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Héctor José Juan Scarone Beretta[1][2][3] (Montevideo, 26 novembre 1898Montevideo, 4 aprile 1967) è stato un calciatore e allenatore di calcio uruguaiano, di origini liguri[4], di ruolo attaccante.

Héctor Scarone
Nazionalità  Uruguay
Altezza 169 cm
Peso 76 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante)
Termine carriera 1939 - giocatore
1960 - allenatore
Carriera
Giovanili
???? Londres
1914 Sportsman Montevideo
1914-1916Nacional
Squadre di club1
1916-1925Nacional135 (115)
1926Barcellona0 (0)
1926-1931Nacional42 (31)
1931-1932Ambrosiana-Inter14 (7)
1932-1934Palermo56 (13)
1934-1936Nacional15 (6)
1937Wanderers (M)? (?)
1938-1939Nacional0 (0)
Nazionale
1917-1930 Uruguay52 (31)
???? Uruguay B31 (22)[1]
Carriera da allenatore
1947-1948Millonarios
1950NacionalGiovanili
1951-1952Real Madrid
1954NacionalVice
1959-1960Deportivo Quito
Palmarès
 Olimpiadi
OroParigi 1924
OroAmsterdam 1928
 Mondiali di calcio
OroUruguay 1930
 Copa América
OroUruguay 1917
ArgentoBrasile 1919
OroUruguay 1923
OroUruguay 1924
OroCile 1926
ArgentoPerù 1927
BronzoArgentina 1929
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Da calciatore fu Campione del mondo nel 1930 e due volte campione olimpico con la Nazionale uruguaiana, detenendo con tale maglia il record delle reti realizzate (31 in 52 partite) per settantun anni, fin quando Diego Forlán, l'11 ottobre 2011, non lo ha superato[5].

Soprannominato "El mago"[6], Rasquetita (in assonanza con il soprannome Rasqueta assegnato al fratello maggiore Carlos[7]) o "el Gardel del fútbol" (in chiaro riferimento al "re del tango" Carlos Gardel), ma anche la Borelli (con riferimento a Lyda Borelli, diva del cinema muto)[1] per il suo carattere bizzoso e altezzoso, è considerato uno dei più grandi calciatori del periodo tra le due guerre mondiali ed uno dei primissimi di sempre anche a livello assoluto[8][9]. Molti inoltre lo ritengono il più grande calciatore uruguayano di tutti i tempi[6][10].


Caratteristiche tecniche


Pur essendo di corporatura tarchiata, era rapido e agile[11]. A queste doti fisiche abbinava una grande tecnica individuale[4]: praticamente ambidestro[10], eccelleva in tutti i fondamentali del gioco d'attacco (dribbling, passaggi, tiro a rete e calci di rigore)[11][10][12]. Il suo repertorio comprendeva tanto numeri individuali quanto l'abilità nel servire assist ai compagni anche in spazi ristretti[11] o nel concludere in prima persona, distinguendosi in questo modo sia come realizzatore sia come rifinitore[10]. Era anche abile nel gioco aereo: sapeva restare in sospensione per colpire il pallone di testa, precursore in questo gesto di Pelè e Sándor Kocsis[12].

La sua tecnica e intelligenza calcistica gli consentivano di agire in più ruoli dell'attacco: ha giocato soprattutto come mezzala con compiti di regia offensiva[11], ma si è anche disimpegnato come ala destra o centravanti[10]. Non disdegnava di ripiegare in aiuto alla propria difesa, soprattutto quando veniva schierato in posizione di interno[10].


Carriera



Club



Gli esordi e il Nacionàl

Dopo gli esordi in alcune squadre minori di Montevideo[2][6] Scarone entra nelle giovanili del Nacional nel 1914, giocando la sua prima partita nella Primera División Uruguaya nel 1916. Nel Decano, in cui milita già il fratello maggiore Carlos (anch'egli attaccante), Héctor diviene in breve uno degli uomini chiave. Il Nacional sta in quell'epoca dominando il calcio uruguaiano e Scarone contribuisce alla conquista di due titoli nazionali consecutivi (1916 e 1917), della Copa Ricardo Aldao (1916) e della Copa de Honor nel 1917.

