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Vittorio Giuseppe Luigi Enrico Pozzo (Torino, 2 marzo 1886Torino, 21 dicembre 1968) è stato un allenatore di calcio, calciatore e giornalista italiano, commissario tecnico della nazionale italiana negli anni trenta e quaranta, e unico allenatore vincitore di due edizioni del campionato del mondo, peraltro consecutive (record tuttora imbattuto a livello maschile, mentre a livello femminile è stato eguagliato da Jillian Ellis, allenatrice della vittoriosa nazionale USA nel 2015 e 2019). Oltre a queste già citate vittorie, si è aggiudicato le Olimpiadi del 1936 (unico titolo per la nazionale italiana) e due Coppe Internazionali (competizione precorritrice del campionato europeo per nazioni) per un totale di cinque titoli, che fanno di lui il commissario tecnico più vincente della storia del calcio, nonché il più anziano.[1][2][3][4] Sulla sua prima vittoria nella Coppa Rimet del 1934 fu realizzata nel 1990 la miniserie televisiva Il colore della vittoria. Fino al 2022 ha detenuto il record di imbattibilità per un allenatore ai Mondiali (8 vittorie e 1 pareggio).[5]

Vittorio Pozzo
Pozzo, commissario tecnico della nazionale italiana, solleva la Coppa Jules Rimet dopo la vittoria al campionato del mondo 1938.
Nazionalità  Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex calciatore)
Termine carriera 1911 - giocatore
1948 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1905-1906Grasshoppers11 (6)
1906-1911Torino? (?)
Carriera da allenatore
1912 Italia
1912-1922Torino
1921 Italia
1924 Italia
1924-1926Milan
1929-1948 Italia
Palmarès
 Olimpiadi
OroBerlino 1936
 Mondiali di calcio
OroItalia 1934
OroFrancia 1938
 Coppa Internazionale
Oro1927-1930
Argento1931-1932
Oro1933-1935
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 30 giugno 2007

«Se ripenso ai raduni di quella nazionale nella mia città, a Cuneo, faccio fatica a credere in tanta modestia. La imponeva Vittorio Pozzo, un tipo di alpino e salesiano arrivato chissà come alla guida degli azzurri senza essere né un allenatore di professione né un burocrate dello sport ma semplicemente un piemontese risorgimentale ciecamente convinto delle virtù piemontesi. Uno di quelli per cui la parola sacra è “ël travai”»

(Giorgio Bocca. «Pozzo, Meazza e Piola. L'Italia a misura d'uomo», da la Repubblica, 7 luglio 2006)

Carriera


Vittorio Pozzo nacque da una famiglia di origini biellesi, precisamente di Ponderano, e di modeste condizioni economiche. Frequentò il Liceo Cavour a Torino, la sua città natale; in seguito studiò lingue e giocò a calcio in Francia, Svizzera ed Inghilterra, amando particolarmente quest'ultimo paese e cercando di capire e far suoi i segreti del calcio inglese. Appassionato di calcio e tifoso del Torinese, a solo undici anni con alcuni amici vendette alcuni libri di latino per vedere la prima partita di calcio giocata in Italia, Genoa-Rappresentanza Torino, che si svolse il giorno dell'Epifania del 1898 a Genova e venne vinta dalla squadra torinese[6].

Da calciatore militò nella squadra riserve elvetica dei Grasshoppers (anni 1905-1906), che lasciò per tornare nella sua Torino, dove contribuì a fondare il Torino Football Club, squadra nella quale militò per cinque stagioni, sino al ritiro dall'attività agonistica, nel 1911, e di cui fu direttore tecnico dal 1912 al 1922. Terminati gli studi, entrò alla Pirelli, dove divenne dirigente, incarico che lascerà per assumere quello di commissario unico della nazionale italiana, accettandolo con l'unica e singolare condizione di non essere retribuito.

Pozzo alla guida del Torino negli anni 1920
Pozzo alla guida del Torino negli anni 1920

Pozzo venne nominato per la prima volta commissario tecnico della nazionale di calcio in occasione delle Olimpiadi di Stoccolma, nel giugno 1912: era l'esordio assoluto per una selezione italiana in una competizione ufficiale. La squadra venne eliminata al primo turno perdendo 3-2 con la Finlandia dopo i tempi supplementari. Pozzo si dimise e tornò a lavorare alla Pirelli; la nazionale ritornò nelle mani della cosiddetta "commissione tecnica", un curioso comitato variamente composto da dirigenti federali, arbitri, calciatori, ex calciatori, allenatori e giornalisti.

