Golden State Warriors nel 2019
Nazionalità  Stati Uniti
Altezza 211 cm
Peso 122 kg
Pallacanestro
Ruolo Centro
Squadra Free agent
Carriera
Giovanili
2005-2009LeFlore High School
2009-2010Kentucky Wildcats
Squadre di club
2010-2017Sacramento Kings470 (9 894)
2017-2018N. Orleans Pelicans65 (1 624)
2018-2019G.S. Warriors30 (488)
2019-2020L.A. Lakers0 (0)
2020-2021Houston Rockets25 (241)
2021L.A. Clippers16 (125)
2021-2022Milwaukee Bucks17 (154)
2022Denver Nuggets31 (276)
Nazionale
2009 Stati Uniti U-18
2014-2016 Stati Uniti25 (239)
Palmarès
 Olimpiadi
OroRio de Janeiro 2016
 Mondiali
OroSpagna 2014
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 7 gennaio 2022

Il suo soprannome è Boogie.[1]


Caratteristiche tecniche


Ritenuto a lungo uno dei migliori centri della lega,[2][3][4][5] è ottimo nella fase offensiva per via del suo controllo palla e della sua abilità nel tirare[6] sia da 2 che da 3 punti.[7][8][9] È ottimo anche nei movimenti in post e spalle a canestro[8] e a rimbalzo.[8]

Pecca invece nella fase difensiva e nelle palle perse,[5][8][10] oltre che dal punto di vista caratteriale in quanto ha ricevuto molti falli tecnici, multe, espulsioni e squalifiche nel corso della carriera per via anche di veementi proteste o gesti violenti in campo.[8][10][11][12][13]


Carriera



High school


Ha frequentato la John L. LeFlore High School, nella sua città natale, Mobile. Nell'anno da senior teneva medie molto alte in diverse statistiche: 24,1 punti, 13,2 rimbalzi, 4,6 assist, 5,19 palle rubate, e 3,23 stoppate a partita[14].

È stato convocato all'evento 2009 del McDonald's All-American Team, dove ha realizzato 14 punti e 8 rimbalzi[15] in 17 minuti. Nell'estate dell'anno stesso ha partecipato a diversi eventi importanti di basket giovanili negli USA, tra cui sono da citare il Nike Hoop Summit al Rose Garden di Portland e il Jordan Brand Classic al Madison Square Garden di New York.

Cousins ha avuto anche la possibilità di prendere parte nel 2009 alla Nazionale Juniores degli Stati Uniti d'America assieme ai futuri NBA John Wall, Xavier Henry e Avery Bradley[16].


Università


Cousins durante un riscaldamento ai tempi di UK nel 2009.
Cousins durante un riscaldamento ai tempi di UK nel 2009.

Già nel 2008 si era assicurato la frequenza dell'università UAB (University of Alabama at Birmingham)[17], tuttavia ci rinuncia perché lì non avrebbe trovato Mike Davis, da cui avrebbe voluto essere allenato. Si impegnò allora con Memphis, nell'università della città del Tennessee[18], ma dal momento che l'allenatore della squadra nell'NCAA dell'ateneo, John Calipari, venne trasferito all'Università del Kentucky[19], Cousins decise di muoversi con lui.[6] Anche NC State, Washington e UAB erano interessate a lui prima che andasse agli Wildcats.[6]

Coach Calipari, che è uno dei più noti allenatori americani di pallacanestro NCAA, ha dopo poche partite espresso parole entusiaste nei confronti di Cousins[6]:

«Demarcus è uno dei lunghi più talentuosi che abbia mai allenato. Ha capacità di trattamento della palla straordinarie per un giocatore della sua stazza. La sua forza fisica unita all'abilità di tiro lo renderanno difficilissimo da marcare.»

(John Calipari)

Sono state 37 le sue partite in NCAA, e, seppur non con un minutaggio molto alto, circa 23 minuti di media a partita,[20] garantendo prestazioni di gran livello[21].

