Enzo Matteucci (Ancona, 5 ottobre 1933 – Ancona, 3 luglio 1992[2]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano di ruolo portiere.
Enzo Matteucci | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 172 cm | |
Peso | 68 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex portiere) | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1948-1950 | ![]() | ? (-?) |
1950-1953 | ![]() | ? (-?) |
1952-1953 | ![]() | 27 (-?)[1] |
1953-1954 | ![]() | 28 (-34) |
1954-1956 | ![]() | 52 (-55) |
1956-1960 | ![]() | 84 (-96) |
1960-1961 | ![]() | 19 (-32) |
1961-1966 | ![]() | 31 (-?) |
1966-1969 | ![]() | 10 (-7) |
1969-1970 | ![]() | 16 (-?) |
Carriera da allenatore | ||
1972-1974 | ![]() | |
19?? | ![]() | |
19?? | ![]() | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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È morto di SLA il 3 luglio 1992 a 58 anni[3] e la sua prematura scomparsa, al pari di altre, è stata da alcuni messa in relazione con la sua militanza nella Sampdoria insieme a Vincenzi e Ocwirk (anch'essi morti di SLA), ed alla presunta assunzione di sostanze dannose. Morti sospette nel calcio italiano al centro di un'indagine del PM torinese Raffaele Guariniello.
Matteucci era il portiere che, nella copertina della trasmissione Telesport, in onda tutte le sere prima del Telegiornale negli anni sessanta, subisce il goal vestendo la maglia dell'Inter.
Portiere di statura relativamente ridotta,[4] resta presto orfano di padre ed è allevato dalla madre, che si impiega come donna di pulizie alla previdenza sociale. Cresce nella Feris per poi passare all'Enzo Andreanelli di Ancona in Promozione e poi alla Vigor Senigallia, e all'Anconitana in IV Serie. Successivamente va alla Sambenedettese dove nel 1954 diventa titolare in Serie C conquistando l'anno successivo la storica promozione in Serie B che consente agli adriatici di giocare per la prima volta nella Serie cadetta.
Dopo due stagioni con i rossoblù passa all'Inter, con cui esordisce in Serie A il 6 gennaio 1957 contro la Lazio. Divenuto titolare dopo la cessione di Giorgio Ghezzi, offre prestazioni soddisfacenti, pur senza eguagliare il predecessore.[4]
Nel 1960 è acquistato dalla SPAL, nell'ambito della trattativa che porta all'Inter Armando Picchi. Matteucci però si infortuna e resta spesso fuori, sostituito da Lidio Maietti. Addirittura riporta una frattura della volta cranica a Genova in uno scontro con il sampdoriano Luigi Toschi.[5] Mazza a quel punto pensa di sostituirlo con un altro portiere della Sambenedettese, immaginando di bissare il successo di Persico: Patregnani.
Matteucci quindi va alla Roma assieme a Carpanesi e nella capitale rimarrà sino al 1966, per restare inesorabilmente chiuso da Fabio Cudicini. Acquistato per fare il secondo a Piero Battara alla Sampdoria, resta a Genova sino al 1968, per andare poi al Casale ed iniziare successivamente una carriera di allenatore di diverse squadre di Serie C e D.
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