Dopo l'infausto 1918 (quando il Nacional perde la sua grande bandiera e capitano Abdón Porte, morto suicida), nel quale Scarone realizza comunque il suo record di marcature stagionali (21), nel 1919 vince il terzo titolo nazionale e di nuovo la Copa Ricardo Aldao, replicando la doppietta nel 1920.

In effetti anche gli anni venti saranno pieni di successi per Scarone. Con il Nacional vince infatti altri tre titoli uruguaiani (1922, 1923 e 1924).


L'approdo in Europa

Tra il 1925 e il 1926 il campionato uruguaiano subisce una sospensione, a causa di contrasti tra la Federazione calcistica dell'Uruguay e la dissidente Federación Uruguaya de Football. Il Nacional ne approfitta per intraprendere un lungo tour europeo, giocando 38 partite tra marzo e agosto 1925[13][14]. Scarone è capocannoniere con 26 reti[14] e si mette ripetutamente in mostra, soprattutto nella partita giocata a Barcellona[7], suscitando così l'interesse dei blaugrana. Nel gennaio 1926 Scarone accetta così la chiamata del Barcellona, e diventa il primo nazionale uruguaiano a militare in un club europeo (e il secondo calciatore del suo Paese, dopo Julio Bavastro, approdato al Milan nel 1910).

Affiancato a Josep Samitier, gioca solamente in partite amichevoli (10 presenze e 6 reti)[15] e già dopo sei mesi el Mago torna al Nacional. Il Barça, che in quell'anno diviene club professionistico, gli propone infatti un ricco ingaggio, ma Scarone sa che, nel caso in cui firmi, dovrà rinunciare a giocare il torneo di calcio di Amsterdam 1928, essendo all'epoca la manifestazione riservata ad atleti dilettanti[4][7].

Héctor Scarone (secondo da sinistra in basso) in posa con la nazionale uruguaiana vincitrice del Campeonato Sudamericano de Football 1917
Héctor Scarone (secondo da sinistra in basso) in posa con la nazionale uruguaiana vincitrice del Campeonato Sudamericano de Football 1917

Con il Decano partecipa a un nuovo tour, questa volta nel Nord America, tra marzo e luglio 1927, realizzando 23 reti in 19 partite amichevoli[2]. Dopo il suo ritorno dalla Spagna, tuttavia, inizia ad essere impiegato con minore continuità in campionato, pur mantenendo alte medie realizzative.


L'esperienza italiana e gli ultimi anni

Nel 1931 Scarone tenta l'avventura italiana, giocando la stagione 1931-1932 con la maglia dell'Ambrosiana-Inter, della quale fu il primo giocatore oriundo[6]. L'esperienza non è però delle migliori: pur realizzando 7 goal in 14 partite, a fianco di Giuseppe Meazza (che ne rimase fortemente impressionato e anni dopo lo definirà «il miglior giocatore del mondo»[10]), Scarone è frenato da continui infortuni[4] e da un'età non più giovanissima. Curioso il soprannome di Garibaldi, attribuitogli dai tifosi dopo una partita con la Lazio, in cui segnò due reti nonostante il suo viso fosse coperto di sangue dopo aver ricevuto una botta[6].

L'anno seguente passa al Palermo, neopromosso in Serie A: due salvezze (in entrambi i casi i rosanero si piazzano dodicesimi) nelle stagioni 1932-1933 e 1933-1934 e 13 reti in 56 partite[1]. Poi el Mago torna a Montevideo al Nacional.

Con El Decano la squadra vince un ultimo titolo nazionale, l'ottavo, nel 1934. Le sue apparizioni sono sempre più sporadiche, tanto da entrare in attrito con il club a causa della mancanza di assiduità negli allenamenti[16]. Resta al Nacional fino al 1939, con l'intermezzo di una stagione nei Montevideo Wanderers, pur disputando nelle ultime due annate solamente partite amichevoli[2]. In totale con la maglia del Nacional ha realizzato 301 goal in 369 partite tra competizioni ufficiali, non ufficiali e amichevoli[1][12].


