Giancarlo Ferretti (Lugo, 9 agosto 1941) è un dirigente sportivo ed ex ciclista su strada italiano. Professionista dal 1963 al 1970, è stato successivamente direttore sportivo di alcune tra le principali squadre italiane.
Giancarlo Ferretti | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Ciclismo ![]() | ||
Specialità | Strada | |
Termine carriera | 1970 - ciclista | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1963-1965 | ![]() | |
1966 | ![]() | |
1967-1970 | ![]() | |
Nazionale | ||
1962-1967 | ![]() | |
Carriera da allenatore | ||
1973-1984 | ![]() | |
1986-1993 | ![]() | |
1994 | ![]() | |
1995-1997 | ![]() | |
1998 | Riso Scotti-MG Maglificio | |
2000-2005 | ![]() | |
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La sua carriera nel ciclismo iniziò come corridore professionista: fu per tanti anni il fidato gregario di Felice Gimondi tra gli anni sessanta e settanta senza mai, però, riuscire ad aggiudicarsi una gara.
In seguito passò a dirigere le squadre dall'ammiraglia, a capo di Bianchi-Piaggio, Ariostea, GB/MG Maglificio, Riso Scotti e, fino al 2005, Fassa Bortolo. Tra i suoi atleti vantava lo specialista delle classiche Michele Bartoli, i velocisti Alessandro Petacchi e Juan Antonio Flecha, Ivan Basso, il cronoman Fabian Cancellara, Filippo Pozzato e Dario Frigo.
Soprannominato il "sergente di ferro" per via della sua forte personalità, venne spesso criticato dagli atleti per essere troppo esigente e autoritario. Fu criticato[senza fonte] anche per aver definito "canaglia" Dario Frigo, suo ciclista alla Fassa coinvolto in un affare di doping[1]. Ferretti va precisato, non è mai stato condannato per doping e neanche per essere a conoscenza delle pratiche dopanti dei suoi atleti.
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