In tutto il suo primo periodo la nazionale fu guidata da questo gruppo eterogeneo di composizione variabile: Pozzo fu di fatto la sola persona a rivestire il ruolo di commissario unico sino alla fine degli anni quaranta, con le brevi eccezioni di Augusto Rangone (1925-1928) e Carlo Carcano (1928-1929). Pozzo prese parte alla prima guerra mondiale in veste di tenente degli Alpini. Questa esperienza lo segnò profondamente: ne trasse un'esperienza di rigore morale ed educazione alla modestia e all'essenzialità spartana della vita di trincea, che applicò costantemente ai rapporti umani e alla professione sportiva.

Nel 1921 fu incaricato dalla Federcalcio di studiare un progetto di riforma del campionato per ovviare alle tensioni tra le grandi squadre e le società minori, poiché le prime ritenevano che il numero di partecipanti al campionato andasse ridotto. La mediazione di Pozzo fallì e la crisi sfociò nella scissione tra la FIGC e la CCI, rientrata comunque l'anno seguente.

Nel 1924, in occasione delle Olimpiadi parigine, Pozzo venne nuovamente nominato commissario unico. Questa volta gli azzurri riuscirono ad arrivare ai quarti, dove vennero battuti per 2-1 dalla Svizzera, poi finalista. Anche in seguito a questa sconfitta, Pozzo si dimise e tornò a dedicarsi al suo lavoro e alla moglie, che poco tempo dopo perderà per una malattia. Dopo la scomparsa della moglie, Pozzo si trasferì a Milano, dove al suo lavoro in Pirelli affiancò quello di giornalista per La Stampa di Torino, che continuò quasi sino alla morte.


Dieci anni d'oro


Lo stesso argomento in dettaglio: Nazionale di calcio dell'Italia, Mondiali di calcio Italia 1934, Mondiali di calcio Francia 1938 e Coppa Internazionale.
Da sinistra: Pozzo, CT azzurro, dà indicazioni a Monzeglio e Bertolini prima dei supplementari di Italia-Cecoslovacchia, finale della Coppa Rimet 1934; il capitano Combi sembra preso da altro, mentre Monti discute con il vice di Pozzo, Carcano.
Da sinistra: Pozzo, CT azzurro, dà indicazioni a Monzeglio e Bertolini prima dei supplementari di Italia-Cecoslovacchia, finale della Coppa Rimet 1934; il capitano Combi sembra preso da altro, mentre Monti discute con il vice di Pozzo, Carcano.

Nel 1929, l'allora presidente della FIGC Leandro Arpinati gli chiese di guidare nuovamente la squadra azzurra. Pozzo, per la terza volta, accettò, dando il via al periodo d'oro della nazionale italiana. Nel volgere di un decennio e ispirato nello schema tattico applicato con successo dalla Juventus allenata da Carlo Carcano, di cui i suoi giocatori avevano vinto gli ultimi quattro campionati di Serie A fino a quel momento, costituirono l'asse portante;[7] Pozzo collezionò un palmarès difficilmente uguagliabile. Vinse infatti due titoli mondiali nel 1934 e nel 1938, un oro olimpico nel 1936 (l'unico del calcio italiano) e due Coppe Internazionali (manifestazione antesignana del Campionato europeo di calcio) nel 1930 e 1935. L'unica vittoria che sfuggì all'Italia di Pozzo di quell'irripetibile decennio fu quella della seconda edizione della Coppa Internazionale del 1932, in cui l'Italia si classificò comunque seconda.

In un'epoca in cui i maghi erano ancora sconosciuti, Vittorio Pozzo seppe crearsi una solida popolarità senza fare ricorso ad acrobazie tecniche e verbali, ma con la concreta eloquenza dei risultati. Anche se non sempre seppe o volle liberarsi dalla retorica imperante dei tempi (amava preparare spiritualmente i giocatori agli incontri ricordando loro la battaglia del Piave e si diceva che facesse cantar loro le canzoni di guerra degli alpini, ma lo stesso interessato ha poi smentito in un'intervista televisiva), Pozzo dimostrò una rigorosa serietà morale e professionale che lo contraddistinse anche da commentatore sportivo.

Il tenente Pozzo fu anche il primo a fare uso sistematico dei "ritiri", i periodi di isolamento in preparazione di un evento sportivo. Le sedi scelte normalmente erano residenze molto essenziali, in omaggio allo stile militaresco del CT, che però era anche un maestro nel creare spirito di gruppo e nel cementare i rapporti personali, prevenendo malumori e lacerazioni nello spogliatoio.