Assieme alla prima scelta del draft 2010 John Wall, e agli altri selezionati al primo giro dello stesso anno Daniel Orton e Eric Bledsoe, DeMarcus e i Kentucky Wildcats raggiunsero i quarti di finale del campionato 2010 NCAA. Cousins in questo tenne una media di 15,1 punti, 9,8 rimbalzi e 1,8 stoppate a partita. Fu il leader della Southeastern Conference in quanto a rimbalzi. Il 7 aprile 2010 si è dichiarato eleggibile per il draft NBA 2010.


NBA


Il 24 giugno 2010 è stato selezionato dalla franchigia NBA dei Sacramento Kings, come quinta scelta assoluta del draft.[22]


Sacramento Kings (2010-2017)


Stagione da rookie

Cousins con la divisa dei Sacramento Kings nel 2012.
Cousins con la divisa dei Sacramento Kings nel 2012.

Il 7 luglio 2010 firma un contratto da due anni per 7 milioni di dollari con un'opzione per il terzo e quarto anno con i Kings, raggiungendo un nucleo di giovani promesse tra cui la matricola dell'anno per la stagione 2009-10 Tyreke Evans, Jason Thompson, Omri Casspi e Donté Greene. Le sue performance nella Summer League di Las Vegas sono promettenti, realizzando quattro doppie-doppie nelle prime quattro partite[23], e viene nominato Rookie del Mese di luglio 2010[24].

L'inizio vero tra i professionisti è però quantomai complicato: giocate di grande talento, ottimi movimenti in post (anche sfidando veterani come Pau Gasol[25]), e potenza fisica passano spesso in secondo piano, per contro emergono i problemi caratteriali per cui la decisione di scegliere Cousins fu ritenuta dagli esperti rischiosa[26]. In uno dei primi allenamenti litiga con lo staff dei Kings e, durante un allenamento a fine novembre, durante un periodo di pessimi risultati per la sua squadra, viene cacciato da Coach Paul Westphal dopo un diverbio con lo stesso.


Stagione 2013-2014

Ad inizio stagione ha firmato un'estensione contrattuale che ha prolungato il suo contratto con i Kings fino al termine della stagione 2016-2017.[27] Con i 16 punti ed 11 rimbalzi della partita persa per 108-93 contro gli Oklahoma City Thunder il 19 gennaio 2014 ha registrato la sua quattordicesima doppia doppia consecutiva: si tratta del record di doppie doppie consecutive nella storia dei Sacramento Kings[28]. Due giorni più tardi, il 21 gennaio, segnando 18 punti e catturando 11 rimbalzi in una partita vinta per 114-97 sul campo dei New Orleans Pelicans[29] ha fatto registrare la sua quindicesima doppia doppia consecutiva; questa striscia di doppie doppie consecutive si è interrotta il 2 gennaio in una partita contro gli Houston Rockets, nella quale Cousins ha segnato 2 punti, catturato 4 rimbalzi e fatto 3 assist, 2 stoppate ed una palla recuperata in 9 minuti di gioco, al termine dei quali ha dovuto abbandonare l'incontro per un infortunio alla caviglia, che gli ha fatto saltare le 6 successive partite dei Kings (chiuse con altrettante sconfitte); a causa dell'infortunio ha mancato la convocazione per l'All-Star Game pur essendo a livello statistico uno dei migliori centri della Western Conference.

È tornato in campo il 3 febbraio in una vittoria casalinga per 99-70 contro i Chicago Bulls, nella quale segnando 25 punti e catturando 16 rimbalzi ha fatto registrare una doppia doppia (la ventinovesima della sua stagione) ed ha contribuito a far tirare i Bulls con il 28,2% dal campo: si tratta della percentuale al tiro più bassa mai concessa dai Kings alla squadra avversaria nell'intera storia della franchigia californiana[30]. Durante la partita vinta per 102-97 sul campo dei New Orleans Pelicans il 31 marzo 2014 ha superato quota 5 000 punti segnati nella NBA[31]. Ha chiuso la stagione con un totale di 71 partite giocate e medie di 22,7 punti, 11,7 rimbalzi, 2,9 assist, 1,5 palle recuperate ed 1,3 stoppate a partita, con il 49,9% nel tiro da due punti ed un PER di 26,1 (quinto migliore in tutta la NBA in stagione) in 32,4 minuti di media a partita (tutti massimi in carriera). Inoltre è anche diventato il giocatore dei Sacramento Kings ad ottenere più doppie doppie in una singola stagione, superando Chris Webber in questa statistica.


