Nasser Ghanim Tubir Al-Khelaïfi (Doha, 12 novembre 1973) è un imprenditore, dirigente sportivo, politico ed ex tennista qatariota, presidente del Paris Saint-Germain e dell'European Club Association.
Nasser Al-Khelaïfi | ||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||
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Termine carriera | 567 | |||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||
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1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | ||||||||||||||||||||
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È l'attuale presidente e amministratore delegato di beIN Media Group, il presidente del fondo sovrano Qatar Investment Authority, presidente della Federazione Qatariota di Tennis[1] (QTF) e vicepresidente della Federazione Asiatica di Tennis (ATF), dal 2006 è stato il direttore di Al Jazeera Sports oltre ad essere l'attuale presidente del Paris Saint-Germain militante nella Ligue 1, e del FC Miami City club di calcio con sede a Miami in Florida che milita nel campionato della PDL/USL americana.
Sotto la sua guida il fondo sovrano ha investito miliardi in imprese britanniche e non solo. Possiede grandi quote di Barclays, Sainsbury's, Harrods, Volkswagen, Walt Disney, Heathrow Airport, Siemens e Royal Dutch Shell;[senza fonte] possiede inoltre una quota del famoso Shard London Bridge.
Tramite il fondo sovrano, con un patrimonio da più di 60 miliardi di dollari, è proprietario anche della squadra di calcio del PSG, del piano di sviluppo Porta Nuova, dello storico Hotel Gallia a Milano, di molti complessi alberghieri turistici della Costa Smeralda in Sardegna e dell'ex ospedale San Raffaele di Olbia[2].
Nel novembre 2013 è stato nominato Ministro senza portafoglio dal nuovo emiro Tamim bin Hamad al-Thani.
Nel 2011, dopo l'acquisto della maggioranza del Paris Saint-Germain da parte della Qatar Investment Authority, Nasser Al-Khelaïfi viene nominato presidente del club. Al-Khelaïfi presenta un piano quinquennale con lo scopo di portare la squadra di Parigi in cima alla Francia e ai vertici internazionali del calcio. Negli anni successivi, sotto la sua presidenza, il club parigino conquista otto campionati francesi (dal 2012-13 al 2015-16, dal 2017-18 al 2019-20 e nel 2021-22), sei Coppe di Francia (dal 2014-15 al 2017-18, nel 2019-20 e nel 2020-21), sei Coppe di Lega francesi (dal 2013-14 al 2017-18 e nel 2019-20), e nove Supercoppe francesi (dal 2013 al 2019, nel 2020 e nel 2022), oltre a raggiungere, per la prima volta nella storia del club, la finale della UEFA Champions League nel 2019-20.
Il 20 aprile 2021 viene confermato nel Comitato Esecutivo dell'UEFA, insieme a Rummenigge e in quota ECA,[3] dopo essersi detto contrario al progetto di una Superlega calcistica europea; il giorno seguente viene eletto presidente dell'ECA al posto del dimissionario Andrea Agnelli.[4]
Nel giugno del 2022 viene assolto per la seconda volta dall’accusa di corruzione nell'attribuzione dei diritti televisivi della Coppa del Mondo 2022 in Qatar: avrebbe consentito al segretario generale della FIFA Jerome Valcke, prosciolto anch’egli in questo caso ma condannato in un’altra inchiesta, di utilizzare gratuitamente una villa in Sardegna.[5]
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