Riguardo alle critiche ricevute per aver convocato giocatori oriundi nel vittorioso mondiale del 1934, riferendosi al fatto che gli stessi prestavano servizio nell'esercito, disse: "Se possono morire per l'Italia, possono anche giocare per l'Italia". In un'appassionata pagina, Giorgio Bocca lo ricorda così:

«Il commissario unico era un ufficiale degli alpini e un fascista di regime. Vale a dire uno che apprezzava i treni in orario ma non sopportava gli squadrismi, che rendeva omaggio al monumento degli alpini ma non ai sacrari fascisti.»

(Giorgio Bocca. Pozzo, Meazza e Piola. L'Italia a misura d'uomo. «La Repubblica», 7 luglio 2006)
Pozzo viene portato in trionfo dopo la vittoria del primo titolo mondiale del calcio italiano
Pozzo viene portato in trionfo dopo la vittoria del primo titolo mondiale del calcio italiano

Un altro giudizio lo dà un suo concittadino, lo scrittore e giornalista Gianpaolo Ormezzano:

«[Vittorio Pozzo] era riuscito a gestire la nazionale, che pure il regime voleva usare come strumento di propaganda, tenendola abbastanza lontano dalle pressioni e dalle tresche dei gerarchi. [...] Pozzo non fu antifascista, né mai pretese di esserlo, ma non fu nemmeno banditore troppo strumentalizzato da parte del potere. [...] Forse quello fu l'unico modo per evitare che la sua squadra diventasse la Nazionale di Mussolini.»

(G. Ormezzano. Il calcio: una storia mondiale. Longanesi, Milano, 1989, ISBN 88-304-0918-9)

Pozzo, pare, amava portare con sé due portafortuna: il primo era una scheggia della Coppa Internazionale. Il trofeo era una sorta di antenato del Campionato europeo di calcio e Pozzo l'aveva vinto per la prima volta l'11 maggio 1930, quando a Budapest la sua nazionale batté l'Ungheria per 5-0 nell'ultima e decisiva partita. Avvenne che il trofeo cadesse per terra e, essendo interamente di cristallo di Boemia, si rompesse in numerosi pezzi senza poter essere riparato. Il secondo portafortuna era un biglietto per l'Inghilterra, dono di un familiare, che Pozzo non utilizzò mai.

Dal 24 novembre 1935 al 20 luglio 1939 Pozzo inanellò una serie di 30 risultati utili consecutivi, un record poi superato nel 2021 da Roberto Mancini.[8]


Tattica


Fino agli anni trenta, la tattica più diffusa nel calcio era stata la cosiddetta piramide di Cambridge, cioè un 2-3-5 a forma di piramide rovesciata che aveva il suo vertice nel portiere. L'ideazione di questo schema è attribuita alla squadra del noto college britannico, mentre il suo lancio è dovuto ai Blackburn, che lo applicarono per la prima volta negli anni novanta dell'Ottocento, vincendo cinque coppe di lega.

Per oltre un trentennio questo modulo conobbe ininterrotta fortuna nelle isole britanniche e, di riflesso, nel mondo intero. Negli anni del primo dopoguerra, per evoluzione, dalla piramide ebbero origine simultaneamente il WM, o sistema, praticato dall'Arsenal di Herbert Chapman e il metodo, i cui padri sono comunemente identificati in Vittorio Pozzo e nel suo amico e rivale Hugo Meisl, per venticinque anni allenatore della nazionale austriaca.

Il Metodo di Vittorio Pozzo
Il Metodo di Vittorio Pozzo

Pozzo e Meisl svilupparono l'idea di uno schieramento con due difensori arretrati e un giocatore centrale posto dinnanzi alla difesa, in mezzo ai due mediani. Questo giocatore, detto appunto centromediano metodista, fungeva da cardine della manovra ed era un vero e proprio antenato del "regista" all'italiana. Rispetto al sistema, lo spostamento in avanti del difensore centrale forniva un maggiore sostegno ai mediani. Infine, l'arretramento verso la mediana dei due inside forward, gli "attaccanti interni" della piramide (detti anche "mezze ali"), dava origine ad una formazione del tipo 2-3-2-3, o "WW", poiché ripeteva sul campo la forma di queste lettere. In questo modo si creava di fatto una superiorità numerica a centrocampo: la difesa risultava più protetta e i contrattacchi risultavano più rapidi ed efficaci.