Stagione 2014-2015

Partecipa per la prima volta in carriera all'All-Star Game, segnando 14 punti con 7 rimbalzi ed 1 assist in 18 minuti di gioco. Il 13 marzo 2015 nella partita persa per 114-107 sul campo dei Philadelphia 76ers segna 39 punti (suo massimo personale in stagione) e cattura 24 rimbalzi, stabilendo quindi il suo primato personale in questa statistica[32]. Nel corso dell'anno riesce anche a fare due triple doppie consecutive. Viene nominato per la prima volta in carriera nell'All-NBA Second Team.


Stagione 2015-2016

Il 9 novembre 2015 con una partita da 21 punti e 12 rimbalzi in una sconfitta casalinga contro i San Antonio Spurs ha totalizzato la sua duecentesima doppia-doppia in carriera[33]. Nella partita vinta 108-97 contro gli Indiana Pacers del 23 gennaio 2016 realizza 48 punti (suo nuovo career-high) conditi da 13 rimbalzi[34], diventando così l'unico giocatore ad aver fatto almeno due partite da 40 punti e 10 rimbalzi in una singola stagione negli ultimi 30 anni. Il 26 gennaio Cousins migliora ulteriormente il suo career-high, segnando 56 punti (oltre a 12 rimbalzi) contro gli Charlotte Hornets, nella partita immediatamente successiva a quella contro i Pacers; vince inoltre per la seconda volta in stagione il premio di giocatore della settimana della Western Conference. 56 punti rappresentano inoltre il record di franchigia per i Sacramento Kings (il precedente record di punti in una singola gara era di 51 ed apparteneva a Chris Webber) e inoltre record stagionale in NBA.[35]

Il 28 gennaio viene scelto dai coach NBA come riserva per l'All-Star Game di Toronto, nel quale segna 11 punti; partecipa inoltre allo Skills Challenge dell'All-Star Game. Nel corso della stagione vince anche per due volte il premio di miglior giocatore della settimana della Western Conference. A fine stagione viene nominato per il secondo anno consecutivo nell'All-NBA Second Team.


Stagione 2016-2017

Nella stagione 2016-2017 supera Chris Webber diventando il giocatore con più doppie-doppie nella storia dei Sacramento Kings; pochi giorni più tardi diventa anche il giocatore ad aver fatto più partite consecutive con almeno 30 punti segnati nella storia della franchigia, superando anche in questa statistica lo stesso Webber. Il 20 dicembre 2016 segna 55 punti nella partita casalinga vinta per 126-121 contro i Portland Trail Blazers, arrivando ad un punto dal suo career-high (56 punti, fatti nella stagione 2015-2016) e stabilendo il nuovo record di punti segnati in una singola partita nel Golden1 Center, nuova arena dei Kings inaugurata all'inizio della stagione 2016-2017. Il 5 dicembre viene riportata la notizia che Cousins e Matt Barnes sono stati denunciati per aver causato una rissa in un night club di New York.[36] Il 31 gennaio secondo i media locali, Cousins non sarà processato per la rissa di dicembre.[37]

Viene convocato per il terzo anno consecutivo tra le riserve della Western Conference all'All-Star Game, nel quale partecipa anche allo Skills Challenge per il secondo anno consecutivo; inoltre, vince il premio di giocatore della settimana della Western Conference per la settimana tra il 22 ed il 29 gennaio 2017, grazie a medie di 27,8 punti, 14,5 rimbalzi, 6 assist, 1,5 palle recuperate ed 1,3 stoppate in 4 partite, 3 delle quali vinte dai californiani: si tratta della sua quinta vittoria in carriera di questo riconoscimento (l'unico giocatore dei Kings ad aver vinto più volte tale premio è Chris Webber, a quota 7[38]).


New Orleans Pelicans (2017-2018)

DeMarcus Cousins dalla lunetta con la maglia dei Pelicans nel 2017.
DeMarcus Cousins dalla lunetta con la maglia dei Pelicans nel 2017.

