Gioca principalmente come guardia, adattabile come ala piccola, è un ottimo tiratore da 3 punti, in particolare nella pratica del catch and shoot.[1] È uno dei migliori della Lega per percentuale di triple realizzate.
Carriera
NBA (2014-)
Cleveland Cavaliers (2014-2016)
Dopo quattro stagioni in NCAA con i Virginia Cavaliers (di cui l'ultima chiusa con oltre 12 punti di media a partita) venne scelto alla 33ª chiamata del Draft NBA 2014 dai Cleveland Cavaliers.[2] Nonostante la squadra partisse con basse aspettative, il ritorno a casa in estate della stella (nata ad Akron vicino a Cleveland) LeBron James fece sì che le prospettive della squadra cambiassero radicalmente. Harris non trovò molto spazio nelle rotazioni della squadra, venendo spedito spesso ai Canton Charge in D-League. In Gennaio Dion Waiters venne ceduto agli Oklahoma City Thunder in una trade a 3 squadre che vide coinvolti anche i New York Knicks che spedirono ai Cavaliers ben 2 guardie: J.R. Smith e Iman Shumpert; questo diminuì ulteriormente lo spazio per Harris, anch'egli guardia. Dopo aver giocato 51 partite in RS (di cui 1 da titolare), Harris giocò anche 6 partite (tutte da subentrante nei garbage-time) durante i playoffs in cui i Cavs arrivarono alle NBA Finals che poi persero per 4-2 con i Golden State Warriors.
Nella stagione successiva, Harris trovò ancora meno spazio tanto da giocare solamente 5 partite prima di essere ceduto agli Orlando Magic il 12 gennaio che lo tagliarono subito.[3][4]
Brooklyn Nets (2016-)
Il 20 luglio 2016 firmò un contratto biennale, con solo 1 anno garantito con i Brooklyn Nets.[5]
Joe Harris (destra) con la canotta dei Nets in azione contro l'ex compagno di squadra LeBron James
Dopo un primo anno dove disputò 52 partite con 8,2 punti di media, l'anno successivo trovò molto più spazio disputando 78 partite andando a 10,8 punti di media a partita.
Nella stagione 2018-2019 diventò la guardia titolare della squadra. Il 20 ottobre 2018 nella vittoria per 107-105 contro i New York Knicks (in cui segnò 11 punti), e, a seguito della prima tripla segnata, diventò il decimo giocatore nella storia della franchigia per tiri da 3 messi a segno.[7] Il 26 dicembre 2018 segnò 27 punti nel successo 134-132 contro gli Charlotte Hornets.[8]
Il 16 febbraio 2019 vinse la gara del tiro da 3 punti (a cui arrivò con una media di 41,9% da 3)[1] battendo uno specialista come Stephen Curry e diventando il primo giocatore dei Nets a vincere questa gara.[9][10]
Statistiche
Legenda
PG
Partite giocate
PT
Partite da titolare
MP
Minuti a partita
TC%
Percentuale tiri dal campo a segno
3P%
Percentuale tiri da tre punti a segno
TL%
Percentuale tiri liberi a segno
RP
Rimbalzi a partita
AP
Assist a partita
PRP
Palle rubate a partita
SP
Stoppate a partita
PP
Punti a partita
Grassetto
Career high
†
Denota una stagione in cui ha vinto il titolo
*
Primo nella lega
NCAA
Anno
Squadra
PG
PT
MP
TC%
3P%
TL%
RP
AP
PRP
SP
PP
2010-2011
Virginia Cavaliers
31
25
29,4
41,8
41,7
75,9
4,4
1,3
0,9
0,4
10,4
2011-2012
Virginia Cavaliers
32
31
30,3
44,2
38,0
77,2
3,9
1,7
0,7
0,4
11,3
2012-2013
Virginia Cavaliers
35
35
32,5
46,8
42,5
74,0
4,0
2,2
0,9
0,5
16,3
2013-2014
Virginia Cavaliers
37
37
28,8
44,1
40,0
64,0
3,0
2,3
1,0
0,2
12,0
Carriera
135
128
30,3
44,5
40,7
72,2
3,8
1,9
0,9
0,4
12,6
Massimi in carriera
Massimo di punti: 36 vs Duke (28 febbraio 2013)[11]
Massimo di rimbalzi: 10 vs Boston College (26 febbraio 2011)
Massimo di assist: 6 vs Mississippi Valley St. (8 dicembre 2012)
Massimo di palle rubate: 5 vs Boston College (5 febbraio 2014)
Massimo di stoppate: 3 (2 volte)
Massimo di minuti giocati: 41 vs Miami (5 febbraio 2011)
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