Mentre Meisl si mostrò propenso ad applicare una versione dinamica del metodo, dando di fatto origine ad un ibrido con il "sistema", Pozzo rimase legato alla prima versione della sua tattica, dichiarandosi sempre decisamente contrario all'introduzione dello schema inglese, che egli riteneva poco adatto alle caratteristiche atletiche e allo stile degli italiani.

Lo stesso argomento in dettaglio: Hugo Meisl e Metodo (calcio).

Dimostrando comunque di non avere una visione preconcetta della tattica, Pozzo seppe adattare i suoi convincimenti: col tempo, infatti, crebbe nel suo gioco l'importanza delle mezze ali interne, anche perché ebbe a disposizione due fortissimi interpreti di quel ruolo, Giuseppe Meazza e Giovanni Ferrari, che non a caso furono gli unici due titolari fissi di entrambe le selezioni campioni del mondo.


Dopo il ritiro


Su pressioni della Federcalcio, Pozzo diede le dimissioni da commissario tecnico il 5 agosto del 1948. Era ritenuto un uomo del passato, non più adatto a ricoprire il suo ruolo: veniva identificato con i successi sportivi del regime fascista. Inoltre rimaneva un convinto assertore della validità del metodo, mentre le squadre maggiormente vincenti all'epoca applicavano il sistema. Tra queste, paradossalmente, c'era il Grande Torino, ossatura della sua nazionale negli anni del secondo dopoguerra.

Al momento del ritiro, Pozzo era stato commissario tecnico della nazionale per 6.927 giorni: un primato mondiale assoluto ancora oggi imbattuto. Aveva collezionato 97 panchine con la nazionale, con un totale di 65 vittorie, 17 pareggi e 15 sconfitte. La sua percentuale di vittorie è pari al 67,01% delle partite giocate: un record tra i CT azzurri.[9] Il suo ultimo, straziante, atto ufficiale fu il riconoscimento dei corpi dilaniati dei calciatori del Grande Torino, suoi amici e allievi, periti il 4 maggio 1949 nella tragedia di Superga.[10]

Nel 1948, in occasione del 50º anniversario della F.I.G.C., fu insignito del titolo di pioniere del calcio italiano.[11]

Negli anni tra il 1948 e il 1958 Vittorio Pozzo partecipò piuttosto assiduamente, in qualità di consigliere nel direttivo tecnico, alla creazione del Centro Tecnico Federale di Coverciano. Questa attività avvenne grazie all'espressa richiesta fatta alla Federcalcio dall'amico e dirigente sportivo Luigi Ridolfi, che aveva ideato il Centro Tecnico e che ne curò la costruzione fino alla propria morte. Pozzo morì il 21 dicembre del 1968, all'età di 82 anni, a Torino e le sue spoglie riposano nel cimitero di Ponderano (BI), paese di origine della sua famiglia.

Nel 1986 gli venne intitolato l'allora Stadio Comunale di Torino[12][13] (oggi Stadio Olimpico Grande Torino), mentre nel giugno 2008 fu la volta dello stadio di Biella e, in precedenza, di quello di Boscoreale. Nel 2011 gli venne assegnato un Riconoscimento alla memoria nella Hall of fame del calcio italiano. Dal 2016 i suoi cimeli sono esposti a Ponderano in un museo a lui dedicato[14].


Statistiche



Statistiche da allenatore



Nazionale

Squadra Naz dal al Record
G V N P GF GS DR % Vittorie
Italia 29 giugno 1912 (1ºperiodo)
9 marzo 1924 (2ºperiodo)
1º dicembre 1929
3 luglio 1912 (1ºperiodo)
2 giugno 1924 (2ºperiodo)
5 agosto 1948
97 65 17 15237129+108 67,01