Il 20 febbraio 2017, poche ore dopo la fine dell'All-Star Game viene ceduto, assieme al compagno di squadra Omri Casspi, ai New Orleans Pelicans, in cambio di Tyreke Evans, Langston Galloway, Buddy Hield, la prima scelta dei Pelicans al Draft NBA 2017 ed una seconda scelta (di proprietà della franchigia di New Orleans ma proveniente dai Philadelphia 76ers) nel medesimo Draft.[39] Il 3 marzo 2017 nella partita persa per 101-98 dopo un tempo supplementare contro i San Antonio Spurs cattura 23 rimbalzi, eguagliando così alla quarta partita in maglia Pelicans il record di franchigia per numero di rimbalzi catturati in una singola partita, precedentemente detenuto da Tyson Chandler. Il 31 marzo 2017 segna 37 punti nella sua prima sfida contro i Sacramento Kings.[40]

Il 26 gennaio 2018, dopo un'ottima prima parte di regular season (da segnalare una sua prestazione storica in tripla doppia da 44 punti, 24 rimbalzi e 10 assist contro i Chicago Bulls),[41] in cui aveva anche ricevuto la quarta nomina di fila all'All-Star Game[42], a pochi secondi dal termine della partita vinta per 115-113 contro gli Houston Rockets, riporta la rottura totale del tendine di Achille sinistro, terminando così anzitempo la stagione e dovendo subire uno stop forzato di diversi mesi[43].


Golden State Warriors (2018-2019)

Il 3 luglio 2018 Cousins firma un contratto annuale da 5,3 milioni di dollari con i Golden State Warriors[44], squadra che in quella stagione poteva schierare addirittura un intero quintetto di All Star vista la presenza nel roster di Stephen Curry, Klay Thompson, Draymond Green e Kevin Durant[44]. Con gli Warriors, Cousins debutta una volta smaltito l'infortunio il 19 gennaio 2019 partendo titolare contro i Los Angeles Clippers mettendo a segno 14 punti, contribuendo così al successo per 112-94 dei gialloblù.[45][46] Il 16 aprile si infortuna in gara 2 contro i Los Angeles Clippers procurandosi uno strappo muscolare alla coscia, che lo tiene fuori per circa un mese e mezzo (non si tratterà dell'unica pesante defezione avuta dai Warriors durante i play-off). Ritorna in campo il 2 giugno nelle Finals contro i futuri campioni dei Toronto Raptors, mettendo a referto 11 punti, 10 rimbalzi, 6 assist e 2 stoppate in 28 minuti di utilizzo.


Los Angeles Lakers (2019-2020)

Il 6 luglio 2019 firma un contratto annuale da 2,3 milioni con i Los Angeles Lakers di LeBron James. Cousins ritroverà i suoi ex compagni ai New Orleans Pelicans Rajon Rondo e Anthony Davis. Il 15 agosto 2019 riporta una rottura del crociato che lo terrà a lungo fuori dal parquet. Il 22 febbraio 2020, i Lakers lo tagliano per far spazio a Markieff Morris.


Houston Rockets (2020-2021)

Il 1º dicembre 2020 firma un contratto di un anno con gli Houston Rockets.[47] Il 23 febbraio 2021, dopo 9 partite disputate, viene tagliato.[48]


Los Angeles Clippers (2021)

Il 5 aprile 2021 firma un contratto di 10 giorni con i Los Angeles Clippers.[49]


Milwaukee Bucks (2021)

IL 28 novembre 2021 firma un contratto non garantito di un anno con i Milwaukee Bucks[50]


Nazionale


Dopo aver giocato con l'Under-18, nel 2014 è stato convocato per i Mondiali di pallacanestro con la Nazionale statunitense. Esordisce nei Mondiali contro la Finlandia il 30 agosto 2014, segnando 9 punti e catturando 10 rimbalzi[51]. Contribuisce alla vittoria del torneo, realizzando 11 punti con 9 rimbalzi nella finale contro la Serbia e tenendo medie complessive di 9,6 punti, 5,6 rimbalzi e 1,3 palle recuperate in 13,5 minuti a partita ed il 70,2% dal campo.

