Daniela Beneck Frinolli (Torino, 8 luglio 1946) è un'ex nuotatrice italiana.
Daniela Beneck | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 163 cm | |
Peso | 54 kg | |
Nuoto ![]() | ||
Specialità | Stile libero | |
Squadra | ![]() | |
Statistiche aggiornate al 31 marzo 2020 | ||
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Nata nel 1946 a Torino, è figlia di Bruno Beneck, nipote di Stefano Benech e sorella di un'altra nuotatrice, Anna Beneck, partecipante ai Giochi olimpici di Roma 1960, morta nel 2013[1]. Sposata con l'ostacolista e velocista Roberto Frinolli, partecipante ai Giochi di Tokyo 1964, Città del Messico 1968 e Monaco di Baviera 1972[2], è cognata di un altro ostacolista e velocista, Salvatore Morale, anche lui presente alle Olimpiadi di Roma 1960 e Tokyo 1964 (dove è stato bronzo nei 400 m ostacoli)[3]. Anche due suoi figli sono stati atleti: Giorgio Frinolli, ostacolista, presente ai Giochi olimpici di Sydney 2000[4] e Bruno Frinolli, saltatore in lungo.
A 14 anni ha partecipato ai Giochi olimpici di Roma 1960, nella staffetta 4x100 m stile libero con Anna Maria Cecchi, Rosanna Contardo, Maria Cristina Pacifici e Paola Saini, arrivando 4ª in batteria con il tempo di 4'31"8, qualificandosi alla finale, e terminandola al 7º posto in 4'26"8.
Quattro anni dopo, a 18 anni, ha preso di nuovo parte alle Olimpiadi, quelle di Tokyo 1964, nei 100 m stile libero, arrivando 3ª in batteria con il tempo di 1'03"2, qualificandosi alle semifinali, e venendo eliminata, 6ª in 1'02"9, nei 400 m stile libero, uscendo in batteria, 2ª in 4'56"2, e nella staffetta 4x100 m stile libero con Maria Cristina Pacifici, Mara Sacchi e Paola Saini, arrivando 4ª in batteria con il tempo di 4'15"0, qualificandosi alla finale, e terminandola all'8º posto in 4'17"2.
Ha detenuto diversi record nazionali nello stile libero: nei 100 m, prima con il tempo di 1'04"0 ad aprile 1962, migliorato un mese dopo da Paola Saini, e poi con i crono di 1'03"3, 1'03"2, 1'02"9, 1'02"6, 1'02"5 e 1'02"4 tra 1964 e 1966, migliorati nel 1968 da Mara Sacchi; nei 200 m, con i tempi di 2'18"80 e 2'18"00 (quest'ultimo anche record europeo[5], il primo di sempre ottenuto da un nuotatore italiano[6]) tra 1964 e 1965, migliorati sempre nel 1968 da Mara Sacchi, e nei 400 m, prima con il tempo di 5'09"00 nel 1962, migliorato da Paola Saini nello stesso anno, e poi con i crono di 5'06"10, 5'05"30, 5'04"80, 4'56"90, 4'56"10 e 4'52"20 tra 1962 e 1965, migliorati nel 1968 da Nives Cassera.
In carriera ha preso parte anche agli Europei di Lipsia 1962 e Utrecht 1966 (dove è arrivata in finale e ha terminato 8ª sia nei 100 sia nei 400 m stile libero).
Proprio nel 1966 è scampata alla tragedia di Brema (nella quale morirono 46 persone, tra le quali sette nuotatori della nazionale italiana di nuoto, un allenatore e un giornalista italiani diretti al meeting di nuoto di Brema), avendo deciso di rinunciare volontariamente al meeting tedesco[7], anche a causa del matrimonio della sorella Anna con Salvatore Morale, tenutosi in quei giorni[5]. Con la collega Paola Saini ha scritto un romanzo, Azzurro, dedicato proprio alle vittime di questa tragedia[8].
Dal 1987 al 2000 è stata addetta stampa della Federazione Italiana Nuoto.
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