Panchine da commissario tecnico della nazionale italiana

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
29-06-1912StoccolmaFinlandia 3 – 2 ItaliaOlimpiadi 1912Franco Bontadini
Enrico Sardi
Cap: -
01-07-1912SolnaSvezia 0 – 1 ItaliaOlimpiadi 1912Franco BontadiniCap: -
09-03-1924MilanoItalia 0 – 0 SpagnaAmichevole-Cap: -
06-04-1924BudapestUngheria 7 – 1 ItaliaAmichevoleLuigi CeveniniCap: -
25-05-1924ColombesItalia 1 – 0 SpagnaOlimpiadi 1924aut. VallanaCap: -
29-05-1924VincennesItalia 2 – 0 LussemburgoOlimpiadi 1924Adolfo Baloncieri
Giuseppe Della Valle
Cap: -
02.06-1924ParigiSvizzera 2 – 1 ItaliaOlimpiadi 1924Giuseppe Della ValleCap: -
01-12-1929MilanoItalia 6 – 1 PortogalloAmichevoleMarcello Mihalich 2
Raimundo Orsi 2
Adolfo Baloncieri
Attila Sallustro
Cap: -
09-02-1930RomaItalia 4 – 2 SvizzeraAmichevolePoretti 2
Giuseppe Meazza 2
Cap: -
02-03-1930RomaGermania 0 – 2 ItaliaAmichevoleAdolfo Baloncieri
Giuseppe Meazza
Cap: -
06-04-1930AmsterdamPaesi Bassi 1 – 1 ItaliaAmichevoleAdolfo BaloncieriCap: -
11-05-1930BudapestUngheria 0 – 5 Italia1° Coppa InternazionaleRaffaele Costantino
Mario Magnozzi
Giuseppe Meazza 3
Cap: -
22-06-1930BolognaItalia 2 – 3 SpagnaAmichevoleRaffaele Costantino 2Cap: -
25-01-1931BolognaItalia 5 – 0 FranciaAmichevoleGiuseppe Meazza 3
Renato Cesarini
Renato Cattaneo
Cap: -
22-02-1931MilanoItalia 2 – 1 AustriaCoppa Internazionale Giuseppe Meazza
Raimundo Orsi
Cap: -
29-03-1931BernaSvizzera 1 – 1 ItaliaCoppa Internazionale Renato CesariniCap: -
12-04-1931OportoPortogallo 0 – 2 ItaliaAmichevoleRaimundo Orsi
Giovanni Ferrari
Cap: -
19-04-1931BilbaoSpagna 0 – 0 ItaliaAmichevole-Cap: -
20-05-1931RomaItalia 3 – 0 ScoziaAmichevoleRaffaele Costantino
Giuseppe Meazza
Raimundo Orsi
Cap: -
15-11-1931RomaItalia 2 – 2 CecoslovacchiaCoppa Internazionale Alfredo Pitto
Fulvio Bernardini
Cap: -
13-12-1931BudapestItalia 3 – 2 UngheriaCoppa Internazionale Julio Libonatti
Raimundo Orsi
Renato Cesarini 3
Cap: -
14-02-1932NapoliItalia 3 – 0 UngheriaCoppa Internazionale Francisco Fedullo 3Cap: -
20-03-1932ViennaAustria 2 – 1 ItaliaCoppa Internazionale Giuseppe MeazzaCap: -
10-04-1932ColombesFrancia 1 – 2 ItaliaAmichevoleMario Magnozzi
Raffaele Costantino
Cap: -
08-05-1932BudapestUngheria 1 – 1 ItaliaCoppa Internazionale Raffaele Costantino Cap: -
28-10-1932PragaCecoslovacchia 2 – 1 ItaliaCoppa Internazionale Giovanni FerrariCap: -
27-11-1932PragaItalia 4 – 1 UngheriaAmichevoleGiovanni Ferrari
Giuseppe Meazza
Raimundo Orsi 2
Cap: -
01-01-1933BolognaItalia 3 – 1 GermaniaAmichevoleGiuseppe Meazza
Raffaele Costantino
Angelo Schiavio 2
Cap: -
12-02-1933BruxellesBelgio 2 – 3 ItaliaAmichevoleGiuseppe Meazza 2
Raffaele Costantino
Cap: -
02.-04-1933GinevraSvizzera 0 – 3 ItaliaCoppa Internazionale Angelo Schiavio 2