Nel 2016 fa parte della lista dei 12 convocati per le Olimpiadi di Rio de Janeiro, nelle quali vince la medaglia d'oro tenendo medie di 8,6 punti, 4,4 rimbalzi e 1,6 assist in 14,1 minuti a partita, con il 61,5% dal campo; segna 13 punti e cattura 12 rimbalzi (di cui 11 punti e 12 rimbalzi nell'arco dei primi due quarti di gioco) nella finale vinta per 96-66 contro la Serbia, che già era stata avversaria della squadra statunitense nella finale di due anni prima ai Mondiali.


Statistiche


Legenda
  PG Partite giocate   PT  Partite da titolare  MP  Minuti a partita
 TC%  Percentuale tiri dal campo a segno  3P%  Percentuale tiri da tre punti a segno  TL%  Percentuale tiri liberi a segno
 RP  Rimbalzi a partita  AP  Assist a partita  PRP  Palle rubate a partita
 SP  Stoppate a partita  PP  Punti a partita  Grassetto  Career high
Denota una stagione in cui ha vinto il titolo

College


StagioneSquadraPGPIMPGFG%3P%FT%RPGAPGSPGBPGPPG
2009-10 Kentucky Wildcats 383823,555,816,760,49,81,01,01,815,1
Carriera 383823,555,816,760,49,81,01,01,815,1

NBA



Stagione regolare

StagioneSquadraPGPIMPGFG%3P%FT%RPGAPGSPGBPGPPG
2010-11 Sacramento Kings 816228,543,016,768,78,62,51,00,814,1
2011-12 Sacramento Kings 646230,544,814,370,211,01,61,51,218,1
2012-13 Sacramento Kings 757430,546,518,273,89,92,71,40,717,1
2013-14 Sacramento Kings 717132,449,60,072,611,72,91,51,322,7
2014-15 Sacramento Kings 595934,146,725,078,212,73,61,51,824,1
2015-16 Sacramento Kings 656534,645,133,371,811,53,31,61,426,9
2016-17 Sacramento Kings 555534,445,135,677,010,64,81,41,327,8
2016-17 N. Orleans Pelicans 171733,845,237,577,712,53,91,51,124,4
2017-18 N. Orleans Pelicans 484836,247,035,474,612,95,41,61,625,2
2018-19 G.S. Warriors 303025,748,027,473,68,23,61,31,516,3
2019-20† L.A. Lakers -----------
2020-21 Houston Rockets 251120,237,633,674,67,62,40,80,79,6
2020-21 L.A. Clippers 16012,953,742,168,24,51,00,80,47,8
2021- Milwaukee Bucks - - - - - - - - - - -
Carriera 60655431,046,033,473,710,63,11,41,220,4
All-Star 3010,480,050,066,73,70,30,30,09,3

Play-off

StagioneSquadraPGPIMPGFG%3P%FT%RPGAPGSPGBPGPPG
2019 G.S. Warriors 8516,639,625,064,04,92,40,60,87,6
2021 L.A. Clippers 708,345,240,078,62,00,70,30,47,6
Carriera 15512,742,131,869,23,51,60,50,67,6

