Denis Mendoza (Caracas, 22 giugno 1955) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista.
Denis Mendoza | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 175 cm | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Termine carriera | 1983 | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1971-1973 | ![]() | 15 (0) |
1973-1976 | ![]() | 49 (1) |
1976-1977 | ![]() | 24 (3) |
1977-1978 | ![]() | 24 (1) |
1978-1979 | ![]() | 8 (0) |
1979 | ![]() | 0 (0) |
1979-1980 | → ![]() | 3 (0) |
1980-1982 | ![]() | 61 (4) |
1982-1983 | ![]() | 24 (2) |
Carriera da allenatore | ||
???? | ![]() | Giovanili |
???? | ![]() | |
2002-2003 | ![]() | |
2003-2004 | ![]() | |
2005 | ![]() | |
2009-2010 | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 7 marzo 2012 | ||
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Nato mezzapunta[senza fonte], Mendoza nel corso della sua carriera fu anche impiegato come centrocampista con compiti di regia[1] e come mediano[2].
Adotta di preferenza il 3-4-1-2, con una coppia di attaccanti possibilmente veloci[3].
Nato in Venezuela, ma trasferitosi all'età di due anni a Meduno in Friuli-Venezia Giulia[4], Mendoza iniziò la sua parabola agonistica nell'Udinese. Con i friulani esordì nel campionato di Serie C 1971-1972, collezionando 2 presenze[5]. Nella stagione successiva trovò più spazio, scendendo in campo in 13 occasioni[5], a cui va aggiunto lo spareggio-promozione, perso contro il Parma[6].
Nel 1973-1974, a 18 anni, si trasferì nel Genoa per 100 milioni di lire[7]. Con i Grifoni esordì in Serie A il 13 gennaio 1974 in Milan-Genoa 1-0, e nella sua prima stagione giocò 10 partite[5], guadagnandosi la riconferma nel successivo torneo disputato in Serie B. Nel campionato 1974-1975 giocò 26 partite[5], ma i Grifoni non riuscirono a centrare la promozione, arrivata solo l'anno successivo, con Mendoza nei panni di rincalzo (13 presenze e 1 rete)[5].
Non seguì il club in Serie A, passando alla Ternana. Nella società umbra rimase una stagione, contribuendo alla salvezza del club rossoverde con 24 presenze e 3 reti, per poi ritornare al Genoa nel campionato 1977-1978, conclusosi con la retrocessione in Serie B. Nel 1978 passò al Brescia[5], abbandonando definitivamente la massima serie; vi rimase per una stagione, in Serie B, collezionando solamente 8 presenze[8]. Nell'estate 1979 fu ceduto al Bologna, nell'ambito dello scambio con Claudio Maselli che si trasferisce alle Rondinelle[4]; nell'ottobre successivo fu girato in prestito al Como, sempre in Serie B e sempre senza trovare spazio (3 presenze senza reti)[8], anche a causa di un lungo infortunio[4].
Nel 1980 scese ulteriormente di categoria, ceduto dal Bologna al Piacenza in Serie C1[1][4]. Qui ritrovò un posto da titolare per due stagioni, conquistando altrettante salvezze e la fascia di capitano nella seconda annata[2]. Chiuse la carriera nello Jesi[9], in Serie C2, sfiorando la promozione con un terzo posto finale in classifica.
Subito dopo il ritiro, nel 1984, ottiene il patentino di allenatore[3] e inizia l'attività nelle giovanili dell'Udinese[3]. Ha poi guidato il Pordenone[10], il Real Toppo in due riprese[10] e il Flaibano[11], tutti nei campionati dilettantistici friulani. Nel 2005 assume la guida della Rappresentativa Juniores della regione Friuli Venezia-Giulia[3][12], prima di sedere nel 2009 sulla panchina del Flaibano, squadra friulana di Prima Categoria[12][13].
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