Rocky Marciano, pseudonimo di Rocco Francis Marchegiano (Brockton, 1º settembre 1923 – Newton, 31 agosto 1969), è stato un pugile statunitense.
Rocky Marciano | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 178 cm | |
Peso | 85 kg | |
Boxe ![]() | ||
Categoria | Pesi massimi | |
Termine carriera | 27 aprile 1956 | |
Carriera | ||
Incontri disputati | ||
Totali | 49 | |
Vinti (KO) | 49 (46) | |
Persi (KO) | 0 | |
Pareggiati | 0 | |
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Soprannominato "The Brockton Blockbuster" ("Il bombardiere di Brockton")[1], è ritenuto il migliore pugile di tutti i tempi da molti esperti[2][3]. Fu campione del mondo dei pesi massimi dal 1952 al 1956[4] e fu l'unico peso massimo della storia a ritirarsi imbattuto, difendendo il titolo sei volte. Tra le sue 42 vittorie per KO (85,7%) figurano quelle contro pugili come Roland La Starza,[5] Ezzard Charles, Jersey Joe Walcott e Joe Louis.[6]
Marciano nacque a Brockton, da Pierino (Quirino) Marchegiano e Pasqualina Picciuto, due emigrati italiani che avevano lasciato il paese nei primi anni del secolo: Quirino era originario di Ripa Teatina, in provincia di Chieti, mentre Pasqualina proveniva da San Bartolomeo in Galdo, in provincia di Benevento.[7] Oltre a Rocco, i coniugi Marchegiano ebbero altri cinque figli, le tre femmine Alice, Concetta ed Elizabeth e i due maschi Louis e Peter.[7] All'età di un anno il piccolo Rocco contrasse la polmonite, a causa della quale rischiò addirittura la morte. A 16 anni, grazie a lavori in cantiere, sviluppò un fisico possente e ottimo per praticare il pugilato. Nonostante tutto Rocco si avvicinerà a tale sport solo qualche anno più tardi. Nel 1943, all'età di circa 20 anni, si arruolò nell'esercito.[8][9]
Dopo avere steso un australiano con un violento pugno destro durante una rissa in un pub di Cardiff, in Gran Bretagna, con l'aiuto dello zio Mike, che gli procurò un manager, Gene Gaggiano, all'età di 24 anni incominciò ad avvicinarsi al pugilato. Il primo combattimento andò male perché fu squalificato dopo pochi minuti per scorrettezze. Si iscrisse successivamente a un torneo per dilettanti a Portland, dove arrivò in finale, ma perse dopo avere accusato un forte dolore alla mano destra. Il primo incontro da professionista gli venne offerto nel 1947 da Alli Colombo: Rocky Marciano batté con estrema facilità Lee Epperson, grazie al suo micidiale destro che colpì il pugile avversario al diaframma.
Rocco Marchegiano decise di alterare il suo nome in Rocky Marciano, più orecchiabile per gli americani.[10] La carriera proseguì a gonfie vele con 17 incontri tutti vinti per KO, fra i quali uno nel 1948 contro il temuto Harry Bilazarian, incontro che Rocky vinse dopo circa 92 secondi, mandando al tappeto Harry con due potenti pugni.[11] Costretto a una pausa dell'attività a causa di forti dolori alla schiena, appena tornato Marciano si ritrovò di fronte Carmine Vingo, un italo-americano come lui, ma di differente stazza fisica (era alto 193 cm contro i 178 di Marciano), che aveva alle spalle molti incontri vinti per KO.[11] Vingo andò giù alla sesta ripresa, ormai privo di conoscenza, e venne portato d'urgenza in ospedale; dopo quella terribile sera non fu più in grado di combattere. Anche se Rocky vinse l'incontro, la fatica gli fece perdere i sensi e fu portato in ospedale, dove rimase per alcuni giorni, anche se non in condizioni gravi come l'avversario. Due incontri li vinse contro il pugile italiano Gino Buonvino, nel 1950 e 1952.