Premi e riconoscimenti


Second Team: 2015, 2016

NCAA



High school


Nazionale

Spagna 2014

Club


Los Angeles Lakers: 2020

Note


  1. How did DeMarcus Cousins get the nickname 'Boogie'? - Quora, su quora.com. URL consultato il 19 gennaio 2019.
  2. (EN) GMs rank Kings' Cousins second best center in NBA, su NBCS Bay Area, 20 ottobre 2015. URL consultato il 12 luglio 2019.
  3. (EN) DeMarcus Cousins is officially the best center in the NBA, su foxsports.com, 27 maggio 2015. URL consultato il 12 luglio 2019.
  4. (EN) Benjy Egel, Analyzing DeMarcus Cousins' Case for Best Center in the NBA, su Bleacher Report. URL consultato il 12 luglio 2019.
  5. Boogie-Woogie, su ultimouomo.com, 30 aprile 2015. URL consultato il 12 luglio 2019.
  6. Player Bio: DeMarcus Cousins - Kentucky Wildcats Official Athletic Site Archiviato il 28 gennaio 2010 in Internet Archive.
  7. (EN) Cousins' 3-point shot should have teams scared, su usatoday.com. URL consultato il 12 luglio 2019.
  8. Chi ha paura di Boogie Cousins?, su ultimouomo.com, 5 luglio 2018. URL consultato il 12 luglio 2019.
  9. Buckets, vol.2: DeMarcus Cousins, su ultimouomo.com, 14 gennaio 2014. URL consultato il 12 luglio 2019.
  10. (EN) Don Yaeger, The Real Cost Of Bad Behavior: DeMarcus Cousins' $20 Million Loss, su forbes.com. URL consultato il 12 luglio 2019.
  11. (EN) Sam Cooper, DeMarcus Cousins and the Top 10 Most Immature Players in the NBA, su Bleacher Report. URL consultato il 12 luglio 2019.
  12. (EN) Hunter Felt, Is DeMarcus Cousins the NBA's greatest ever bad guy?, in The Guardian, 8 febbraio 2017. URL consultato il 12 luglio 2019.
  13. (EN) Matt Barnes: Kings treated DeMarcus Cousins in a 'bad way', su espn.com, 10 marzo 2017. URL consultato il 12 luglio 2019.
  14. NBA.com : DeMarcus Cousins Bio Page Archiviato il 2 dicembre 2010 in Internet Archive.
  15. High School Sports | Wednesday's McDonald's All-American Game box scores | Seattle Times Newspaper
  16. DeMarcus Cousins Basketball Player Profile, stats, biography, career - USBASKET
  17. Top basketball prospect DeMarcus Cousins commits to UAB | al.com
  18. Prep standout Demarcus Cousins commits to Memphis - NCAA Basketball - SI.com, su sportsillustrated.cnn.com. URL consultato il 25 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 14 marzo 2010).
  19. SLAM ONLINE | » DeMarcus Cousins To Kentucky
  20. Kentucky Wildcats Official Athletic Site - Men's Basketball
  21. Mad about Cousins - College Basketball - Rivals.com
  22. (EN) Kings Select DeMarcus Cousins and Hassan Whiteside in 2010 NBA Draft, su nba.com. URL consultato il 12 luglio 2019.
  23. DeMarcus Cousins Starts Rough, and the Kings Fall - Sactown Royalty
  24. DeMarcus Cousins Wins T-Mobile Rookie of the Month - YouTube
  25. DeMarcus Cousins posterized Pau Gasol with a spin move and the dunk vs Los Angeles Lakers - YouTube
  26. Time For An Intervention? « NBA.com | Hang Time Blog, su hangtime.blogs.nba.com. URL consultato il 30 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2010).
  27. Cousins ai Kings per altri 4 anni, su gazzetta.it. URL consultato il 12 luglio 2019.
  28. Referto partita Archiviato il 17 marzo 2021 in Internet Archive. NBA.com
  29. Referto partita Archiviato il 25 gennaio 2014 in Internet Archive. NBA.com
  30. Referto partita Archiviato il 25 gennaio 2014 in Internet Archive. NBA.com
  31. Referto partita Archiviato il 4 aprile 2014 in Internet Archive. NBA.com
  32. 76ers Overcame 18-Point Deficit To Beat Kings Sacramento.cbslocal.com
  33. Boogie Returns But Kings Fall NBA.com
  34. (EN) "Cousins scores career high 48 as Kings beat Pacers 108-97", su nba.com. URL consultato il 24 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016).
  35. (EN) "Cousins scores 56, sets Sacramento record in double-OT loss", su nba.com. URL consultato il 26 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2016).
  36. (EN) Kings' Matt Barnes and DeMarcus Cousins sued over alleged nightclub fight, su usatoday.com. URL consultato il 12 luglio 2019.
  37. (EN) Sources: Cousins cleared in nightclub incident, su espn.com, 30 gennaio 2017. URL consultato il 12 luglio 2019.
  38. (EN) DeMarcus Cousins named Western Conference Player of the Week, su sactownroyalty.com.
  39. Report: Sacramento Kings agree to trade DeMarcus Cousins to New Orleans Pelicans Archiviato il 21 febbraio 2017 in Internet Archive. Nba.com
  40. (EN) DeMarcus Cousins scores 37 points in first game against Kings, su USA TODAY. URL consultato il 19 gennaio 2019.
  41. (EN) Cousins has historic triple double as Pelicans win in 2OT, in Reuters, 23 gennaio 2018. URL consultato il 12 luglio 2019.
  42. ALL STAR GAMEAll-Star Game: ecco le scelte di Curry e LeBron! nbareligion.com
  43. Reports: New Orleans Pelicans center DeMarcus Cousins (Achilles) out for season nba.com
  44. Reports: DeMarcus Cousins joining Golden State Warriors, in NBA, 3 luglio 2018. URL consultato il 5 luglio 2018.
  45. Nba, risultati. Cousins fa belli i Warriors. Allarme Gallinari, stop per la schiena, su La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita. URL consultato il 19 gennaio 2019.
  46. Sky Sport, Gallinari ko (schiena), buona la prima di Cousins, su sport.sky.it. URL consultato il 19 gennaio 2019.
  47. (EN) Rockets Sign Free Agent DeMarcus Cousins, su Houston Rockets. URL consultato il 14 aprile 2021.
  48. (EN) Rockets release DeMarcus Cousins, su nba.com. URL consultato il 14 aprile 2021.
  49. (EN) LA Clippers Sign DeMarcus Cousins To 10-Day Contract, su nba.com. URL consultato il 14 aprile 2021.
  50. Mercato NBA, DeMarcus Cousins torna in NBA: firma coi Milwaukee Bucks Sky Sport, su sport.sky.it. URL consultato il 29 novembre 2021.
  51. Team USA dominates Finland 114 to 55 in World Cup opener - Sactown Royalty