Giuseppe Meazza
Cap: -
07-05-1933FirenzeItalia 2 – 0 CecoslovacchiaCoppa Internazionale Giovanni Ferrari
Angelo Schiavio
Cap: -
12-05-1933RomaItalia 1 – 1 InghilterraAmichevoleGiovanni FerrariCap: -
22-10-1933BudapestUngheria 0 – 1 ItaliaCoppa Internazionale Felice BorelCap: -
03-12-1933FirenzeItalia 5 – 2 SvizzeraCoppa InternazionaleGiovanni Ferrari
Mario Pizziolo
Raimundo Orsi
Giuseppe Meazza
Luis Monti
Cap: -
11-02-1934TorinoItalia 2 – 4 AustriaCoppa Internazionale Enrique Guaita 2Cap: -
25-03-1934MilanoItalia 4 – 0 GreciaQual.Mondiali 1934Giuseppe Meazza 2
Anfilogino Guarisi
Giovanni Ferrari
Cap: -
27-05-1934RomaItalia 7 – 1 Stati UnitiMondiali 1934Angelo Schiavio 3
Raimundo Orsi 2
Giuseppe Meazza
Giovanni Ferrari
Cap: -
31-05-1934FirenzeItalia 1 – 1 SpagnaMondiali 1934Giovanni FerrariCap: -
01-06-1934FirenzeItalia 1 – 0 SpagnaMondiali 1934Giuseppe MeazzaCap: -
03-06-1934FirenzeItalia 1 – 0 AustriaMondiali 1934Enrique GuaitaCap: -
10-06-1934RomaItalia 2 – 1 Cecoslovacchia1º titolo mondialeRaimundo Orsi
Angelo Schiavio
Cap: -
14-11-1934LondraInghilterra 3 – 2 ItaliaAmichevoleGiuseppe Meazza 2Cap: -
09-12-1934MilanoItalia 4 – 2 UngheriaAmichevoleEnrique Guaita 2
Giovanni Ferrari
Giuseppe Meazza
Cap: -
17-02-1935RomaItalia 4 – 2 FranciaAmichevoleGiuseppe Meazza 2Cap: -
24-03-1935ViennaAustria 0 – 2 ItaliaCoppa InternazionaleSilvio Piola 2Cap: -
27-10-1935PragaCecoslovacchia 2 – 1 ItaliaCoppa InternazionaleAlfredo PittoCap: -
24-11-1935MilanoItalia 2 – 2 Ungheria2° Coppa InternazionaleGino Colaussi
Giovanni Ferrari
Cap: -
05-04-1936ZurigoSvizzera 1 – 2 ItaliaAmichevoleAtilio Demaría
Gino Colaussi
Cap: -
17-05-1936MilanoItalia 2 – 2 AustriaAmichevoleAtilio Demaría
Piero Pasinati
Cap: -
31-05-1936BudapestUngheria 1 – 2 ItaliaAmichevolePiero Pasinati
Giuseppe Meazza
Cap: -
03-08-1936BerlinoItalia 1 – 0 Stati UnitiOlimpiadi 1936Annibale Frossi
07-08-1936BerlinoItalia 8 – 0 GiapponeOlimpiadi 1936Carlo Biagi 4
Annibale Frossi 3
Giulio Cappelli
Cap: -
10-08-1936BerlinoItalia 2 – 1 NorvegiaOlimpiadi 1936Alfonso Negro
Annibale Frossi
Cap: -
15-08-1936BerlinoItalia 2 – 1 Austria1º titolo olimpicoAnnibale Frossi 2Cap: -
25-10-1936MilanoItalia 4 – 2 SvizzeraCoppa InternazionaleSilvio Piola 2
Giuseppe Meazza
Piero Pasinati
Cap: -
15-11-1936BerlinoGermania 2 – 2 ItaliaAmichevoleGino Colaussi
Giovanni Ferrari
Piero Pasinati
Cap: -
13-12-1936GenovaItalia 2 – 0 CecoslovacchiaAmichevolePiero Pasinati
Giovanni Ferrari
Cap: -
25-04-1937TorinoItalia 2 – 0 UngheriaCoppa InternazionaleGino Colaussi
Annibale Frossi
Cap: -
23-05-1937PragaCecoslovacchia 0 – 1 ItaliaCoppa InternazionaleSilvio PiolaCap: -
27-05-1937OsloNorvegia 1 – 3 ItaliaAmichevoleSilvio Piola 2
Giuseppe Meazza
Cap: -