Nel suo palmarès figura anche una vittoria per KO all'8ª ripresa contro uno dei più grandi pugili della storia della boxe, ovvero il "Brown Bomber" Joe Louis, il 26 ottobre 1951 al Madison Square Garden. Louis venne atterrato da un potente montante, seguito da un altrettanto potente gancio. Tuttavia Louis fu sempre l'idolo di Marciano e dopo l'incontro nacque tra i due un'amicizia sincera, che portò Rocky ad aiutare il vecchio campione caduto in disgrazia dopo il ritiro, sia di salute sia finanziariamente.[3]
Vinse il titolo di campione del mondo il 23 settembre 1952 a Filadelfia, sconfiggendo per KO alla 13ª ripresa il campione del mondo in carica Jersey Joe Walcott, uno dei pesi massimi più forti e tecnicamente più dotati a cavallo tra gli anni '40 e '50. Durante l'incontro Marciano venne messo a tappeto da Walcott, ma si rialzò immediatamente. L'incontro continuò sino al tredicesimo round, quando lo sfidante italoamericano atterrò il campione con un potente diretto, seguito da un gancio al volto, quando Walcott era già fuori gioco, appoggiato alle corde. Difese il titolo per altre 6 volte. Mandò al tappeto tutti i più grandi nomi della boxe di quegli anni, da Joe Jersey Walcott a Roland La Starza, passando per il già citato Joe Louis. In particolare Roland La Starza, imbattuto dopo 37 incontri, subì la prima sconfitta proprio contro Marciano.[3]
Nel 1953 vi fu una rivincita tra i due e il match era carico di aspettative. Marciano ancora imbattuto e La Starza con un'unica sconfitta, incassata proprio contro il campione di Brockton Rocky Marciano. L'incontro si svolse praticamente alla pari sino alla sesta ripresa. Dalla settima ripresa in poi però il ritmo di Marciano sembrò aumentare costantemente di intensità e all'11º round un montante destro spedì La Starza fuori dalle corde. Quest'ultimo si rialzò subito, ma Marciano continuò a colpirlo senza lasciargli più spazio per alcuna iniziativa. Fu allora che l'arbitro fu costretto a interrompere l'incontro. Anche La Starza, imbattuto sino all'incontro con il campione italoamericano, cedette alla furia di quest'ultimo. La supremazia di Marciano in quegli anni sembrò a questo punto evidente.[3] Tra i tanti avversari vi fu anche Archie Moore, talentuoso e temuto campione del mondo dei pesi mediomassimi per ben 10 anni, dal 1952 al 1962. Archie Moore era noto per le sue numerose vittorie per KO. Tuttora infatti detiene il record delle vittorie per knockout, ben 131. Ma anche Moore fu sconfitto per KO da Marciano che difese il titolo per la sesta volta con successo. Il match si tenne il 21 settembre 1955.[12]
Tarchiato, tecnicamente grezzo e poco spettacolare, dotato di un allungo inferiore alla media dei massimi (178 cm, il minore in assoluto nella storia dei campioni del mondo dei pesi massimi), Marciano aveva le sue doti migliori nell'aggressività, nella resistenza fisica, nella grande capacità di incassare i colpi (con una particolare abilità nel limitarne i danni tramite dei repentini movimenti della testa) e, soprattutto, nel suo destro terrificante, che egli chiamava "Suzy Q" e che gli valse il soprannome di "The Brockton Blockbuster" (Il bombardiere di Brockton)[13][14]. Con tale pugno mandò al tappeto tutti i suoi avversari, tra cui i maggiori pugili all'epoca. Il suo palmarès è di 49 vittorie, di cui 43 per KO, e nessuna sconfitta. Dei 43 KO, 20 giunsero entro la terza ripresa.
In virtù di tale carriera è considerato uno dei più grandi pugili di tutti i tempi. Molti esperti lo ritengono il miglior pugile della storia[12]. Il suo record d'imbattibilità di 49 incontri è stato battuto soltanto dal welter Floyd Mayweather, il 26 agosto 2017 contro Conor McGregor, ben 61 anni dopo. Tuttavia Marciano continua a detenere il record di vittorie come pugile imbattuto nella categoria più importante, quella dei massimi e in assoluto detiene tuttora il record dei KO in percentuale. Nel 1962 incominciarono a circolare voci su un presunto ritorno di Marciano sul ring in una sfida contro il campione del mondo Sonny Liston, ma tale incontro non si tenne mai.
