Ha militato nel ruolo di guardia ai massimi livelli sia nella American Basketball Association (con i Virginia Squires) che nella NBA (coi San Antonio Spurs e con i Chicago Bulls) per un totale di 14 stagioni. Soprannominato "Iceman" dai tifosi, fu uno dei realizzatori più prolifici nella storia della pallacanestro. È membro della Basketball Hall of Fame e della selezione dei 50 migliori giocatori della NBA.
Carriera
Nacque a Detroit in una numerosa famiglia (6 figli in tutto), alla quale dovette imparare a badare sin da bambino, da quando il padre fuggì di casa. A conclusione di una formidabile stagione alle High School, gli venne offerta da Long Beach State una borsa di studio, che abbandonò dopo pochi mesi per fare ritorno in quel di Michigan. Anche il suo soggiorno alla Eastern Michigan non durò molto: dopo una stagione, infatti, nonostante gli oltre 29 punti a partita totalizzati fino ad allora, fu costretto ad abbandonare il college per via del rendimento scolastico troppo scadente.
Fu così che, notato da uno scout dei Virginia Squires, fece il suo approdo nella ABA, la storica lega rivale della NBA nei primi anni '70, compagno di squadra del leggendario Julius Erving che era allora al suo secondo anno fra i professionisti. Nella stagione 1973-1974, Gervin ricevette la prima convocazione per un All-Star Game, per poi passare ai San Antonio Spurs a metà stagione.
Nell'estate del 1976, con la scomparsa della American Basketball Association, gli Spurs, e con essi Gervin, fecero la loro comparsa nella NBA. George si confermò immediatamente uno dei principali interpreti nel ruolo di guardia. Nel 1977 portò San Antonio sulla vetta della Central Division, inaugurando il primo di quattro anni (tre consecutivi) come miglior realizzatore della NBA, a fronte di record personali di 63 punti in una sola partita e di 33 in un solo quarto (eguagliato da Carmelo Anthony e recentemente superato, con 37 punti, da Klay Thompson). Nei primi anni '80 gli Spurs, spostati nella Western Conference, giunsero per due stagioni consecutive ('82 e '83) ad un passo dalle Finals, sconfitti nelle finali di conference dai Lakers di Magic Johnson e Kareem Abdul-Jabbar.
Nella stagione 1984-85, la nuova gestione del coach Cotton Fitzsimmons, molto attenta alla fase difensiva, portò alla cessione di Gervin che approdò ai Bulls di Chicago proprio nell'anno dell'infortunio della stella locale Michael Jordan.
Al termine di questa stagione lasciò definitivamente la pallacanestro americana, approdando nel campionato italiano al Banco di Roma, dove mantenne la nomea di formidabile realizzatore collezionando una media di poco più di 26 punti a partita.
Statistiche e riconoscimenti
Ha guidato la classifica dei marcatori della NBA per 4 stagioni (1978, 79, 80 e 82);
Detiene l'ottava posizione di sempre nella media di punti a partita (26,2);
Fu selezionato per 12 All-Star Game (3 nella ABA e 9 nella NBA), venendo eletto MVP dell'incontro nel 1980;
Venne selezionato per 5 volte nell'All-NBA First Team (1978, 79, 80, 81 e 82) e 2 nell'All-NBA Second Team (1977 e 83);
Introdotto nel 1996 nella Basketball Hall of Fame;
Incluso nel ranking dei 50 giocatori più forti nella storia della NBA.
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