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Elgin Gay Baylor (Washington, 16 settembre 1934 – Los Angeles, 22 marzo 2021[1]) è stato un cestista, allenatore di pallacanestro e dirigente sportivo statunitense, professionista nella NBA. Fa parte della Hall of Fame del basket americano, avendo giocato 13 stagioni come ala per i Minneapolis Lakers / Los Angeles Lakers.

Elgin Baylor
Elgin Baylor con la maglia dei Los Angeles Lakers nel 1969
Nazionalità  Stati Uniti
Altezza 196 cm
Peso 102 kg
Pallacanestro
Ruolo Ala piccola
Allenatore
General manager
Termine carriera 1971 - giocatore
1979 - allenatore
Hall of fame Naismith Hall of Fame (1977)
Carriera
Giovanili
19??-19?? Springarn High School
1954-1955 Albertson College of Idaho
1956-1958Seattle Redhawks
Squadre di club
1958-1960Minneapolis Lakers140 (3.816)
1960-1971L.A. Lakers706 (19.333)
Carriera da allenatore
1974New Orleans Jazz(vice)
1974New Orleans Jazz0-1
1974-1976New Orleans Jazz(vice)
1976-1979New Orleans Jazz86-134
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Il 14 aprile 1962 in occasione di gara 5 delle NBA Finals 1962 stabilisce con 61 punti il record di punti segnati in una singola partita delle NBA Finals, record ad oggi ancora imbattuto. Fu inoltre, la miglior prestazione per punti nella storia dei Playoff NBA,fino al 20 aprile 1986, giorno in cui Michael Jordan realizzò 63 punti contro i Boston Celtics al Boston Garden.

È considerato uno dei giocatori più forti nella storia della NBA a non avere mai vinto un titolo, arrivò infatti ben otto volte alle Finals, venendo tuttavia sempre sconfitto.

Ha lavorato per 22 anni come general manager dei Los Angeles Clippers, fino alla stagione 2008-09. Il 7 aprile 2018 è stata inaugurata una statua in suo onore.


Caratteristiche tecniche


Alto 196 centimetri (6'5") per 102 kg, ha ricoperto per la maggior parte della sua carriera il ruolo di ala piccola.


Carriera



High school e college


Mostrando talento già in età scolastica, a causa dei suoi scarsi rendimenti negli studi, abbandonò temporaneamente la high school, andando a lavorare in un negozio di forniture domestiche, giocando a basket nella lega del suo quartiere.

Il suo curriculum scolastico negativo gli impedì di trovare facilmente spazio nei college, fino a quando un amico non riuscì a procurargli una borsa di studio per un college in Idaho, dove avrebbe dovuto giocare a basket e football. L'anno dopo, a causa di un taglio delle borse, Elgin, dopo aver saltato un anno di studi giocando in una squadra amatoriale, venne accolto nella Seattle University.

Baylor condusse nel 1958 la sua squadra fino alla finale NCAA, che persero contro Kentucky. Terminata la sua carriera universitaria, con una media di 31,3 punti per partita, Elgin era finalmente pronto per l'approccio con la National Basketball Association.


NBA


Il grande talento del ragazzo fu immediatamente visionato dagli scout dei Minneapolis Lakers, che lo scelsero come prima scelta assoluta del draft 1958. La sua media di 24,9 punti (55 in una singola partita) e 15 rimbalzi a partita gli valse il titolo di Rookie of the Year, premio assegnato ogni anno al miglior esordiente della massima lega americana. Nei play-off fu in grado di guidare i suoi Lakers fino alla finale NBA (dove vennero battuti 4-0 da Boston), dando origine alla storica rivalità fra Celtics e Lakers.