Marciano morì in circostanze drammatiche nel 1969 il giorno prima del suo quarantaseiesimo compleanno, precipitando assieme al pilota del suo aereo privato, un Cessna 172, a Newton nello Iowa, durante un volo partito da Des Moines e condotto in condizioni atmosferiche definite proibitive dal pilota stesso. Venne sepolto nel Forest Lawn Memorial Gardens Cemetery Di Lake City, Florida.
La International Boxing Hall of Fame lo ha riconosciuto fra i più grandi pugili di ogni tempo.[2]
La rivista Ring Magazine lo nominò Fighter of the year degli anni 1952, 1954 e 1955.
Tre suoi match furono nominati Ring Magazine fight of the year:
N. | Risultato | Record | Avversario | Tipo | Round, tempo | Data | Località | Note |
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49 | Vinto | 49–0 | ![]() |
KO | 9 (15), 1:19 | 21 settembre, 1955 | ![]() |
Mantiene titoli The Ring e Lineare dei pesi massimi |
48 | Vinto | 48–0 | ![]() |
TKO | 9 (15), 0:54 | 16 maggio 1955 | ![]() |
Mantiene titoli The Ring e Lineare dei pesi massimi |
47 | Vinto | 47–0 | ![]() |
KO | 8 (15), 2:36 | 17 settembre 1954 | ![]() |
Mantiene titoli The Ring e Lineare dei pesi massimi |
46 | Vinto | 46–0 | ![]() |
UD | 15 | 17 giugno 1954 | ![]() |
Mantiene titoli The Ring e Lineare dei pesi massimi |
45 | Vinto | 45–0 | ![]() |
TKO | 11 (15) | 24 settembre 1953 | ![]() |
Mantiene titoli The Ring e Lineare dei pesi massimi |
44 | Vinto | 44–0 | ![]() |
KO | 1 (15), 2:25 | 15 maggio 1953 | ![]() |
Mantiene titoli The Ring e Lineare dei pesi massimi |
43 | Vinto | 43–0 | ![]() |
KO | 13 (15), 0:43 | 23 settembre 1952 | ![]() |
Vince titoli The Ring e Lineare dei pesi massimi |
42 | Vinto | 42–0 | ![]() |
KO | 2 (10), 2:04 | 28 luglio 1952 | ![]() |
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41 | Vinto | 41–0 | ![]() |
KO | 3 (10), 2:21 | 12 maggio 1952 | ![]() |
|
40 | Vinto | 40–0 | ![]() |
KO | 2 (10), 1:35 | 21 aprile 1952 | ![]() |
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39 | Vinto | 39–0 | ![]() |
RTD | 6 (10), 3:00 | 13 febbraio 1952 | ![]() |
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38 | Vinto | 38–0 | ![]() |
TKO | 8 (10) | 26 ottobre 1951 | ![]() |
|
37 | Vinto | 37–0 | ![]() |
KO | 4 (10), 0:50 | 27 agosto 1951 | ![]() |
|
36 | Vinto | 36–0 | ![]() |
KO | 6 (10), 0:35 | 12 luglio 1951 | ![]() |
|
35 | Vinto | 35–0 | ![]() |
UD | 10 | 30 aprile 1951 | ![]() |
|
34 | Vinto | 34–0 | ![]() |
TKO | 9 (10), 2:51 | 26 marzo 1951 | ![]() |
|
33 | Vinto | 33–0 | ![]() |
TKO | 2 (10), 2:45 | 20 marzo 1951 | ![]() |
|
32 | Vinto | 32–0 | ![]() |
TKO | 8 (10), 2:54 | 29 gennaio 1951 | ![]() |
|
31 | Vinto | 31–0 | ![]() |
TKO | 1 (10), 1:50 | 18 dicembre 1950 | ![]() |
