Luciano Adami (Brescia, 19 novembre 1957) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Luciano Adami | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante) | |
Termine carriera | 1998 - giocatore | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1980-1981 | ![]() | 31 (21) |
1981-1982 | ![]() | 27 (5) |
1982-1983 | → ![]() | 20 (5) |
1983-1984 | ![]() | 29 (5) |
1984-1988 | ![]() | 103 (21) |
1988-1992 | ![]() | 66+ (12+) |
1997-1998 | ![]() | 2 (0) |
Carriera da allenatore | ||
2002-2003 | ![]() | Vice |
2004-2009 | ![]() | |
2010 | ![]() | |
2011-2012 | ![]() | |
2012-2013 | ![]() | Giovanili |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Inizia la sua carriera tra i dilettanti bresciani, alternando l'attività di calciatore a quella di bancario[1], e nel campionato di Serie D 1980-1981 si mette in luce con la maglia del Lonato, realizzando 21 reti. Questa performance gli vale l'interessamento del Brescia, che lo acquista nell'estate 1981 e lo fa esordire in Serie B: a causa degli impegni calcistici, è costretto a prendere un periodo di aspettativa sul lavoro[1]. Inizialmente riserva di Vincenzi, Cozzella e Messina, diventa titolare dopo l'avvicendamento di Alfredo Magni con Marino Perani[2]; con la maglia delle Rondinelle realizza 5 reti in 23 partite (tra cui una doppietta al Bari[1]), non sufficienti ad evitare la retrocessione in Serie C1.
Nell'autunno successivo, dopo aver disputato 4 partite con la maglia bresciana, fa ritorno tra i cadetti, ingaggiato dalla Sambenedettese. Nelle Marche disputa 20 partite, e contribuisce con 5 reti alla salvezza della formazione rossoblu. Tuttavia non viene riconfermato, e fa rientro al Brescia che lo cede all'ambizioso Piacenza di Leonardo Garilli e Battista Rota, retrocesso in Serie C2[3]. L'esperienza piacentina non sarà semplice per Adami: chiamato a far coppia con Armando Mulinacci, disputa una stagione sottotono, nella quale non lega con l'ambiente e nel finale di campionato viene relegato in panchina[4].
Al termine della stagione, conclusa con la promozione degli emiliani, passa alla Virescit, a sua volta neopromossa in Serie C2, insieme al compagno di squadra Giorgio Redeghieri[5]. Nella squadra bergamasca ritrova la via del gol, contribuendo con 9 reti alla promozione in Serie C1; rimane in forza ai viola fino al campionato 1987-1988, nel quale la Virescit sfiora l'accesso alla Serie B perdendo per 2-0 lo spareggio intergirone con la Reggina.
Nel 1988, a 31 anni, abbandona il mondo del calcio professionistico scendendo tra i dilettanti, con la maglia del Lumezzane, con cui vince il campionato di Promozione. Rimane ai bresciani anche nelle tre successive annate, nel Campionato Interregionale[6][7], nelle quali forma con Giacomo Ferrari la coppia d'attacco titolare[8], e abbandona il calcio giocato all'età di 41 anni, disputando due partite nella Bagnolese di Bagnolo Mella, nel Campionato Nazionale Dilettanti 1997-1998.
Rimane legato alla sua ultima squadra, la Bagnolese, ricoprendo l'incarico di allenatore in seconda nel campionato di Eccellenza 2002-2003[9]. Tra il 2004 e il 2009 è l'allenatore titolare dei bresciani, fino alle dimissioni del febbraio 2009[10][11]; ritorna sulla panchina neroverde nel gennaio 2010[10], e quindi a partire da novembre 2011[11]. Rimane poi nella società come allenatore nel settore giovanile[12].
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