Nazionale


Debutta nell'Uruguay il 2 settembre 1917, dopo le prime due stagioni da protagonista nel Nacional, in occasione della partita di Copa Newton contro l'Argentina. Il commissario tecnico Ramón Platero lo conferma nella rosa dei convocati per la seconda edizione del Campeonato Sudamericano (l'equivalente dell'odierna Copa América), giocata proprio in Uruguay. Insieme al fratello Carlos e all'altra stella dell'attacco uruguaiano, Ángel Romano, Scarone si erge a protagonista assoluto, realizzando 2 goal in 3 partite: tra essi, soprattutto, quello segnato il 14 ottobre all'Argentina, che regala all'Uruguay il secondo titolo sudamericano consecutivo.

Ormai punto fermo della nazionale, si aggiudica anche il Campeonato Sudamericano 1923, titolo che vale alla Celeste il visto per il torneo olimpico di calcio di Parigi 1924. Scarone prende parte all'avventura olimpica, che si conclude con la conquista della medaglia d'oro, dopo il 3-0 in finale contro la Svizzera il 9 giugno.

In ottobre dello stesso anno l'Uruguay ospita nuovamente il Campeonato Sudamericano e per Scarone e compagni è un nuovo trionfo. Dopo la vittoria non colleziona ulteriori presenze con l'Uruguay per due anni consecutivi, fino al Campeonato Sudamericano de Football 1926 nel concluso con il suo quarto (e ultimo) successo nel torneo continentale.

Nel Campeonato Sudamericano de Football 1927, pur mancando il successo finale, è capocannoniere con 3 reti, mentre l'anno successivo partecipa al suo secondo torneo olimpico. Pur impiegato con minore continuità, va a segno in tutte le tre partite disputate compresa la ripetizione della finale contro i rivali dell'Argentina: è lui a realizzare il gol decisivo, con un tiro da 40 metri[17], che assegna alla Celeste la seconda medaglia d'oro olimpica della sua storia. In occasione della marcatura l'assist gli viene servito da René Borjas, con cui non è in buoni rapporti: il passaggio di testa viene accompagnato dalle parole "Tuya Hector!", entrate in seguito nel linguaggio comune in Uruguay per indicare un attestato di fiducia nei confronti dell'interlocutore[18][19].

Due anni dopo giunge il trionfo più importante di tutta la sua carriera, il titolo mondiale. Nel 1930 l'Uruguay ospita la prima edizione dei mondiali di calcio: Scarone segna un solo gol (nel 4-0 con cui la Celeste liquida la Romania) dopo aver saltato la prima partita contro il Perù a causa di un crollo nervoso[20], ma è comunque determinante per la conquista del titolo iridato, tanto da essere incluso nell'All Star Team della FIFA[21]. Nella finale vinta 4-2 contro l'Argentina Scarone si laurea campione del mondo all'età di 31 anni: è la sua ultima partita con la Celeste, con cui totalizza 52 presenze e 31 reti (70 presenze e 42 reti se si comprendono anche le partite non ufficiali)[22].


Dopo il ritiro


Lasciata l'attività agonistica Scarone intraprende per qualche tempo l'attività di croupier al Casino di Montevideo, e successivamente apre una drogheria[23]. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale inizia l'attività di allenatore: guida i colombiani del Millonarios[24], le giovanili del Nacional[25], il Real Madrid (dal marzo 1951 all'aprile 1952) e nel 1954 è assistente di Héctor Romero sempre al Nacional[25]. Nel 1950 torna in campo per l'ultima volta con la maglia del Decano, entrando nel secondo tempo della partita amichevole contro una selezione di Treinta y Tres[26]. Tra il 1959 e il 1960 allena il Deportivo Quito, in Ecuador[27].

Nel 1974 il Nacional gli ha dedicato la tribuna est del proprio stadio, il Gran Parque Central[28].


Statistiche



Presenze e reti nei club[2]


Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1916 NacionalPD149CC+CH 1+11+0CRA+CHC1+10+1---1811
1917PD1513CC+CH+CCA1+3+70+4+4------2621
1918PD1521CC+CH3+24+1CRA20---2226
1919PD168CC+CP+CCA4+1+32+0+3------2413
1920PD1820CH+CP+CCA3+3+10+3+1CRA+CCCB1+11+0---2725
1921PD176CC+CP2+31+2CRA10---239
1922PD149CC+CH+CP2+1+32+0+1------2012
1923PD1820CC44------2224
1924PD89---------89
gen.-giu. 1926 BarcellonaCC00CR00------00
1927 NacionalPD104---------104
1928PD88CS10------98
1929PD1813CS11------1914
1931PD66---------66
1931-1932 Ambrosiana-InterA147---------147
1932-1933 PalermoA294---------294
1932-1933PD[29]11---------11
1933-1934A279---------279
1933-1934PD[29]10---------10
Totale Palermo56+213+1---------5814
1934 NacionalPD95---------95
1935PD61---------61
1936PD00---------00
1937 Wanderers (M)PD ? ?--------- ? ?
1938 NacionalPD00---------00
1939PD00---------00
Totale Nacional192152-5034-72---249188
Totale carriera264173-5034-72---321209

Cronologia presenze e reti in nazionale[22]


Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Uruguay
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
2-9-1917MontevideoUruguay 1 – 0 ArgentinaCopa Newton-
30-9-1917MontevideoUruguay 4 – 0 CileCampeonato Sudamericano 1917-
7-10-1917MontevideoUruguay 4 – 0 BrasileCampeonato Sudamericano 19171
14-10-1917MontevideoUruguay 1 – 0 ArgentinaCampeonato Sudamericano 19171
28-7-1918MontevideoUruguay 3 – 1 ArgentinaGran Premio de Honor Uruguayo1
15-8-1918Buenos AiresArgentina 0 – 0 dts UruguayGran Premio de Honor Argentino-
25-8-1918Buenos AiresArgentina 2 – 1 UruguayGran Premio de Honor Argentino-
20-9-1918MontevideoUruguay 0 – 0 ArgentinaCopa Lipton-
29-9-1918Buenos AiresArgentina 2 – 0 UruguayCopa Newton-
13-5-1919Rio de JaneiroUruguay 3 – 2 ArgentinaCampeonato Sudamericano 19191
17-5-1919Rio de JaneiroUruguay 2 – 0 CileCampeonato Sudamericano 1919-
25-5-1919Rio de JaneiroBrasile 2 – 2 UruguayCampeonato Sudamericano 1919-
29-5-1919Rio de JaneiroBrasile 1 – 0 dts UruguayCampeonato Sudamericano 1919-
18-7-1919MontevideoUruguay 4 – 1 ArgentinaGran Premio de Honor Uruguayo2
7-9-1919Buenos AiresArgentina 1 – 2 UruguayCopa Lipton2
7-12-1919MontevideoUruguay 4 – 2 ArgentinaPress Circle Cup1
18-7-1920MontevideoUruguay 2 – 0 ArgentinaGran Premio de Honor Uruguayo1
25-7-1920Buenos AiresArgentina 1 – 3 UruguayCopa Newton-
10-12-1922MontevideoUruguay 1 – 0 ArgentinaGran Premio de Honor Uruguayo-
17-12-1922Buenos AiresArgentina 2 – 2 UruguayCopa Newton-
22-7-1923MontevideoUruguay 2 – 2 ArgentinaGran Premio de Honor Uruguayo-
30-9-1923MontevideoUruguay 0 – 2 ArgentinaGran Premio de Honor Uruguayo-
4-11-1923MontevideoUruguay 2 – 0 ParaguayCampeonato Sudamericano 19231
25-11-1923MontevideoUruguay 2 – 1 BrasileCampeonato Sudamericano 1923-
2-12-1923MontevideoUruguay 2 – 0 ArgentinaCampeonato Sudamericano 1923-
26-5-1924ParigiUruguay 7 – 0 JugoslaviaOlimpiadi 1924 - 1º turno1
29-5-1924ParigiUruguay 3 – 0 Stati UnitiOlimpiadi 1924 - Ottavi1
1-6-1924ParigiUruguay 5 – 1 FranciaOlimpiadi 1924 - Quarti2
6-6-1924ParigiUruguay 2 – 1 Paesi BassiOlimpiadi 1924 - Semifinali1
9-6-1924ParigiUruguay 3 – 0 SvizzeraOlimpiadi 1924 - Finale-1º titolo olimpico
21-9-1924MontevideoUruguay 1 – 1 ArgentinaAmichevole-
28-9-1924Buenos AiresArgentina 0 – 0 UruguayAmichevole-
2-10-1924Buenos AiresArgentina 2 – 1 UruguayAmichevole-
19-10-1924MontevideoUruguay 5 – 0 CileCampeonato Sudamericano 1924-
26-10-1924MontevideoUruguay 3 – 1 ParaguayCampeonato Sudamericano 1924-
17-10-1926SantiagoCile 1 – 3 UruguayCampeonato Sudamericano 19261
24-10-1926SantiagoUruguay 2 – 0 ArgentinaCampeonato Sudamericano 1926-
28-10-1926SantiagoUruguay 6 – 0 BoliviaCampeonato Sudamericano 19265
1-11-1926SantiagoUruguay 6 – 1 ParaguayCampeonato Sudamericano 1926-
28-8-1927Buenos AiresArgentina 0 – 1 UruguayCopa Lipton1
6-11-1927LimaUruguay 9 – 0 BoliviaCampeonato Sudamericano 19271
20-11-1927LimaUruguay 2 – 3 ArgentinaCampeonato Sudamericano 19272
10-12-1927Viña del MarCile 2 – 3 UruguayAmichevole1
30-5-1928AmsterdamUruguay 2 – 0 Paesi BassiOlimpiadi 1928 - Ottavi1
7-6-1928AmsterdamUruguay 3 – 2 ItaliaOlimpiadi 1928 - Semifinale1
13-6-1928AmsterdamUruguay 2 – 1 ArgentinaOlimpiadi 1928 - Finale12º titolo olimpico
16-6-1929MontevideoUruguay 1 – 1 ArgentinaAmichevole-
17-11-1929Buenos AiresArgentina 2 – 0 UruguayCampeonato Sudamericano 1929-
25-5-1930Buenos AiresArgentina 1 – 1 UruguayCopa Newton-
21-7-1930MontevideoUruguay 4 – 0 RomaniaMondiali 1930 - 1º turno1
27-7-1930MontevideoUruguay 6 – 1 JugoslaviaMondiali 1930 - Semifinale-
30-7-1930MontevideoUruguay 4 – 2 ArgentinaMondiali 1930 - Finale-1º titolo mondiale
Totale Presenze 52 Reti (4º posto) 31

