Oscar Daniel Bezerra Schmidt (Natal, 16 febbraio 1958) è un ex cestista brasiliano. Dal 2013 fa parte del Naismith Memorial Basketball Hall of Fame[1]. Detiene il record mondiale assoluto di punti segnati in carriera (49.737)[2].
Oscar Schmidt | ||
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Oscar Schmidt nel 2006 | ||
Nazionalità | Brasile | |
Altezza | 205 cm | |
Peso | 110 kg | |
Pallacanestro | ||
Ruolo | Ala | |
Termine carriera | 2003 | |
Hall of fame | Naismith Hall of Fame (2013) FIBA Hall of Fame (2010) Italia Basket Hall of Fame (2017) | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1974-1978 | Palmeiras | 82 (2.033) |
1978-1982 | Sírio | 146 (4.351) |
1982 | América RJ | - (-) |
1982-1990 | Juvecaserta | 284 (9.143) |
1990-1993 | Pall. Pavia | 119 (4.814) |
1993-1995 | Valladolid | 71 (2.009) |
1995-1997 | Corinthians Paulista | 131 (4.270) |
1997-1998 | Col. Bandeirantes | 117 (3.570) |
1998-1999 | Grêmio Barueri | 120 (4.613) |
1999-2003 | Flamengo | 219 (7.241) |
Nazionale | ||
1977-1996 | Brasile | 326 (7.693) |
Palmarès | ||
Mondiali | ||
Bronzo | Filippine 1978 | |
Campionati americani | ||
Oro | Brasile 1984 | |
Oro | Uruguay 1988 | |
Bronzo | Messico 1989 | |
Bronzo | Stati Uniti 1992 | |
Bronzo | Argentina 1995 | |
Campionati sudamericani | ||
Oro | Cile 1977 | |
Argento | Argentina 1979 | |
Argento | Uruguay 1981 | |
Oro | Brasile 1983 | |
Oro | Colombia 1985 | |
Giochi panamericani | ||
Bronzo | San Juan 1979 | |
Oro | Indianapolis 1987 | |
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Alto 2,05 m per 110 kg, Oscar giocava nel ruolo di ala, guadagnandosi il soprannome di Mão Santa ("mano santa") per la sua precisione al tiro. Ha avuto una carriera agonistica lunghissima, durata 26 anni. Ha partecipato a cinque edizioni delle Olimpiadi, da Mosca 1980 a Atlanta 1996, recordman di presenze dei cestisti (assieme al portoricano Teo Cruz, all'australiano Andrew Gaze, allo spagnolo Juan Carlos Navarro, all'argentino Luis Scola ed alla statunitense Teresa Edwards). Ai Giochi detiene diversi altri record, tra i quali: totale dei punti segnati (1093); punti segnati in un solo incontro (55 vs. Spagna a Seoul nel 1988); media punti più alta in una edizione: 42,3 ppg (Seoul 1988, 338 punti in otto incontri). Con la nazionale brasiliana ha disputato 326 incontri (tra il 1977 e il 1996), con una media realizzativa di 23,6 punti a partita.
Nel 2011 è stato sottoposto a un primo intervento al cervello per un tumore, si è ripreso, ma il 30 aprile 2013 ha dovuto subire un secondo intervento all'ospedale Albert Einstein di San Paolo e iniziare la chemioterapia[3].
È zio di Bruno Oscar Schmidt, giocatore di beach volley di alto livello[4], ed è il fratello del giornalista Tadeu Schmidt.
Nel 1984 fu scelto nel draft NBA dai New Jersey Nets al 6º giro con il n. 15, ma non arrivò mai a giocare nella NBA.
Ha militato per 11 stagioni nel campionato italiano, con Caserta dal 1982 al 1990 (dove fu portato dall'allora coach del club Bogdan Tanjević) e con la Pallacanestro Pavia dal 1990 al 1993. Nelle file del club campano vinse una Coppa Italia nel 1988 e disputò due finali scudetto (entrambe perse contro l'Olimpia Milano, nell'86 e nell'87) e una memorabile finale di Coppa delle Coppe contro il Real Madrid di Dražen Petrović nell'89, partita finita ai supplementari e nella quale non bastarono i suoi 44 punti (Petrović dall'altra parte ne segnò 62). I tifosi casertani lo soprannominarono "O rey" (il re) e quando andò via, la dirigenza dell'allora Juvecaserta basket, decise di ritirare il numero 18, la sua maglia da titolare, dalla squadra.
Detiene il secondo posto nella classifica assoluta di punti segnati nel campionato italiano, essendo stato scalzato dal primo posto dalla bandiera della Pallacanestro Cantù Antonello Riva, il quale ha però giocato quasi il doppio delle partite del brasiliano. Rimane comunque il giocatore straniero che ha segnato di più (13.957 punti, alla media di 34,6 punti per gara, con ripetuti high oltre i 60 punti - la prima volta nel 1984[5]). È il giocatore (statistica sui cestisti con almeno 100 presenze nel campionato italiano) che più volte ha superato quota 50 punti segnati in una sola gara: 28 volte su 403 gare disputate (circa 7%), davanti ad altre due leggende come Dražen Dalipagić (15/241 pari al 6,2%) e Joe Bryant (14/247, circa il 5,7%).
La sua carriera agonistica si è chiusa il 26 maggio 2003. Per l'occasione, in Italia disputò due incontri di basket, uno organizzato appositamente per lui a Caserta l'8 dicembre 2003 insieme ai migliori giocatori italiani (Antonello Riva, Dino Meneghin, Sandro Dell'Agnello, Pierluigi Marzorati) e stranieri dei suoi tempi, e l'altro il giorno dopo in occasione dell'All Star Game italiano, nel quale vinse, come suo solito, la gara di tiri da 3 punti. Dopo il ritiro dalle gare si è dedicato all'attività manageriale nell'ambito della pallacanestro brasiliana. Si è fatto promotore della creazione di una lega indipendente dalla federazione brasiliana, la Nossa Liga de Basquetebol ("nostra lega di pallacanestro"), che intende gestire direttamente i campionati nazionali maschili e femminile, lasciando alla federazione la gestione delle nazionali.
In riconoscimento della sua sensazionale carriera, nel 2013 Schmidt è stato introdotto nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame.
Il 18 dicembre 2016 è stato inserito nell'Italia Basket Hall of Fame ed ha anche ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Caserta.[6]
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