Felice Secondini (Cerro Maggiore, 20 gennaio 1953) è un ex allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, osservatore del Piacenza.
Felice Secondini | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex difensore) | |
Termine carriera | 1987 - calciatore 2010 - allenatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
19??-1970 | ![]() | |
1970-1971 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1971-1976 | ![]() | 104 (2) |
1976-1978 | ![]() | 29 (0) |
1978-1979 | ![]() | 24 (0) |
1979 | ![]() | 0 (0) |
1979-1980 | → ![]() | 22 (0) |
1980-1983 | ![]() | 79 (0) |
1983-1984 | ![]() | 25 (0) |
1984-1985 | ![]() | 17 (0) |
1985-1987 | ![]() | 22 (1) |
Carriera da allenatore | ||
1993-1994 | ![]() | Vice |
1994 | ![]() | |
1995 | ![]() | |
1998-1999 | ![]() | |
2001-2002 | ![]() | Vice |
2003 | ![]() | |
2004-2006 | ![]() | Primavera |
2007 | ![]() | |
2007-2008 | ![]() | Vice |
2010 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 6 agosto 2012 | ||
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Impiegato a inizio carriera come mediano[1], viene trasformato in terzino destro da Giovan Battista Fabbri[2], con compiti prevalentemente offensivi[3].
Cresciuto nella Mocchetti di San Vittore Olona, viene acquistato dal Piacenza nel 1970[4], ed esordisce in prima squadra nella stagione successiva, in Serie C, disputando 3 partite[5]. Conquista il posto da titolare a partire dalla stagione 1973-1974, alternandosi a Paolo Monico e Lorenzo Righi nei ruoli di terzino e mediano[1], e nel vittorioso campionato di Serie C 1974-1975 l'allenatore Giovan Battista Fabbri lo utilizza stabilmente come titolare[2].
Nel 1976, dopo la retrocessione del Piacenza in Serie C, viene acquistato dal Genoa, con cui disputa due campionati di Serie A debuttando il 3 ottobre 1976 contro la Roma. Nell'ottobre 1978, dopo aver giocato una partita nel Genoa[6], viene ceduto al Lanerossi Vicenza, dove gioca 24 partite nel campionato della retrocessione in Serie B[7]. Si trasferisce quindi al Pisa, che nel mercato autunnale del 1979 lo gira in prestito al Piacenza, in Serie C1[8]. In Emilia disputa 22 partite nel campionato di Serie C1 concluso a metà classifica nonostante i propositi di promozione[9].
Ritornato a Pisa, vi disputa tre campionati conquistando la promozione in massima serie nella stagione 1981-1982. Titolare nella difesa nerazzurra nel campionato 1982-1983, l'anno successivo viene ceduto in ottobre al Pescara, in Serie B. Conclude la carriera con una stagione nel Perugia e due nel Taranto, con cui conquista la promozione nel campionato di Serie C1 1985-1986[10] e la salvezza agli spareggi nella Serie B 1986-1987[11].
In carriera ha collezionato 81 presenze in Serie A e 134 presenze e 2 reti in Serie B,
Inizia come allenatore in seconda al Pisa, insieme a Walter Nicoletti, nel campionato di Serie B 1993-1994[12]; dopo il fallimento, guida per alcuni mesi i nerazzurri nel campionato di Eccellenza toscana[13], dimettendosi nell'ottobre 1994 per contrasti con la dirigenza[14]. L'anno successivo subentra sulla panchina del Palazzolo, in Serie C1[15], senza evitare la retrocessione del lombardi. Nella stagione 2001-2002 è il vice di Walter Nicoletti sulla panchina della Pistoiese[12], dove trova una nuova retrocessione.
Dopo un'esperienza alla guida della Pro Vercelli, conclusa con le dimissioni[16], nella stagione 2003-2004 in Serie C2, torna al Piacenza che lo aveva lanciato come calciatore. Allena la formazione Primavera tra il 2004[17] e il 2006[18] e nel campionato di Serie B 2007-2008 affianca Gian Marco Remondina alla guida della prima squadra[19]. Dopo l'esonero del tecnico bresciano, diventa vice del nuovo tecnico biancorosso Mario Somma[19].
Il 20 aprile 2010 diventa il nuovo allenatore del Voghera, in sostituzione dell'esonerato Giampaolo Chierico[20], ricoprendo questo incarico fino al termine della stagione, quando non viene riconfermato[21].
Nel luglio 2012 torna a Piacenza come coordinatore dell'area tecnica della Lupa Piacenza, formazione di Eccellenza che ha acquisito colori e marchio del Piacenza fallito il mese precedente[22]. Già nel mese di settembre, tuttavia, abbandona l'incarico per divergenze di vedute con la dirigenza[23].
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