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[de] DeMarcus Cousins

DeMarcus Amir Cousins (* 13. August 1990 in Mobile, Alabama) ist ein US-amerikanischer Basketballspieler, der bei einer Größe von 2,08 Metern[1] auf der Center-Position zum Einsatz kommt. Er ist in der NBA für die Denver Nuggets aktiv.[2]

[en] DeMarcus Cousins

DeMarcus Amir Cousins (born August 13, 1990) is an American professional basketball player who last played for the Denver Nuggets of the National Basketball Association (NBA). Nicknamed "Boogie",[1] he played college basketball for the Kentucky Wildcats, where he was an All-American in 2010. He left Kentucky after one season, and was selected with the fifth overall pick in the 2010 NBA draft by the Sacramento Kings. In his first season with the Kings, Cousins was named to the NBA All-Rookie First Team, and from 2015 to 2018, he was named an NBA All-Star four times. He is also a two-time gold medal winner as a member of the United States national team, winning his first in 2014 at the FIBA Basketball World Cup and his second in 2016 at the Rio Olympics.

[es] DeMarcus Cousins

DeMarcus Amir Cousins (Mobile, Alabama, 13 de agosto de 1990) es un jugador de baloncesto estadounidense que pertenece a la plantilla de los Denver Nuggets de la NBA. Con 2,08 metros de estatura, juega en la posición de pívot. Es hermano mayor del también baloncestista profesional Jaleel Cousins (n. 1993).[1]

[fr] DeMarcus Cousins

DeMarcus Cousins, né le 13 août 1990 à Mobile dans l'Alabama, est un joueur américain de basket-ball évoluant au poste de pivot.
- [it] DeMarcus Cousins

[ru] Казинс, Демаркус

Дема́ркус Амир Ка́зинс (англ. DeMarcus Amir Cousins; род. 13 августа 1990 года в Мобиле, Алабама, США) — американский профессиональный баскетболист. Играет на позиции центрового. Был выбран на драфте НБА 2010 года под общим пятым номером клубом «Сакраменто Кингз»[1][2]. Олимпийский чемпион 2016 года и чемпион мира 2014 года в составе сборной США.



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