Gli anni sessanta lo videro affermarsi come uno dei più grandi giocatori del basket americano, in un periodo ricchissimo di grandi campioni. Nel 1960 stabilì il nuovo record di punti segnati in una singola partita: 71 (primato che di lì a poco sarebbe stato battuto da Wilt Chamberlain). Con l'importante contributo del forte compagno di squadra Jerry West, raggiunse medie molto elevate di realizzazioni, attorno ai 30 punti, e di rimbalzi, sempre notevolmente sopra la doppia cifra, guidando la squadra dei Lakers (la cui franchigia si era nel frattempo trasferita da Minneapolis a Los Angeles) a ben 4 finali NBA (1962, 1963, 1965 e 1966) nel giro di 5 stagioni, tutte disputate contro i Boston Celtics e peraltro tutte perse. I Lakers, ancora guidati dal temibile duo West-Baylor, ottennero l'accesso alle Finals per altri due anni consecutivi, nel 1968 e nel 1969, dove vennero sconfitti nuovamente dai Celtics.

Nel 1968 L.A. annoverò l'acquisto di Wilt Chamberlain che, seppur in fase calante di carriera, portò alla formazione guidata da Joe Mullaney quella presenza sotto canestro che ai Lakers mancava dai tempi di George Mikan. Baylor e compagni si aprirono ancora una volta in maniera irresistibile la strada verso la finale NBA; stavolta in opposizione trovarono i New York Knicks capitanati da Willis Reed, ma il risultato fu lo stesso delle annate precedenti: sconfitti, in sette partite (4-3). L'ultimo anno della carriera di Baylor (1972) sarebbe finalmente stato quello del tanto sudato titolo, che avrebbe meritato come pochi altri, ma un infortunio ad inizio stagione gli consentì di giocare solo pochissime partite; Baylor decise di ritirarsi a metà stagione, con la gamba ancora ingessata, privandosi della partecipazione ai vittoriosi play-off. La squadra però dispose di preparare un anello celebrativo anche per lui, che lo accettò con grande emozione, ma non lo ha mai considerato come suo[2].


Dopo il ritiro


Dopo essersi ritirato, Baylor è diventato dapprima allenatore dei New Orleans Jazz alla fine degli anni settanta e successivamente, nel 1986 il general manager dell'altra squadra di Los Angeles, i Clippers. Dopo anni in cui è stata una delle squadre meno considerate della lega, nella stagione 2005-06, con l'approdo al secondo turno dei play-off, Baylor ha ottenuto un importante riconoscimento per il suo lavoro: il premio come miglior general manager della stagione.

È morto il 22 marzo 2021, a Los Angeles, all'età di 86 anni.[1]


Statistiche



NBA


Legenda
  PG Partite giocate   PT  Partite da titolare  MP  Minuti a partita
 TC%  Percentuale tiri dal campo a segno  3P%  Percentuale tiri da tre punti a segno  TL%  Percentuale tiri liberi a segno
 RP  Rimbalzi a partita  AP  Assist a partita  PRP  Palle rubate a partita
 SP  Stoppate a partita  PP  Punti a partita  Grassetto  Career high

Regular season

StagioneSquadraPGPTMPTC%3P%TL%RPAPPRPSPPP
1958-59 Minneapolis Lakers 70-40,840,8-77,715,04,1--24,9
1959-60 Minneapolis Lakers 70-41,042,4-73,216,43,5--29,6
1960-61 L.A. Lakers 73-42,943,0-78,319,85,1--34,8
1961-62 L.A. Lakers 48-44,442,8-75,418,64,6--38,3
1962-63 L.A. Lakers 80-42,145,3-83,714,34,8--34,0
1963-64 L.A. Lakers 78-40,642,5-80,412,04,4--25,4
1964-65 L.A. Lakers 74-41,340,1-79,212,83,8--27,1
1965-66 L.A. Lakers 65-30,440,1-73,99,63,4--16,6
1966-67 L.A. Lakers 70-38,742,9-81,312,83,1--26,6
1967-68 L.A. Lakers 77-39,344,3-78,612,24,6--26,0
1968-69 L.A. Lakers 76-40,344,7-74,310,65,4--24,8
1969-70 L.A. Lakers 54-41,048,6-77,310,45,4--24,0
1970-71 L.A. Lakers 2-28,542,1-66,75,51,0--10,0
1971-72 L.A. Lakers 9-26,643,3-81,56,32,0--11,8
Carriera 846-40,043,1-78,013,54,3--27,4
All-Star 11-29,242,7-79,69,03,5--19,8