Palmarès



Club


Nacional: 1916, 1917, 1919, 1920, 1922, 1923, 1924, 1934
Nacional: 1916, 1917
Nacional: 1916
Nacional: 1916, 1919, 1920
Nacional: 1919
Nacional: 1919, 1921, 1923
Nacional: 1920, 1921, 1922
Nacional: 1928

Nazionale


Uruguay 1930
Parigi 1924, Amsterdam 1928
1917, 1923, 1924 e 1926
1919, 1927
1917, 1920, 1922, 1930

Note


  1. Schmid, pp.501-502.
  2. (ES) Statistiche da giocatore Atilio.uy
  3. Confermato dai dati su visti temporanei rilasciati dal Brasile nel 1950 e 1954.
  4. Héctor Scarone, il "mago" nerazzurro venuto dall'Uruguay Inter.it
  5. Maestro Tabarez e i tre Forlan i nuovi miti del vecchio Uruguay, La Repubblica, 26 luglio 2011
  6. Carlo F. Chiesa, We are the champions – I 150 fuoriclasse che hanno fatto la storia del calcio, in Calcio 2000, n. 25, dicembre 1999, p. 62.
  7. Hector Pedro Scarone: re dell'Uruguay Anni 30 Guerinsportivo.it
  8. (ES) Radio La Embajada, Héctor Scarone... El Mejor Jugador de Fútbol del Mundo, de todos los Tiempos Archiviato il 15 settembre 2008 in Internet Archive.
  9. (EN) Nacional - From player to boss, Mugica leads Nacional revival Archiviato il 25 ottobre 2012 in Internet Archive. Fifa.com
  10. (EN) Héctor Scarone Arfsh.com
  11. Virginio Rosetta racconta la memorabile partita contro gli uruguayani ad Amsterdam, Il Littoriale, 13 settembre 1942, p.4
  12. (ES) Statistiche su Futbolshow.s5.com, su futbolshow.s5.com. URL consultato il 3 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2008).
  13. (EN) European trip of Club Nacional de Football 1925 Rsssf.com
  14. (ES) La gira de 1925 Decano.com
  15. (ES) Todos los risultados de la temporada 1925/26 Webdelcule.com
  16. Scarone multato, Il Littoriale, 12 aprile 1935, p.4
  17. (ES) Domingo Tarascone, su informexeneize.com.ar. URL consultato il 21 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2010).
  18. Buffa, Pizzigoni, p.80.
  19. Non tifate Uruguay Giocopulito.it
  20. Buffa, Pizzigoni, p.82.
  21. (EN) FIFA World Cup All-Star Team – Football world Cup All Star Team, su football.sporting99.com. URL consultato il 28 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2016).
  22. (EN) Héctor Scarone - Goals in International Matches Rsssf.com
  23. Forse non sapete che..., Il Calcio Illustrato, 31 agosto 1938, p.11
  24. (ES) Técnicos uruguayos que dirigieron a Millonarios Elcincocero.com
  25. (ES) Statistiche da allenatore Atilio.uy
  26. Nacional-Selección de Treinta y Tres Atilio.uy
  27. (ES) Primeros títulos nacionales y debut en Copa Libertadores Deportivoquito.com
  28. (ES) Un estadio elegido por la historia Nacional.uy
  29. Squadra riserve.