|
30 | Vinto | 30–0 | ![]() |
UD | 10 | 13 novembre 1950 | ![]() |
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29 | Vinto | 29–0 | ![]() |
TKO | 6 (10), 1:28 | 18 settembre 1950 | ![]() |
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28 | Vinto | 28–0 | ![]() |
TKO | 10 (10), 0:25 | 10 luglio 1950 | ![]() |
|
27 | Vinto | 27–0 | ![]() |
TKO | 3 (10) | 5 giugno 1950 | ![]() |
|
26 | Vinto | 26–0 | ![]() |
SD | 10 | 24 marzo 1950 | ![]() |
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25 | Vinto | 25–0 | ![]() |
KO | 6 (10), 1:46 | 30 dicembre 1949 | ![]() |
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24 | Vinto | 24–0 | ![]() |
TKO | 5 (10), 1:15 | 19 dicembre 1949 | ![]() |
|
23 | Vinto | 23–0 | ![]() |
TKO | 2 (8), 0:39 | 2 dicembre 1949 | ![]() |
|
22 | Vinto | 22–0 | ![]() |
KO | 2 (10), 2:26 | 7 novembre 1949 | ![]() |
|
21 | Vinto | 21–0 | ![]() |
UD | 10 | 10 ottobre 1949 | ![]() |
|
20 | Vinto | 20–0 | ![]() |
KO | 4 (10), 2:04 | 26 settembre 1949 | ![]() |
|
19 | Vinto | 19–0 | ![]() |
KO | 3 (10) | 16 agosto 1949 | ![]() |
|
18 | Vinto | 18–0 | ![]() |
KO | 3 (10), 2:21 | 18 luglio 1949 | ![]() |
|
17 | Vinto | 17–0 | ![]() |
UD | 10 | 23 maggio 1949 | ![]() |
|
16 | Vinto | 16–0 | ![]() |
TKO | 3 (10) | 2 maggio 1949 | ![]() |
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15 | Vinto | 15–0 | ![]() |
KO | 3 (10), 2:44 | 11 aprile 1949 | ![]() |
|
14 | Vinto | 14–0 | ![]() |
KO | 1 (10), 0:33 | 28 marzo 1949 | ![]() |
|
13 | Vinto | 13–0 | ![]() |
TKO | 5 (10), 1:46 | 21 marzo 1949 | ![]() |
|
12 | Vinto | 12–0 | ![]() |
TKO | 2 (6), 2:21 | 14 dicembre 1948 | ![]() |
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11 | Vinto | 11–0 | ![]() |
TKO | 1 (8), 1:57 | 29 novembre 1948 | ![]() |
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10 | Vinto | 10–0 | ![]() |
TKO | 2 (6), 2:30 | 4 ottobre 1948 | ![]() |
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9 | Vinto | 9–0 | ![]() |
KO | 1 (4), 0:36 | 30 settembre 1948 | ![]() |
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8 | Vinto | 8–0 | ![]() |
KO | 1 (6) | 20 settembre 1948 | ![]() |
|
7 | Vinto | 7–0 | ![]() |
KO | 1 (6), 1:08 | 13 settembre 1948 | ![]() |
|
6 | Vinto | 6–0 | ![]() |
TKO | 1 (6), 2:50 | 30 agosto 1948 | ![]() |
|
5 | Vinto | 5–0 | ![]() |
KO | 1 (6), 1:03 | 23 agosto 1948 | ![]() |
|
4 | Vinto | 4–0 | ![]() |
UD | 4 | 9 agosto 1948 | ![]() |
|
3 | Vinto | 3–0 | ![]() |
KO | 1 (4), 1:19 | 19 luglio 1948 | ![]() |
|
2 | Vinto | 2–0 | ![]() |
TKO | 1 (4) | 12 luglio 1948 | ![]() |
|
1 | Vinto | 1–0 | ![]() |
KO | 3 (4), 0:42 | 17 maggio 1947 | ![]() |
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