Play-off

StagioneSquadraPGPTMPTC%3P%TL%RPAPPRPSPPP
1959 Minneapolis Lakers 13-42,840,3-77,012,03,3--25,5
1960 Minneapolis Lakers 9-45,347,4-84,014,13,4--33,4
1961 L.A. Lakers 12-45,047,0-82,415,34,6--38,1
1962 L.A. Lakers 13-43,943,8-77,417,73,6--38,6
1963 L.A. Lakers 13-43,244,2-82,513,64,5--32,6
1964 L.A. Lakers 5-44,237,8-77,511,65,6--24,2
1965 L.A. Lakers 1-5,00,0--0,01,0--0,0
1966 L.A. Lakers 14-41,944,2-81,014,13,7--26,8
1967 L.A. Lakers 3-40,336,8-75,013,03,0--23,7
1968 L.A. Lakers 15-42,246,8-67,914,54,0--28,5
1969 L.A. Lakers 18-35,638,5-63,09,24,1--15,4
1970 L.A. Lakers 18-37,146,6-74,19,64,6--18,7
Carriera 134-41,143,9-76,912,94,0--27,0

Palmarès



Note


  1. NBA: morto Elgin Baylor a 86 anni, leggenda dei Los Angeles Lakers, su sport.sky.it. URL consultato il 22 marzo 2021.
  2. NBA, i 25 migliori giocatori a non aver mai vinto il titolo: classifica, su sport.sky.it, Sky Sport, 4 maggio 2020. URL consultato il 4 maggio 2020 (archiviato il 4 maggio 2020).

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[de] Elgin Baylor

Elgin Gay Baylor (* 16. September 1934[Anm. 1] in Washington, D.C.; † 22. März 2021 in Los Angeles, Kalifornien)[1] war ein US-amerikanischer Basketballspieler. Zwischen 1958 und 1971 spielte er in der nordamerikanischen Profiliga National Basketball Association (NBA) für die Mannschaft der Minneapolis Lakers/Los Angeles Lakers.

[en] Elgin Baylor

Elgin Gay Baylor (September 16, 1934 – March 22, 2021) was an American professional basketball player, coach, and executive. He played 14 seasons as a forward in the National Basketball Association (NBA) for the Minneapolis/Los Angeles Lakers. Baylor was a gifted shooter, a strong rebounder, and an accomplished passer, who was best known for his trademark hanging jump shot. The No. 1 draft pick in 1958, NBA Rookie of the Year in 1959, 11-time NBA All-Star, and a 10-time member of the All-NBA first team, Baylor is regarded as one of the game's all-time greatest players.[1] In 1977, Baylor was inducted into the Naismith Memorial Basketball Hall of Fame.[2] In 1996, Baylor was named as one of the 50 Greatest Players in NBA History.[3] In October 2021, Baylor was again honored as one of the league's greatest players of all time by being named to the NBA's 75th Anniversary Team.[4]

[es] Elgin Baylor

Elgin Gay Baylor (Washington D. C., 16 de septiembre de 1934-Los Ángeles, California; 22 de marzo de 2021) fue un jugador de baloncesto estadounidense. Con 1,96 metros de altura, jugaba en la posición de alero y desarrolló toda su carrera en los Minneapolis/Los Angeles Lakers.
- [it] Elgin Baylor

[ru] Бэйлор, Элджин

Элджин Гэй Бэйлор[5] (англ. Elgin Gay Baylor; 16 сентября 1934, Вашингтон, округ Колумбия — 22 марта 2021, Лос-Анджелес[6]) — американский профессиональный баскетболист, который всю свою профессиональную карьеру выступал за команду Национальной баскетбольной ассоциации «Миннеаполис / Лос-Анджелес Лейкерс», которой был выбран на драфте НБА 1958 года под общим 1-м номером, а в 1959 году был признан новичком года НБА. После окончания спортивной карьеры проработал более 22 лет на посту генерального менеджера клуба «Лос-Анджелес Клипперс» и в 2006 году был назван менеджером года НБА. Два года спустя он был освобожден от обязанностей руководителя «Клипперс» незадолго до начала сезона 2008-09[7].



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