Luciano Ramella (Pollone, 10 aprile 1914 – Tomazina, 6 marzo 1990) è stato un dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
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Luciano Ramella | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Direttore tecnico (ex centrocampista) | |
Termine carriera | 1948 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
19??-1934 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1934-1936 | ![]() | 2 (0) |
1936-1938 | ![]() | 57 (4) |
1938-1944 | ![]() | 139 (5) |
1944-1946 | ![]() | 42 (0) |
1946-1948 | ![]() | 1 (0) |
1948-1949 | Palombara | ? (?) |
Nazionale | ||
19?? | ![]() | 1 (0) |
Carriera da allenatore | ||
1950 | ![]() | DT[1] |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Dopo la trafila con le giovanili della Juventus, fa il suo esordio in Serie A il 23 dicembre 1934 nell'incontro Juventus-Alessandria (4-1). Dopo due anni con la prima squadra bianconera, con due sole presenze totali compresa quella di esordio, passa in Serie B alla Pro Vercelli dove per due campionati è titolare.
Nella stagione 1938-1939 si trasferisce alla Lazio dove rimane (a parte due stagioni nel Como, nelle cui file vince il Torneo Lombardo) sino al termine del campionato 1947-1948. Chiude la carriera nel 1948/49 in Prima Divisione, con il Palombara. Il suo curriculum con la maglia biancoceleste è di 154 presenze complessive (132 in campionato, 14 in Coppa Italia e 8 nel campionato romano di guerra) e di 5 reti (2, 0, 3).
Fu l'ultimo centromediano della Lazio dell'anteguerra (nel secondo dopoguerra collezionerà solo una presenza). Per cinque campionati di Serie A fu titolare della maglia n. 5 dei capitolini. Il 15 gennaio 1939 fu uno degli undici protagonisti che riuscirono nell'impresa di espugnare per la prima volta nella storia il campo di Testaccio nel derby Roma-Lazio (0-2).
Una volta lasciato il calcio giocato, rimane comunque tra i ranghi biancocelesti in veste di dirigente fino al 1951, ricoprendo per un brevissimo periodo anche il ruolo di direttore tecnico ad interim l'annata precedente quando a causa degli impegni del tecnico biancoceleste Mario Sperone con la Federazione italiana guida, in coppia con Alfredo Notti, nelle tournée estive in Spagna e Portogallo la formazione laziale, vincitrice del Trofeo Teresa Herrera, battendo 3-1 i padroni di casa dell'Atlético Madrid di Helenio Herrera, e partecipante poi alla Coppa Latina.
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