31-10-1937GinevraSvizzera 2 – 2 ItaliaCoppa InternazionaleSilvio Piola 2Cap: -
05-12-1937ParigiFrancia 0 – 0 ItaliaAmichevole-Cap: -
15-05-1938MilanoItalia 6 – 1 BelgioAmichevoleSilvio Piola 3
Giuseppe Meazza
Michele Andreolo
Piero Pasinati
Cap: -
22-05-1938GenovaItalia 4 – 0 JugoslaviaAmichevoleGino Colaussi
Silvio Piola
Giuseppe Meazza
Giovanni Ferrari
Cap: -
05-06-1938MarsigliaItalia 2 – 1 NorvegiaMondiali 1938Pietro Ferraris
Giuseppe Meazza
Cap: -
12-06-1938MarsigliaFrancia 1 – 3 ItaliaMondiali 1938Gino Colaussi
Silvio Piola 2
Cap: -
16-06-1938MarsigliaItalia 2 – 1 BrasileMondiali 1938Gino Colaussi
Giuseppe Meazza
Cap: -
19-06-1938ColombesItalia 4 – 2 Ungheria2º titolo mondialeGino Colaussi 2
Silvio Piola 2
Cap: -
20-11-1938BolognaItalia 2 – 0 SvizzeraAmichevoleGino Colaussi
aut. Minelli
Cap: -
04-12-1938NapoliItalia 1 – 0 FranciaAmichevoleAmedeo BiavatiCap: -
26-03-1939NapoliItalia 3 – 2 GermaniaAmichevoleSilvio Piola
Amedeo Biavati
Cap: -
13-05-1939MilanoItalia 2 – 2 InghilterraAmichevoleAmedeo Biavati
Silvio Piola
Cap: -
04-06-1939BelgradoJugoslavia 1 – 2 ItaliaAmichevoleSilvio Piola
Gino Colaussi
Cap: -
08-06-1939BudapestUngheria 1 – 2 ItaliaAmichevoleSilvio Piola
Gino Colaussi 2
Cap: -
11-06-1939BucarestRomania 0 – 1 ItaliaAmichevoleGino ColaussiCap: -
20-07-1939HelsinkiFinlandia 2 – 3 ItaliaAmichevoleSilvio Piola 3Cap: -
12-11-1939ZurigoSvizzera 3 – 1 ItaliaAmichevoleEttore PuricelliCap: -
26-11-1939BerlinoGermania 5 – 2 ItaliaAmichevoleNeri
Demaria
Cap: -
03-03-1940TorinoItalia 1 – 1 SvizzeraAmichevoleCorbelliCap: -
14-04-1940RomaItalia 2 – 1 RomaniaAmichevoleBiavati
Piola
Cap: -
05-05-1940MilanoItalia 3 – 2 GermaniaAmichevoleColaussi
Bertoni
Biavati
Cap: -
01-12-1940GenovaItalia 1 – 1 UngheriaAmichevoleTrevisanCap: -
05-04-1942GenovaItalia 4 – 0 CroaziaAmichevoleGabetto
Ferraris
Biavati
Grezar
Cap: -
19-04-1942MilanoItalia 4 – 0 SpagnaAmichevoleMazzola
Ferraris
Piola
Loik
Cap: -
11-11-1945ZurigoSvizzera 4 – 4 ItaliaAmichevolePiola
Loik
Biavati 2
Cap: -
01-12-1946MilanoItalia 3 – 2 AustriaAmichevoleCastigliano
Mazzola
Piola
Cap: -
27-04-1947MilanoItalia 5 – 2 SvizzeraAmichevoleMazzola
Menti 3
Loik
Piola
Cap: -
11.05-1947TorinoItalia 3 – 2 UngheriaAmichevoleGabetto 2
Loik
Cap: -
09-11-1947ViennaAustria 5 – 1 ItaliaAmichevoleCarapelleseCap: -
14-12-1947BariItalia 3 – 1 CecoslovacchiaAmichevoleMenti
Gabetto
Carapellese
Cap: -
04-04-1948ColombesFrancia 1 – 3 ItaliaAmichevoleCarapellese 2
Gabetto
Cap: -
16-05-1948TorinoItalia 0 – 4 InghilterraAmichevole-Cap: -
02-08-1948BrentfordItalia 9 – 0 Stati UnitiOlimpiadi 1948 - 2º turnoPernigo 4
Cavigioli 2
Caprile
Stellin
Turconi
Cap: -
05-08-1948LondraDanimarca 5 – 3 ItaliaOlimpiadi 1948 - QuartiCavigioli
Caprile
Pernigo
Cap: -
Totale Presenze 97 Reti 237

