Marco Bonamico (Genova, 18 gennaio 1957) è un ex cestista italiano.
«Cuore in gola, canestro di Basile che vale una carriera» |
(Bonamico commenta la tripla decisiva della semifinale olimpica di basket di Atene 2004 Italia-Lituania) |
Marco Bonamico | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 201 cm | |
Peso | 94 kg | |
Pallacanestro ![]() | ||
Ruolo | Ala grande | |
Termine carriera | 1995 | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1975-1976 | ![]() | 36 (183) |
1976-1977 | ![]() | 27 (347) |
1977-1978 | ![]() | 34 (321) |
1978-1979 | ![]() | 30 (342) |
1979-1980 | ![]() | 31 (393) |
1980-1986 | ![]() | 194 (2667) |
1986-1988 | ![]() | 70 (1134) |
1988-1989 | ![]() | 34 (331) |
1989-1993 | ![]() | 103 (1408) |
1993-1995 | ![]() | 58 (550) |
Nazionale | ||
1977-1984 | ![]() | 154 (738) |
Palmarès | ||
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Argento | Mosca 1980 | |
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Oro | Francia 1983 | |
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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È soprannominato il Marine.
Alto 2,01 m, ha iniziato la sua carriera come ala grande nella Virtus Pallacanestro Bologna nella stagione 1975-76. Nel 1976-77 cambia sponda e gioca per la Fortitudo Bologna, storici rivali della Virtus, per tornare alla Virtus Pallacanestro Bologna l'anno seguente. Nel 1978 passa all'Antonini Siena, nel 1979 alla Billy Milano e nel 1980 ritorna alla Virtus. Nel 1986-87 e 1987-88 ha giocato a Napoli (promozione dall'A2), poi è tornato per un anno a Bologna e dal 1989-90 al 1991-92 ha giocato per Forlì (altra promozione dall'A2). Ha chiuso la carriera con Udine, in Serie A2.
Da giocatore ha disputato 15 campionati di Serie A1 e 4 di Serie A2 ed ha vinto tre scudetti con Bologna, una Coppa Italia ed è stato il topscorer nella finale di Eurolega 1981 persa contro il Maccabi Tel Aviv.
In Nazionale ha giocato 154 partite complessive segnando 754 punti totali, vincendo gli Europei 1983 e l'argento alle Olimpiadi di Mosca 1980. Il suo punto di forza era la penetrazione sotto canestro e i tiri da tre punti. Per quanto riguarda quest'ultima caratteristica, fu uno dei primi a saper applicare questa regola che fu introdotta nel campionato 1984-85. Nel 1987 tentò 119 volte il tiro da fuori segnando in 46 occasioni.
Per anni è stato seconda voce nelle telecronache cestistiche della Rai, spesso affiancato a Franco Lauro.
Il 19 febbraio 2009 è stato eletto presidente della Legadue (seconda lega professionista nazionale), all'unanimità e per alzata di mano, durante l'Assemblea delle Società, per succedere al dimissionario Valentino Renzi approdato in Lega di Serie A.
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