Era figlia di Mario che fu segretario generale del CONI. Iniziò l'attività natatoria a Roma tesserata per la Società Sportiva Lazio, ed era specializzata in tutte le distanze veloci dello stile libero (100, 200 e 400 metri) anche se si dedicò ad altri stili natatori quali il dorso e la farfalla.
Fu più volte primatista italiana e probabilmente la prima nuotatrice moderna del panorama natatorio italiano avendo avuto l'opportunità di essere allenata dall'ungherese István Hunyadfi. Partecipò ai Giochi della XVII Olimpiade di Roma ancora adolescente, e poi ai seguenti Giochi della XVIII Olimpiade di Tokyo raggiungendo una finale a Roma. Partecipò anche alle staffette con le colleghe Mara Sacchi, Elena Zennaro, Anna Maria Cecchi, Rosanna Contardo, Anna e Daniela Beneck.
Partecipò più volte al Torneo delle Sei nazioni ma dopo la tragedia di Brema del 1966, abbandonò lo sport agonistico.
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