Patrick Nora (Curitibanos, 16 maggio 1979) è un giocatore di calcio a 5 brasiliano naturalizzato italiano. Assieme ad Humberto Honorio e ad Edgar Bertoni vanta il primato di 6 scudetti vinti in carriera.
Patrick Nora | ||
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Nazionalità | ![]() ![]() | |
Altezza | 179 cm | |
Peso | 75 kg | |
Calcio a 5 ![]() | ||
Ruolo | Centrale | |
Carriera | ||
Squadre di club | ||
1997-2001 | ![]() | |
2001-2003 | ![]() | |
2003-2004 | ![]() | ? (15) |
2004 | ![]() | ? (3) |
2004-2006 | ![]() | 37 (25) |
2006-2008 | ![]() | 34 (17) |
2008-2013 | ![]() | |
2013-2015 | ![]() | |
2015-2016 | ![]() | |
2016-2017 | ![]() | |
2017 | ![]() | |
2017-2018 | ![]() | |
2018-2019 | ![]() | |
2019 | ![]() | |
Nazionale | ||
2004-2010 | ![]() | 41 (12) |
Carriera da allenatore | ||
2017 | ![]() | all./gioc. |
Palmarès | ||
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Bronzo | Brasile 2008 | |
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Centrale difensivo mancino dotato di un notevole fiuto del gol[1], fin dalla giovane età dimostra talentuoso, debuttando nei campionati professionistici brasiliani ad appena 16 anni[1]. Due anni più tardi si trasferisce al Jaraguá, mentre nel 2001 passa all'Atlântico Erenchim.
Arrivato in Italia, gioca la stagione 2003-04 nelle file della BNL Ciampino, mentre l'anno successivo passa al Reggio Calcio a 5 dove si trattiene per un biennio. Alcuni mesi dall'inizio della stagione 2006-07 viene acquistato dalla Luparense; nella squadra padovana si consacra come uno dei giocatori italiani più affidabili in circolazione sia in ambito difensivo che in quello offensivo. Nonostante i lupi vincano due scudetti, una Coppa Italia e una Supercoppa italiana, nel finale della seconda stagione il giocatore ha alcuni screzi con il presidente Zarattini che lo convincono a rimanere in patria al termine dei Mondiali in Brasile[1]. Contattato da Massimo Bello proprio durante la rassegna iridata, nell'agosto del 2008 il giocatore si convince ad accettare la corte della Marca Trevigiana, dove rimarrà per cinque stagioni e mezza, vincendo una Coppa Italia, due scudetti e altrettante supercoppe italiane. A causa delle difficoltà economiche della società, nel dicembre 2013 fa ritorno alla Luparense insieme a Edgar Bertoni, Ercolessi, Follador oltre ai giovani Caverzan e Morassi. Il giocatore fu fortemente voluto da Zarattini stesso, nonostante alcune resistenze dell'area tecnica[2]. L'innesto dei giocatori castellani nello scacchiere di Fulvio Colini rilancia le quotazioni della squadra che, dopo aver chiuso la stagione regolare solamente quarta, nei play-off sbaraglia le avversarie laureandosi campione d'Italia. Lo scudetto del 2014 rappresenta sia per la società, sia per Nora stesso il quinto titolo, che permette a entrambi (nonché al capitano Humberto Honorio) di eguagliare il record di trofei vinti nel campionato italiano[2]. Nella stagione 2015-16 il giocatore si trasferisce all'Asti[3] con cui vince nuovamente lo scudetto, diventando temporaneamente il giocatore più titolato nella storia della Serie A[4]. Divenuto per l'ennesima volta campione d'italia, con l'Asti non iscritto al campionato 2016-17 per contrasti con la Federazione, decide a fine giugno di accasarsi al Kaos, dove ritrova il suo ex mister Julio Fernández.[5] Nell'autunno 2017 diventa un nuovo giocatore del Porto San Giorgio. Il 4 gennaio 2019 torna in Italia firmando con il Maritime Augusta.
In possesso della doppia cittadinanza in virtù dei natali bellunesi dei propri bisnonni[1], già nella sua prima stagione in Italia viene convocato dalla Nazionale di calcio a 5 dell'Italia[6]. Stimato da Alessandro Nuccorini[7], con la maglia azzurra prende parte al Grand Prix 2006 ma non al Campionato europeo 2007 a causa di un infortunio al retto femorale della gamba destra[7]. L'anno seguente è tra i convocati per il Mondiale giocato in Brasile, nel quale l'Italia chiude al terzo posto; nella manifestazione Nora mette a segno 4 reti[1]. Inizialmente utilizzato anche da Roberto Menichelli, dopo il deludente Europeo 2010 esce dal gruppo della Nazionale.
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