Raúl Alcalá Gallegos (Monterrey, 3 marzo 1964) è un ex ciclista su strada messicano, professionista dal 1985 al 1994, conta una Clásica San Sebastián.
Raúl Alcalá | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 170 cm | |
Peso | 64 kg | |
Ciclismo ![]() | ||
Specialità | Strada | |
Termine carriera | 2012 | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1985 | Denti-Valtron | |
1986-1988 | ![]() | |
1989-1992 | ||
1993 | ![]() | |
1994 | ![]() | |
2011-2012 | Canel's-Turbo | |
Statistiche aggiornate al febbraio 2018 | ||
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Atleta con caratteristiche di passista-scalatore, approda al professionismo nel 1985 con la squadra messicana Denti-Valtron; nel 1986 è nelle file della squadra statunitense 7-Eleven e al suo primo anno vince alcune corse minori proprio negli Stati Uniti; la squadra lo schiera inoltre al via del Tour de France (sarà la prima di 9 partecipazioni) dove si dedica per lo più a compiti di gregariato.
Nella stagione successiva i miglioramenti sono evidenti e dopo aver conquistato alcune vittorie in America si aggiudica una tappa al Giro del Trentino e in luglio torna a correre il Tour de France, giungendo secondo in due tappe, nono nella classifica finale e lottando per la conquista della maglia a pois. Nella stagione 1988 partecipa sia al Giro d'Italia che al Tour de France; soprattutto nella corsa italiana il suo lavoro risulta prezioso per il capitano Andrew Hampsten, che conquista la vittoria finale.
Nel 1989 passa alla forte squadra olandese PDM-Concorde, ed è con questa formazione che coglie i risultati più importanti della sua carriera. Nella sua prima stagione termina ottavo al Tour de France correndo in appoggio ai capitani Steven Rooks e Gert-Jan Theunisse e aggiudicandosi la seconda frazione, con arrivo al Circuito di Spa-Francorchamps; l'anno successivo finisce ancora volta ottavo al Tour de France aggiudicandosi la sesta tappa, una lunga cronometro che si concludeva a Épinal. Nello stesso anno vince anche una tappa e la classifica finale del Giro delle Asturie.
È però nel 1992 che conquista la vittoria forse più importante della carriera: in una giornata dalle condizioni climatiche difficili riesce infatti ad aggiudicarsi la Classica di San Sebastián. Continua a comportarsi bene anche in alcune brevi e importanti corse a tappe europee, senza trascurare i successi in patria. Si ricordano inoltre i due piazzamenti nei primi dieci della classifica nelle due partecipazioni alla Vuelta a España (settimo nel 1991 e ottavo nel 1992).
Al termine della stagione 1994, trentenne, decide di ritirarsi dall'attività agonistica.
Nella giornata del 6 ottobre 2008, all'età di 44 anni (ossia ben 14 anni dopo il ritiro), rientra alle gare prendendo parte alla Vuelta Chihuahua, breve corsa a tappe che si disputa sulle strade dell'omonima regione messicana, con il team Rica Burguer. Nel 2010, quarantaseienne, si aggiudica la prova a cronometro del campionato messicano su strada completando i 30 chilometri di percorso ad una media di 50,661 km/h.[1]
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