Giorgio De Stefani (Verona, 24 febbraio 1904 – Roma, 22 ottobre 1992) è stato un tennista e dirigente sportivo italiano.
Giorgio De Stefani | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
![]() | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tennis ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al definitivo | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
I suoi 85 tornei vinti in singolare e i 54 in doppio rappresentano un record per il tennis italiano.
Uomo e atleta di grande prestigio, divenne il numero uno del tennis italiano nel 1932, subentrando a Uberto De Morpurgo, e mantenne quella posizione sino al 1935.
Fu Campione d'Italia assoluto di singolare nel 1930, vincendo nello stesso anno anche il titolo del doppio misto, in coppia con Lucia Valerio.
Nel 1931 raggiunse i quarti di finale nel torneo di singolare del Roland Garros grazie al successo ottenuto contro Fred Perry negli ottavi. A negargli l'accesso alla sua prima semifinale a Parigi fu il francese Christian Boussus.
Nel 1932 vinse il torneo di doppio agli Internazionali d'Italia, in coppia con Pat Hughes. Nello stesso anno, al Roland Garros, diventò il primo dei quattro tennisti italiani mai approdati alla finale di singolare maschile in una prova del Grande Slam. De Stefani, testa di serie n. 6, dopo aver battuto nei quarti il britannico Harry Lee (6-3, 9-7, 6-2) e in semifinale il tedesco Roderich Menzel (6-3, 2-6, 7-5, 6-4) fu sconfitto da Henri Cochet, testa di serie n.1, per 0-6, 4-6, 6-4, 3-6.
Al Roland Garros, dove raggiunse la semifinale anche nel 1934, sconfiggendo nei quarti di finale Fred Perry prima di cedere a Gottfried von Cramm, De Stefani è il tennista italiano con la percentuale più alta (77) di incontri vinti, a pari merito con Jannik Sinner, con un bilancio di 20 vittorie e 6 sconfitte.
De Stefani fu finalista anche agli Internazionali d'Italia, nel 1934, battuto da Giovanni Palmieri (3-6, 0-6, 6-8). In quell'anno raggiunse il sesto posto della classifica mondiale.
Nel 1935 raggiunse i quarti di finale agli Australian Championships, miglior risultato, a pari merito con Nicola Pietrangeli, mai ottenuto da un tennista italiano nelle edizioni del torneo disputate su erba, e secondo in assoluto, a pari merito anche con Cristiano Caratti e Jannik Sinner e alle spalle di Matteo Berrettini, che realizzarono l'impresa sul cemento.
In Coppa Davis De Stefani vanta 41 vittorie e 21 sconfitte in singolare e 3 vittorie e 1 sconfitta in doppio. Ottenne i migliori risultati nel 1930 - quando l'Italia raggiunse la finale interzone a Parigi, cedendo poi agli Stati Uniti per 4-1 - e nel 1932 (finale europea persa contro la Germania dell'esordiente Gottfried von Cramm)[1].
Eletto nel 1951 tra i membri del Comitato Olimpico Internazionale, fu nominato presidente della Federazione Internazionale Tennis nel 1955, ancora prima di essere nominato presidente della Federazione Italiana (1958-1969).
Riconfermato alla presidenza internazionale nel 1962 e di nuovo nel 1967, si batté a lungo, alla fine con successo, per la riammissione del tennis alle Olimpiadi.
Giocatore autodidatta, di natura mancino, divenne il primo giocatore ad usare due colpi di diritto, passando la racchetta da una mano all'altra ed evitando così il rovescio.
Possedeva nel gioco notevole resistenza e forte determinazione, ma fu micidiale nel passante, un'arma di grande precisione che risultava, grazie al suo gioco ambidestro, sempre sorprendente per chi si azzardava ad attaccarlo.
Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1932 | Internazionali d'Egitto, Il Cairo | Terra battuta | ![]() |
8-6, 6-3 |
1935 | Internazionali di Argentina, Buenos Aires | Terra battuta | ![]() |
10-8, 10-8, 6-1 |
Data | Torneo | Superficie | Avversario in finale | Punteggio |
1932 | Internazionali di Francia | Terra battuta | ![]() |
6-0, 6-4, 4-6, 6-3 |
1934 | Monte-Carlo | Terra battuta | ![]() |
6-1, 8-6, 6-4 |
1934 | Internazionali d'Italia | Terra battuta | ![]() |
6-3, 10-8, 9-7 |
1937 | Internazionali d'Egitto, Il Cairo | Terra battuta | ![]() |
7-5, 6-0 |
Data | Torneo | Superficie | Compagno | Avversari in finale | Punteggio |
1932 | Internazionali d'Italia | Terra battuta | ![]() |
![]() ![]() |
6-2, 6-2, 6-4 |
Data | Torneo | Superficie | Compagno | Avversari in finale | Punteggio |
1934 | Internazionali d'Italia | Terra battuta | ![]() |
![]() ![]() |
3-6, 6-4, 9-7, 0-6, 6-2 |
![]() | Grande ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana |
— Roma, 1959[2] |
Altri progetti
![]() | ![]() |