Gigi Marulla, all'anagrafe Luigi Marulla (Stilo, 20 aprile 1963 – Cetraro, 19 luglio 2015), è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo attaccante, a lungo giocatore del Cosenza, in cui militò per 11 campionati.
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Gigi Marulla | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Altezza | 175 cm | |
Peso | 69 kg | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Allenatore (ex attaccante) | |
Termine carriera | 1999 - giocatore | |
Carriera | ||
Giovanili | ||
1975-1981 | ![]() | |
1981-1982 | ![]() | |
Squadre di club1 | ||
1979-1981 | ![]() | 30 (9) |
1981-1982 | ![]() | 0 (0) |
1982-1985 | ![]() | 84 (28) |
1985-1988 | ![]() | 100 (23) |
1988-1989 | ![]() | 30 (10) |
1989-1997 | ![]() | 246 (61) |
1997-1999 | ![]() | 58 (23) |
Carriera da allenatore | ||
2000-2001 | ![]() | Primavera |
2001-2002 | ![]() | Vice |
2002-2003 | ![]() | Primavera |
2004-2006 | ![]() | |
2008 | ![]() | Vice |
2010 | ![]() | |
2010-2011 | ![]() | Berretti |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Il 19 luglio 2015, mentre si trovava in vacanza nella sua villa a Cavinia, frazione di Cetraro, Marulla fu colto da malore[1], probabilmente dovuto a una congestione a seguito di ingestione di una bevanda troppo fredda[1]. Trasportato d'urgenza al locale ospedale, i sanitari gli riscontrarono un infarto cardiaco ma non poterono salvarlo e, poche ore dopo il ricovero, giunse il decesso[1][2].
I funerali si tennero il 21 luglio successivo a Cosenza alla presenza di una moltitudine di tifosi della locale squadra[3] nonché di delegazioni di sostenitori di club di essa rivale o con essa gemellata quali Catanzaro, Reggina, Salernitana e Genoa.
Il 22 settembre successivo, a due mesi dalla sua morte, il Comune di Cosenza intitolò lo stadio fino ad allora noto come San Vito in Stadio San Vito-Gigi Marulla[4], come già preannunciato lo stesso giorno delle esequie[4].
Con il Cosenza disputò 3 tornei in Serie C1 e 8 in Serie B totalizzando 330 presenze in gare di campionato (compreso lo spareggio contro la Salernitana); è primo nella storia del Cosenza per presenze[5]. È il calciatore più prolifico di reti nella storia del Cosenza (91 gol in campionato), superando in graduatoria Agide Lenzi e Renato Campanini.[6]
Ha iniziato la carriera all'Acireale in Serie D, stagione 1979-1980, disputando 2 gare. Coi granata gioca la stagione successiva e in 28 partite segna 9 gol.
L'anno seguente passa nelle giovanili dell'Avellino,[senza fonte] senza mai esordire in prima squadra, che in quella stagione milita in massima serie.
Nel 1982-1983 si trasferisce al Cosenza, in Serie C1, restando fino al 1984-1985, quando diventa capocannoniere del girone B con 18 reti in 27 presenze di campionato.[7] Acquistato dal Genoa, con cui disputa tre campionati consecutivi nei cadetti, coi liguri gioca 100 gare, segna 23 gol.
Nel 1988-1989 torna all'Avellino in Serie B e realizza 10 gol in 30 gare.
La stagione successiva, in Serie B, torna a vestire la maglia del Cosenza, restando fino al 1996-1997 (8 anni consecutivi in B), stagione conclusa con la retrocessione del Cosenza in Serie C1. A Pescara (1990-1991), segna un gol ai tempi supplementari che permette al Cosenza di ottenere la salvezza nello spareggio con la Salernitana.[8]
Nel 1996-1997, un suo gol realizzato a Padova contro la squadra locale (a tempo quasi scaduto), non basta a salvare dalla retrocessione in Serie C il Cosenza, poiché i veneti pareggiano in pieno recupero.[9] Chiude la carriera in Serie C2 vestendo in due stagioni la maglia del Castrovillari.
In carriera ha totalizzato complessivamente 374 presenze e 96 reti in Serie B. In totale ha realizzato 147 reti nei professionisti.
Nel 2004-2005 ha allenato da novembre il Cosenza 1914 in Serie D. L'anno successivo, in Serie D, ha allenato per un breve periodo l'AS Cosenza, venendo esonerato. A marzo 2008 è assunto dal Gallipoli (Serie C1) da secondo di Vincenzo Patania[10]. Ad aprile 2010 succede all'esonerato Pino Rigoli sulla panchina del Vigor Lamezia in Serie D, che porta ai play-off (vinti). Nella stagione 2010-2011 allena la Berretti del Cosenza[11], dalla quale si dimette a gennaio 2011.
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