Soprannominato dai francesi La maravilla negra ("la meraviglia nera"),[1] fu uno dei più grandi calciatori di sempre espressi dall'Uruguay.[2] Con la maglia della sua nazionale, fu Campione olimpico nel 1924 e nel 1928, nonché campione del Mondo nel 1930. Nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo, stilata dall'IFFHS nel 2000, occupa il ventinovesimo posto in assoluto e il ventesimo tra i calciatori sudamericani.[3][4]
Biografia
Andrade (dietro al bar) sta servendo un drink ai suoi compagni di squadra dell'Uruguay ad Amsterdam nel 1928.
Nasce nel 1901 a Salto,[5] Uruguay, dalla relazione tra un'argentina, Anastasia,[6] e José Ignacio Andrade, un brasiliano di 91 anni[7] esperto di magia africana[8] e che si crede sia immigrato da schiavi africani scappati in Brasile.[9]
Andrade era appassionato di musica, oltre che di calcio.[10] Da giovane cresce a Palermo, quartiere di Montevideo dove vive assieme a una zia.[11] A Montevideo c'è il carnevale[12] e Andrade ne prende parte come musicista, cantante e ballerino.[13] Prima dell'introduzione del professionismo nel calcio in Uruguay, Andrade ha lavorato come musicista,[14][15][16] lustrascarpe o venditore di giornali.[11][15]
Caratteristiche tecniche
Di ruolo mediano o mezzala destra, era un calciatore dotato di un vasto bagaglio tecnico e di ottimi passaggi.[17] Giocatore intelligente e onesto, non ha mai celebrato le proprie reti. Non aveva la forza fisica dei suoi compagni di squadra,[4][9] ma a centrocampo sopperiva con la tecnica individuale, la velocità e la straordinaria agilità, dovuta agli allenamenti che svolgeva con la sua squadra di club durante i quali i giocatori inseguivano le galline.[17]
Carriera
Club
Appassionato di calcio, inizia la carriera nel Bella Vista, dove gioca assieme allo storico capitano dell'Uruguay José Nasazzi.[18] Per cinque anni veste i colori del Nacional, poi quelli del Peñarol, infine finisce la propria carriera da calciatore nel 1935, dopo aver giocato anche per Wanderers (M), Atlante e Talleres (RdE) in Argentina.
Nazionale
Andrade (quinto in piedi da sinistra) con la nazionale uruguaiana nel 1930
Andrade fu un punto di riferimento della Nazionale Uruguaiana degli anni venti-trenta, con la quale disputò 31 partite, trascinandola alle medaglie d'oro olimpiche del 1924 e del 1928, alla vittoria del primo campionato del mondo del 1930 giocato in Uruguay, ed a tre titoli sudamericani, nel 1923, 1924 e 1926. Sorprese tutti gli addetti ai lavori al Mondiale del 1930, manifestazione in cui è ritenuto che fu il miglior giocatore del torneo.[19]
Morì di tubercolosi in un ospizio nel 1957, all'età di 56 anni, solo, parzialmente cieco e in miseria.[20]
(ES) Miguel Abalos, José Leandro Andrade, su letras-uruguay.espaciolatino.com, espaciolatino.com. URL consultato l'8 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2011).
(EN) David Goldblatt, The Rules of the Game: International Football and International Politics, 1900–1934, in The Ball is Round: A Global History of Football, Viking, 28 settembre 2006, pp.244–247, ISBN0-670-91480-0.
(ES) Edward Galeano, El fútbol a sol y sombra, Siglo XXI, 2006, pp.51, 53, 54, ISBN968-23-2530-7.
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