Altri progetti



Bibliografia



Collegamenti esterni


Portale Biografie
Portale Calcio

На других языках


[de] Héctor Scarone

Héctor Pedro Scarone (* 26. November 1898 in Montevideo; † 4. April 1967 ebenda) war ein uruguayischer Fußballspieler und -trainer. Mit Uruguay gewann er zwischen 1917 und 1930 zweimal olympisches Gold, die Weltmeisterschaft und vier Mal die Südamerikameisterschaft. Mit seinem Stammverein Nacional, für den er zwischen 1917 und 1939 aktiv war, gewann er zahlreiche Landesmeisterschaften. Zwischenzeitlich spielte er auch beim FC Barcelona und Ambrosiana, dem heutigen Inter Mailand, und dem Palermo FBC.

[en] Héctor Scarone

Héctor Pedro Scarone Beretta (26 November 1898 – 4 April 1967) was a Uruguayan footballer who played as inside forward. Scarone was considered one of the best players in the world during his time,.[1] being nicknamed El Mago ("the Magician") due to his extraordinary skills with the ball.[2][3]

[es] Héctor Scarone

Héctor Pedro Scarone Beretta (Montevideo, Uruguay, 26 de noviembre de 1898-ibídem, 4 de abril de 1967), conocido como "el Mago",[4] fue un futbolista uruguayo que jugaba en la posición de entreala derecho. Es considerado uno de los mejores delanteros del inicio de la profesionalización del fútbol.

[fr] Héctor Scarone

Héctor Pedro Scarone (dit el Mago, el Magico, el Héctor, el Gardel del Futbol, ou même plus pompeusement el mejor jugador de la historia[3]) est un joueur de football uruguayen, né le 26 novembre 1898 à Montevideo et mort le 4 avril 1967. Il fit partie des vainqueurs de la première Coupe du Monde organisée en 1930 par son pays.
- [it] Héctor Scarone

[ru] Скароне, Эктор

Э́ктор Пе́дро Скаро́не (исп. Héctor Pedro Scarone, 26 ноября 1898, Монтевидео, Уругвай — 4 апреля 1967, там же) — уругвайский футболист, нападающий. Эктора Скароне на родине считают сильнейшим футболистом страны всех времён. Двукратный Олимпийский чемпион — 1924[3] и 1928[4] годов. Чемпион мира 1930 года[5]. За сборную Уругвая в 1917—1930 гг. провёл 52 матча и забил 31 гол. На протяжении 81 года Скароне являлся рекордсменом сборной Уругвая по количеству забитых мячей, несмотря на то, что карьеру в сборной он завершил сразу после победы в Чемпионате мира 1930 года. Забив в финале Кубка Америки 2011 года 2 гола, нападающий Диего Форлан сумел сравняться со Скароне[6], а спустя несколько месяцев сумел выйти на первое место по этому показателю. По окончании карьеры игрока Эктор Скароне стал тренером. Среди команд, с которыми работал Скароне, значатся уругвайский «Насьональ» и мадридский «Реал». В 1953 году, в возрасте 54 лет, ненадолго вернулся в футбол в качестве игрока и провёл этот сезон за родной «Насьональ».



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