Palmarès



Allenatore



Nazionale

Italia: 1927-1930, 1933-1935
Italia: Italia 1934, Francia 1938
Italia: Berlino 1936

Onorificenze



Note


  1. https://www.mondiali.it/curiosita-sportive/vittorio-pozzo-re-mida-della-nazionale/
  2. https://gianlucadimarzio.com/it/vittorio-pozzo-italia-storia-allenatore-fascismo-polemiche
  3. https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/12/21/vittorio-pozzo-50-anni-fa-la-morte-del-ct-che-vinse-tutto-nel-periodo-sbagliato-cosi-venne-dimenticato-ma-collaboro-col-cln/4849392/
  4. https://www.tifotorocaffe.net/forum/viewtopic.php?t=14452
  5. Sky Sport, Van Gaal e non solo: gli allenatori imbattuti ma che i Mondiali non li hanno vinti | Sky Sport, su sport.sky.it. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  6. Football 1898-1908 - Il calcio dei pionieri, Fondazione Genoa 1893, Editrice Thesis, Genova, 2008 pag. 186
  7. Fugardi, p. 92.
  8. Pozzo Vittorio - Le partite alla guida della Nazionale - Italia1910.com - Nazionale Italiana di calcio e Serie A
  9. L'attuale CT Roberto Mancini ha una percentuale superiore, ma essendo ancora in carica questa percentuale potrebbe aumentare o diminuire.
  10. Il Toro non c'è più, su ilfattoquotidiano.it. URL consultato il 4 maggio 2019.
  11. Bollettino ufficiale della FIGC, comunicato ufficiale n. 45 del 18 febbraio 1949. Con comunicato n. 46, al Palazzo Tursi di Genova il 27 febbraio 1949 furono consegnati i distintivi d'onore alle persone che avevano dato un contributo rilevante allo sviluppo del gioco del calcio in Italia nel periodo 1898-1914 (comprese le persone già decedute): 7 presidenti; 12 del Piemonte; 15 della Lombardia; 5 del Veneto; 6 della Liguria; 2 dell'Emilia, 4 della Toscana; 5 del Lazio; 2 della Campania; 2 delle Puglie; 1 della Sicilia.
  12. Dall'Umberto I al "nuovo" Grande Torino, gli 11 stadi della storia calcistica torinese
  13. SPECIALE STADI TORINO: I 5 impianti esistenti in cui hanno giocato Juve e Toro
  14. Inaugurato il museo dedicato a Vittorio Pozzo I cimeli raccontano la storia del calcio azzurro, su lastampa.it, La Stampa, 29 aprile 2016.
  15. La Stella al Merito Sportivo a Vittorio Pozzo, su archiviolastampa.it, La Stampa, 25 giugno 1938 n. 150 pag. 2.

Bibliografia



Monografie



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[de] Vittorio Pozzo

Vittorio Pozzo (* 12. März 1886 in Turin; † 21. Dezember 1968 in Ponderano) war ein italienischer Fußballspieler und -trainer. Als Cheftrainer der italienischen Nationalmannschaft wurde er 1934 und 1938 Weltmeister.

[en] Vittorio Pozzo

Vittorio Pozzo (Italian pronunciation: [vitˈtɔːrjo ˈpottso]; 2 March 1886 – 21 December 1968) was an Italian football player, manager and journalist.

[es] Vittorio Pozzo

Vittorio Giuseppe Luigi Pozzo (Turín, 2 de marzo de 1886-Ponderano, 21 de diciembre de 1968) fue un futbolista, y más notoriamente, entrenador de fútbol italiano que se hizo famoso al ganar las ediciones de 1934 y 1938 de la Copa Mundial de Fútbol dirigiendo a la selección de fútbol de Italia. Además de ganar ambos torneos, durante su periodo como entrenador de Italia, esta se mantuvo invicta entre 1930 y 1934, ganó las ediciones de 1930 y 1935 de la Copa Dr. Gerö y obtuvo la medalla de oro en los Juegos Olímpicos de 1936 y la medalla de bronce en 1928. Hasta el día de hoy, ha sido el único director técnico que ha ganado dos veces la copa mundial y al mismo tiempo, consecutivamente.

[fr] Vittorio Pozzo

Vittorio Pozzo, né le 2 mars 1886 à Turin et mort le 21 décembre 1968 à Ponderano, était un footballeur puis entraîneur de football italien. Il fut largement reconnu au poste d'entraîneur où il était surnommé le vieux maître (il vecchio maestro en italien), en remportant deux coupes du monde en 1934 et 1938 avec l'équipe d'Italie, il est le seul avoir remporté deux coupes du monde de football en tant que sélectionneur.
- [it] Vittorio Pozzo

[ru] Поццо, Витторио

Витто́рио По́ццо (итал. Vittorio Pozzo; 2 марта 1886, Турин — 21 декабря 1968, Турин) — итальянский футбольный тренер. Дважды, в 1934 и 1938, Поццо приводил сборную Италии к выигрышу чемпионатов мира, что до сих пор является рекордом среди главных тренеров[2]. В 1936 году Поццо привёл сборную к победе на Олимпиаде в Берлине. Автор схемы игры, названной «Методо».



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