È ricordata principalmente per aver vestito a lungo la fascia di capitano della nazionale femminile olandese, con cui si è laureata campionessa d'Europa nel 2017, oltre ad aver vinto un'Algarve Cup nel 2018 e aver conquistato il secondo posto ai Mondiali del 2019.
Biografia
Nell'ottobre del 2017 van Veenendaal, insieme al resto della squadra nazionale olandese, è stata insignita dell'Ordine di Orange-Nassau dal Primo ministro Mark Rutte e dal Ministro dello Sport Edith Schippers, in seguito al loro successo agli Europei di quell'anno.[1]
Carriera
Club
van Veenendaal nel 2014 con la maglia del Twente in Champions League
Nata a Nieuwegein, inizia a giocare a calcio nel Vsv Vreeswijk, trasferendosi in seguito al Saestum, dove rimane fino al 2008. A 18 anni va a giocare per la prima volta in Eredivisie, campionato sorto la stagione precedente, firmando con l'Utrecht. Nelle due stagioni di permanenza ottiene un quarto e un quinto piazzamento in campionato, trovando il campo solo due volte, chiusa nel ruolo dalla futura compagna in nazionale Angela Christ, ma riesce a vincere il primo trofeo in carriera, la Coppa d'Olanda 2010.
Nel 2010 passa al Twente, con cui esordisce il 23 settembre 2010 nella sconfitta per 2-0 in trasferta contro l'Heerenveen.[2] Alla prima stagione con la squadra di Enschede vince il campionato, qualificandosi per la Champions League dell'anno successivo, competizione nella quale debutta il 28 settembre 2011, perdendo 2-0 in casa con le russe del Rossijanka.[3] Nella stagione 2011-2012 non riesce ad arricchire il suo palmarès personale, ma si rifà nelle tre stagioni successive, che la vedono vincitrice di due BeNe League (2013 e 2014), campionato a cui partecipavano squadre belghe e olandesi, oltre che di un'altra Coppe d'Olanda nel 2015. Termina con 112 presenze totali in campionato.
A luglio 2015 va a giocare in Inghilterra, venendo tesserata dall'Arsenal.[4] Nelle prime tre stagioni arriva tre volte terza in Women's Super League 1, ma vince la FA WSL Cup nel 2015 e la FA Women's Cup nel 2016.
A metà luglio 2019, van Veenendaal lascia l'Arsenal per trasferirsi in Spagna, firmando un contratto con l'Atlético Madrid, campione nazionale in carica[5]. Tuttavia, in seguito alla conclusione anticipata del campionato a causa della pandemia di COVID-19, il portiere decide di far ritorno in Olanda già nella stagione seguente, sottoscrivendo un accordo con il PSV.[6]
Dopo due stagioni a Eindhoven, nel luglio del 2022 van Veenendaal ha annunciato ufficialmente il proprio ritiro dal calcio giocato, pubblicando una lettera sul proprio profilo Instagram.[7][8]
Nazionale
Nel 2011 debutta in nazionale maggiore, giocando titolare nella sfida del 7 marzo contro la Svizzera in Cyprus Cup, vinta per 6-0.[9]
Nel 2013 il CT Roger Reijners la inserisce nella lista delle 23 convocate all'Europeo in Svezia, dove le olandesi escono al girone e van Veenendaal non gioca nessuna gara, facendo da riserva a Loes Geurts.[10]
Nel 2015 partecipa al Mondiale in Canada,[11] dove chiude il girone al terzo posto dietro le padrone di casa e la Cina, passando come una delle migliori terze, ma venendo eliminata negli ottavi di finale dal Giappone, poi finalista perdente; anche in questo caso è riserva di Loes Geurts, ma riesce ad ottenere una presenza, nella seconda gara del torneo, il 12 giugno, persa per 1-0 contro la Cina.[12]
Viene convocata anche per l'Europeo casalingo del 2017 dal nuovo tecnico Sarina Wiegman, che la preferisce a Loes Geurts facendola giocare titolare in tutte e sei le gare del torneo, concluso con la vittoria del trofeo, grazie al 4-2 in finale sulla Danimarca.[13] Protagonista del torneo, van Veenendaal viene inserita nella formazione ideale dell'Europeo dall'UEFA.[14]
Ai Mondiali 2019, manifestazione in cui i Paesi Bassi vengono sconfitti in finale dagli Stati Uniti, è eletta miglior portiere del torneo.
Infine, è stata inclusa anche nella rosa che ha preso parte agli Europei del 2022.[15] Tuttavia, nei primi minuti della prima partita della fase a gironi contro la Svezia (poi conclusasi sull'1-1), van Veenendaal ha riportato un infortunio alla spalla, venendo quindi sostituita da Daphne van Domselaar e, in seguito, costretta a ritirarsi dal torneo, con Jacintha Weimar a prenderne il posto fra le convocate.[16][17][18] Questa sarebbe rimasta la sua ultima presenza con la nazionale olandese.
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