Michael "Mike" Bibby (Cherry Hill, 13 maggio 1978) è un ex cestista e allenatore di pallacanestro statunitense, professionista nella NBA.
Mike Bibby | ||
---|---|---|
![]() | ||
Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 185 cm | |
Peso | 86 kg | |
Pallacanestro ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex playmaker) | |
Termine carriera | 2013 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1992-1996 | Shadow Mountain High School | |
1996-1998 | ![]() | |
Squadre di club | ||
1998-2001 | ![]() | 214 (3153) |
2001-2008 | ![]() | 476 (8384) |
2008-2011 | ![]() | 248 (2896) |
2011 | ![]() | 2 (2) |
2011 | ![]() | 22 (160) |
2011-2012 | ![]() | 39 (103) |
Nazionale | ||
2003 | ![]() | 10 |
Carriera da allenatore | ||
2013-2014 | Shadow Mountain H.S. | (vice) |
2014-2019 | Shadow Mountain H.S. | |
Palmarès | ||
![]() | ||
Oro | Porto Rico 2003 | |
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 30 aprile 2019 | ||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
È figlio di Henry Bibby, ex cestista e allenatore, nipote di Jim Bibby, ex giocatore di baseball, e cognato di Eddie House, anch'egli professionista in NBA e con cui è stato compagno di squadra nei Miami Heat e nei Sacramento Kings; è inoltre cugino di Robbie Findley, attaccante del Toronto FC, e di Shaun McDonald, giocatore di football americano.
Frequenta per due anni la University of Arizona, con cui vince il titolo NCAA 1996-97 in finale contro la University of Kentucky. In questa partita Bibby è uno dei migliori in campo e realizza 20 punti. Dopo un altro anno di college, in cui Arizona non riesce a ripetersi nella vittoria del titolo, si rende eleggibile per il draft NBA 1998, nel quale è selezionato al 1º turno come 2º scelta.
Trascorre tre stagioni ai Vancouver Grizzlies, dove tiene ottime cifre a livello realizzativo. Il suo primo anno (1998-99) tiene 13,2 punti, 6,5 assist e 2,7 rimbalzi, e viene scelto nell'NBA All-Rookie, la formazione ideale delle matricole della stagione. L'anno da sophomore e il successivo migliora le sue cifre, prima a 14,5 e poi a 15,9 punti a partita. Nonostante ciò le annate dei suoi Grizzlies sono sempre disastrose, tanto che alla fine dell'anno la franchigia si muoverà da Vancouver a Memphis. Ma Bibby non segue i suoi ormai ex compagni nel Tennessee, bensì vola in California, scambiato ai Sacramento Kings.
Giunge a Sacramento nell'estate del 2001 in cambio dello spettacolare playmaker Jason Williams e della guardia ormai in declino Nick Anderson. Ai Kings Bibby è un perfetto interprete del gioco della squadra di Rick Adelman: conduce il gioco con velocità, mette in luce la sua bravura nello svolgimento del pick and roll con i lunghi della squadra Chris Webber e Vlade Divac, nonché il suo gran tiro dalla media e lunga distanza. La stagione 2001-02 è la migliore dei Sacramento Kings da diversi decenni, e Bibby è spesso incaricato di prendersi i tiri decisivi nelle gare importanti: nelle finali della Western Conference contro i Los Angeles Lakers segna il canestro della vittoria in gara-5, e si prende molti tiri decisivi, realizzandone una grande quantità, nella sfortunata gara-7 che vede trionfare ed andare alle Finals i rivali della Città degli Angeli. Alla fine della stagione rinnova con i Kings per 7 anni, con un contratto che gli frutta complessivamente 80,5 milioni di dollari.
La stagione 2002-03 lo vede bloccato da alcuni infortuni, e disputa solo 55 gare, tenendo comunque una media più che discreta di 15,9 punti a partita, con i Kings che arrivano secondi a Ovest ma nemmeno quest'anno riescono ad arrivare in finale. La stagione 2003-04 è da menzionare perché è molto buona dal punto di vista realizzativo: ben 1506 punti totali, ovvero 18,4 a gara. Ai play-off Sacramento si ferma al secondo turno, ma elimina i Dallas Mavericks dopo una straordinaria gara-5 dove Bibby segna 36 punti.
Il vecchio gruppo che dominava la Western Conference ai Kings stava scomparendo, con il ritiro di Doug Christie (che gira diverse squadre per poche partite) e Divac (dopo un breve ritorno ai Lakers) e la partenza di Webber (infortuni e partenza con meta Philadelphia 76ers), rimangono solo Bibby e Peja Stojaković. Così Mike acquisisce ancora una maggior leadership, le sue cifre aumentano conseguentemente per le annate 2004-05 e 2005-06 (19,4 ppg nella prima, 21,1 ppg con il 38% da tre punti nella seconda), ma il bilancio di queste stagioni è decisamente peggiore rispetto alle precedenti. Il 2006-07 è l'ultimo campionato disputato interamente con la franchigia californiana, realizzando 17,1 punti di media a partita. Infatti, durante l'annata successiva, quello che è[1] una delle più grandi bandiere dei Kings nel loro periodo a Sacramento, viene ceduto agli Atlanta Hawks.
Il 16 febbraio 2008 Bibby si trasferisce ad Atlanta in cambio di Shelden Williams, Anthony Johnson, Tyronn Lue, Lorenzen Wright e una seconda scelta nel Draft NBA 2008. In questi anni nella Georgia soffre di diversi infortuni al quadricipite e al tallone, tanto che le sue medie sono meno brillanti già dal primo anno (13,9 punti) e anche nel secondo (14,1 punti e 6,6 assist a gara). Rinnova il contratto per tre anni per complessivi 18 milioni di dollari.
Nel campionato 2009-10 per la prima volta chiude una stagione al di sotto della doppia cifra per punti di media: 9,1 punti, uniti a 3,9 assist, 2,3 rimbalzi e 0,8 palle rubate, in 27,1 minuti a partita. A febbraio 2011, in una stagione dalla prospettiva statistica simile a quella precedente, ma dal punto di vista motivazionale e qualitativo inferiore alla precedente, viene ceduto ai Washington Wizards assieme a Jordan Crawford e Maurice Evans in cambio di Kirk Hinrich, Hilton Armstrong e una seconda scelta al draft.
La sua permanenza nel Distretto della Columbia è brevissimo: dal 23 febbraio al 28 febbraio 2011, meno di una settimana. Questo tempo gli è sufficiente a giocare due gare e a realizzare un solo canestro da due punti, assieme però a 8 assist complessivi. Di comune accordo, il giocatore e la società rescindono il contratto.
Il 2 marzo 2011, free agent, firma per i Miami Heat. Con la maglia degli Heat ha disputato le prime Finali NBA in carriera contro i Dallas Mavericks, che battono gli Heat per 4-2 vincendo il primo titolo NBA nella loro storia.
L'11 dicembre 2011 firma con i New York Knicks. A fine stagione diventa free agent.
Altri progetti
![]() | ![]() |