Mario Da Pozzo (Legnago, 9 luglio 1939) è un ex calciatore italiano, di ruolo portiere.
Mario Da Pozzo | ||
---|---|---|
![]() | ||
Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 179 cm | |
Peso | 78 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Portiere | |
Termine carriera | 1975 | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1955-1956 | ![]() | |
1956-1957 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1957-1958 | ![]() | ? (-?) |
1958-1959 | ![]() | 2 (-1) |
1959-1960 | ![]() | 18 (-21) |
1960-1961 | ![]() | 3 (-2) |
1961-1965 | ![]() | 122 (-133) |
1965-1969 | ![]() | 92 (-87) |
1969-1973 | ![]() | 65 (-45) |
1973-1974 | ![]() | 0 (0) |
1974-1975 | ![]() | 0 (0) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Nel 1955-56 gioca nel campionato del C.S.I. con la squadra juniores della Virtus-Vigo di Legnago, mentre la stagione 1956-57 la disputa in 2ª Divisione nella squadra dell'Angiari. Dopo quella brillante stagione il trasferimento nella squadra rossonera dell'Audace SME da dove, assieme a Corso e Guglielmoni, nel 1958 approdò in Serie A nelle file dell'Inter. Dopo due stagioni da rincalzo nel club nerazzurro, con l'intermezzo di un'annata in Serie B con il Catanzaro,[1] nel 1961 venne ceduto ancora in giovane età al Genoa insieme ad altri tre giocatori, Fongaro, Rancati e Firmani.[2]
Con la maglia dei liguri ottenne la promozione in massima serie al termine della stagione 1961-1962, vincendo nel successivo biennio due Coppe delle Alpi, risultando tra i migliori nella finale del 1962 contro i francesi del Grenoble.[3][4] In rossoblù conquistò inoltre il record d'imbattibilità per la Serie A nel campionato 1963-1964, mantenendo inviolata la propria porta per 791 minuti.[5]
Passò quindi al Varese, dove il 4 febbraio 1968 fu tra i protagonisti del cosiddetto "miracolo di Masnago", la storica vittoria casalinga in campionato contro la Juventus per 5-0, in una partita in cui non fu peraltro mai impegnato grazie alla buona prestazione della difesa biancorossa che resistette al più blasonato attacco piemontese. Al termine della stagione 1967-1968 colse con la squadra lombarda il settimo posto della classifica, tuttora il miglior piazzamento in massima categoria nella storia varesina.
Passò poi al Mantova, dove nel campionato 1970-1971 stabilì un nuovo record di imbattibilità, stavolta per la serie cadetta, riuscendo a non subire gol per 878 minuti.[6] Chiuse quindi la carriera militando dapprima nel Napoli, dove fu il secondo di Carmignani non riuscendo mai a scendere in campo in campionato, e infine nel Verona.
![]() | ![]() |