L'Associazione Sportiva Stella Azzurra Roma è una società di pallacanestro di Roma. Fondata nel 1938 presso il Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode, ebbe il suo momento migliore a cavallo tra la metà degli anni sessanta e la fine dei settanta del XX secolo quando militò quasi costantemente in massima divisione riuscendo in due occasioni, nel 1975 e nel 1977, a qualificarsi per la Coppa Korać.
A.S. Stella Azzurra Roma Pallacanestro ![]() | |||
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Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
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Colori sociali | ![]() | ||
Simboli | Stella | ||
Dati societari | |||
Città | Roma | ||
Nazione | ![]() | ||
Confederazione | FIBA Europe | ||
Federazione | Federazione Italiana Pallacanestro | ||
Campionato | Serie A2 | ||
Fondazione | 1938 | ||
Presidente | Daniele Camponeschi | ||
General manager | Julio Trovato | ||
Allenatore | Luca Bechi | ||
Impianto | PalaCoccia, Veroli (2 800 posti) | ||
Sito web | www.stellazzurra.it | ||
La società fu fondata nel 1938 presso il centenario Collegio San Giuseppe - Istituto De Merode di Piazza di Spagna a Roma[1], ma fu solo nell'immediato dopoguerra che, su iniziativa di Mario Grottanelli, presbitero e istruttore[2], la squadra ebbe uno statuto e una struttura[2]; nel 1948 si affiliò alla Federazione Italiana Pallacanestro[1] e già nel 1951-52 fu in Serie C per un solo anno, in quanto guadagnò la promozione in Serie B; nel 1954, con il secondo posto assoluto in seconda divisione, lo Stella Azzurra giunse alla massima serie dopo appena sei anni di attività agonistica ufficiale.
La squadra, che dopo i Giochi olimpici di Roma del 1960 iniziò a disputare i suoi incontri al Palazzetto dello Sport di viale Tiziano, diede vita durante gli anni sessanta ad accesi derby con la Lazio[1]; ben presto, vista la notevole affluenza di pubblico, gli incontri stracittadini furono sovente dirottati al più capiente Palazzo dello Sport all'EUR[1].
A causa dell'accelerazione federale sul professionismo e l'apertura agli stranieri, la Serie A conobbe una lievitazione di costi[1] di cui Roma, che nel 1966 vantava tre squadre in prima divisione[1], fu la vittima più illustre: tra il 1966 e il 1970 la Stella Azzurra conobbe tre stagioni di Serie B, mentre la Lazio finì addirittura in Serie C[1]; la Stella Azzurra tornò in A nel 1972 e, di nuovo, nel 1974, anno che vide, sotto la presidenza del giovane imprenditore ed ex giocatore Luciano Acciari[1], l'avvento sulla panchina di un trentenne Valerio Bianchini: questi, costruendo una squadra che si basava su giocatori che in seguito avrebbero rappresentato l'Italia, guidò la squadra al suo primo appuntamento internazionale, la Coppa Korać 1974-75, ai quarti di finale della quale giunse.
Il culmine dell'epopea sportiva dello Stella Azzurra si ebbe tra il 1976 e il 1977: dapprima la squadra giunse quarta assoluta in campionato dietro Virtus Bologna, Pall. Varese e Pall. Cantù, che all'epoca costituivano la nobiltà della pallacanestro nazionale ed europeo, e, nella stagione successiva, l'arrivo alla semifinale di Coppa Korać 1976-77 dopo avere eliminato Aris Salonicco, Caen e Hapoel Ramat Gan. In semifinale fu la Jugoplastika di Spalato a battere lo Stella Azzurra nel doppio confronto (perso 71-96 in Jugoslavia[3] e vinto 87-76 a Roma[4]). Della formazione che affrontò le semifinali facevano parte nomi quali Enrico Gilardi, Fabio Fossati e gli statunitensi Dave Sorenson e Len Kosmalski[1].
Con il trasferimento di Bianchini a Pall. Cantù nel 1979 terminò il periodo più fruttuoso della società; la squadra retrocedette in A2 nel 1980 e, due anni più tardi, scese in Serie B, lasciando il testimone cittadino alla Virtus Roma[1]; da allora la Stella Azzurra non tornò più in prima divisione anche se nel corso degli anni è stata laboratorio di giovani giocatori che attraverso di essa sono passati alle serie superiore. In anni più recenti il prodotto più noto del vivaio è il romano Andrea Bargnani, dal 2016 ala grande del Saski Baskonia, che prima di essere prima scelta dei Toronto Raptors al draft del 2006 militò nella Stella Azzurra tra il 2002 e il 2003[5].
Dopo l'acquisizione, avvenuta il 2 luglio 2020, del titolo sportivo del Roseto Sharks[6], la Stella Azzurra ha ereditato il posto in Serie A2 della società abruzzese dalla stagione 2020-21[6].
Cronistoria della Stella Azzurra Roma |
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L'impianto interno di tutte le squadre è l'Arena "Altero Felici", che si trova in via Flaminia nella zona dei Due Ponti; capace di 800 posti, l'arena ha tre campi in parquet. Il "Felici" ospita anche regolarmente esibizioni e amichevoli dei cestisti della NCAA nel corso dei loro tour di propaganda[7]. Per il ritorno in Serie A2, il palazzetto scelto è quello di Veroli, il PalaCoccia, capace di contenere 3.500 spettatori.
La società ha una sezione femminile che schiera formazioni juniores dalla Under-13 alla Under-19, tutte che competono nei campionati regionali di categoria.
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