Dido Havenaar: ingaggiato dal Mazda nel precampionato, al termine della stagione sarà incluso nel miglior undici del torneo.
Antefatti
Notevole fu l'afflusso di giocatori provenienti da club stranieri, grazie all'erogazione di speciali licenze per giocatori professionisti che, di fatto, aprirono la strada al professionismo nella Japan Soccer League[1][2][3][4]: il primo fu Yasuhiko Okudera, tornato al Furukawa Electric dopo una lunga militanza nella Bundesliga, seguito da Gaúcho dello Yomiuri e da Dido Havenaar del Mazda. Per quanto riguarda gli allenatori, George Yonashiro prese la guida tecnica dello Yomiuri affiancato da Dino Sani, iniziando a svecchiare la rosa con l'introduzione di un consistente numero di giovani (fra cui Nobuhiro Takeda, che otterrà il titolo di miglior esordiente[1])[5]; Shū Kamo riprese il pieno controllo tecnico del Nissan Motors mentre, nel secondo raggruppamento, la All Nippon Airways affidò a Toshihiko Shiozawa la panchina della propria squadra in sostituzione dell'esonerato Naoki Kurimoto[6].
Il primo raggruppamento vide un'accesa lotta al vertice fra i vicecampioni del Nippon Kokan, un rinnovato Yomiuri e il redivivo Mitsubishi Heavy Industries; ottenendo una striscia positiva di sette risultati utili consecutivi, già a partire dalla seconda giornata il Nippon Kokan assumerà il comando della classifica mantenendolo fino a febbraio, quando in seguito a due sconfitte di fila sarà sopravanzato dal Mitsubishi Heavy Industries e dallo Yomiuri. L'inizio del girone di ritorno vedrà lo Yomiuri prendere progressivamente il largo sulle altre due contendenti: dopo essere giunta al giro di boa appaiata alle altre due contendenti, la squadra se ne distaccherà arrivando alla vigilia della terzultima giornata con due punti di vantaggio su Mitsubishi Heavy Industries e tre sul Nippon Kokan. Decisivi, per il verdetto finale, furono i risultati delle ultime quattro gare: pur perdendo tre incontri (di cui due consecutivi), allo Yomiuri saranno sufficienti due punti (ottenuti prevalendo nello scontro diretto con il Mitsubishi Heavy Industries del 10 maggio) per ottenere il terzo titolo nazionale e l'esordio sul palcoscenico continentale; inutile si rivelerà l'aggancio del Nippon Kokan che, pur avendo raggiunto lo Yomiuri in vetta all'ultima giornata, risulterà secondo per via di una peggiore differenza reti. In fondo alla classifica, assieme a un Hitachi rimasto schiacciato sul fondo sin dalle prime battute del torneo, cadde l'esordiente Matsushita Electric, tradito da un finale di campionato negativo in cui perse entrambi gli scontri diretti con le deludenti Honda Motor e Yamaha Motors.
Il secondo raggruppamento vide il pronto ritorno in massima divisione del Sumitomo Metals, che dominando i rispettivi gironi guadagnò la promozione assieme al Toyota Motors, al ritorno in massima serie dopo quasi dieci anni di assenza. I gruppi validi per la retrocessione videro invece anche la partecipazione, nel girone per la regione orientale, dell'ANA Yokohama, non ancora ripresosi dai fatti controversi della stagione precedente e salvatasi agevolmente a scapito del TDK. Nel gruppo retrocessione per la regione occidentale, una peggior differenza reti rispetto all'NTT Kansai determinò la discesa del Kyoto Police nelle leghe regionali.
Viene considerata la somma dei risultati ottenuti nel corso dei vari gironi disputati (fonte: Japan Soccer League 1986/87Archiviato il 4 ottobre 2012 in Internet Archive.)
Bibliografia
The Complete History of Japan Soccer League, 1965-1992 (日本サッカーリーグ全史 1965-1992?), 1993, ISBN non esistente
1986-1987 JSL Year Book, 1986, Football Magazine, ISBN non esistente
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