Severino Cavone – noto anche come Sabino Cavone – (Bari, 4 novembre 1923 – Bari, 6 giugno 1976) è stato un calciatore italiano, di ruolo ala destra.
Severino Cavone | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 172 cm | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Attaccante | |
Termine carriera | ? | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
![]() | ||
Squadre di club1 | ||
1941-1942 | ![]() | 2 (0) |
1942-1943 | →![]() | 18 (6) |
1945-1952 | ![]() | 102 (16) |
1952-195? | ![]() | ? (?) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Era un'ala destra di valore, pronto allo scatto e bravo tecnicamente, potente in zona tiro.[1]
Crebbe nel vivaio del Bari e debuttò in prima squadra in Serie B, a poco più di diciotto anni nella vittoriosa trasferta di Alessandria (1-0) del 22 marzo 1942. Maturò atleticamente in prestito al Lecce dove collezionò poche presenze in Serie C, ma segnò ben 6 goal. Esordì in massima serie con i galletti il 4 novembre 1945 (propriò il giorno del suo 22º compleanno), in Bari-Fiorentina (1-0) segnando la bella rete della vittoria. Quindi disputò in massima serie cinque stagioni. Divenne uomo-goal del Bari nel primo campionato di A del dopoguerra, segnando il primo goal all'Atalanta. Memorabile una sua doppietta a San Siro contro il Milan.
Nel 1947 Vittorio Pozzo lo convocò in Nazionale per il match amichevole contro la Cecoslovacchia, giocato proprio a Bari. Cavone però non poté parteciparvi in seguito ad un grave infortunio subìto in un incontro precedente, il 2 novembre del '47 contro il Modena. Cercò di riprendersi da quel brutto infortunio ma non fu più quello di prima.[1]
Congedato dall'A.S. Bari nel 1952, continuò poi a giocare con il Palo del Colle in Prima Divisione.[1]
Smessa del tutto l'attività sportiva, diresse una drogheria in via Crispi, nel rione Libertà di Bari. Morì tragicamente nel giugno del 1976 all'età di 52 anni, a causa di una caduta da un albero di ciliegie.[1]
Negli anni 2010, su iniziativa congiunta dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport e del comune di Bari gli viene intitolata una delle salite dello Stadio San Nicola.
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