Luigi De Rosa (Bari, 8 luglio1962) è un allenatore di calcio, dirigente sportivo ed ex calciatoreitaliano, di ruolo centrocampista e attaccante, responsabile tecnico del settore giovanile del Rende.
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Luigi De Rosa
Luigi De Rosa con la maglia del Cosenza (1988)
Nazionalità
Italia
Altezza
170 cm
Peso
64 kg
Calcio
Ruolo
Allenatore (ex centrocampista)
Termine carriera
1999 - giocatore
Carriera
Giovanili
Bari
Squadre di club1
1979-1984
Bari
86 (3)
1984-1987
Pescara
77 (5)
1987-1993
Cosenza
196 (4)
1993-1994
Matera
29 (5)
1994-1997
Cosenza
64 (1)
1997-1999
Castrovillari
57 (1)
Nazionale
1982
B Italia
1 (0)
Carriera da allenatore
1999-2001
Cosenza
Vice
2001-2002
Cosenza
2003
Crotone
2004-2005
Cosenza
2007
Pescara
2007-2008
Crotone
Berretti
2009
Monopoli
2009
Francavilla
2010
Francavilla
2010
Cosenza
Allievi Naz.
2010-2011
Cosenza
Vice
2011
Cosenza
2013-2014
Castrovillari
2014-2015
Castrovillari
2021
Rende
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
È nella Hall of fame del Cosenza[1], formazione in cui ha militato complessivamente in nove stagioni della sua carriera di calciatore, risultando il secondo per numero di incontri disputati in campionato, e in cui ha allenato la prima squadra per tre stagioni.
Caratteristiche tecniche
Giocatore
Centrocampista di talento,[2]dotato di grande tecnica e definito dai tifosi del Bari il «piccolo Maradona»[3], bravo tatticamente.[4] Ha giocato in ogni parte del campo, tanto da esser sceso sui terreni di gioco indossando tutti i numeri dal 2 all'11.[5]
Carriera
Giocatore
Club
Cresciuto nelle giovanili del Bari[6], debutta in prima squadra a 17 anni, in Bari-Palermo 1-1 del 1º giugno 1980[7][8]. Nel 1980-81 vince la Coppa Italia Primavera battendo il Milan 2-0 in finale[9]. Il 23 agosto 1981 debutta in Coppa Italia contro il Napoli[10][11]. Nel campionato di Serie B 1981-1982 è promosso e lanciato da Enrico Catuzzi in prima squadra, segnando il suo primo gol da professionista contro il Verona (3-3)[12][13] e chiude la stagione del Bari dei baresi[14] con 2 reti in 35 presenze, fornendo buone prestazioni[15] da ala sinistra[16][17] o trequartista in tandem con Maurizio Iorio contribuendo a uno dei Bari più belli della storia[18], sfiorando per 2 punti in classifica la promozione in Serie A e guadagnandosi la convocazione con la Nazionale B Under 21[19].
Nell'infausta stagione 1982-83, in cui i galletti terminano il campionato cadetto all'ultimo posto in classifica, gli allenatori Catuzzi e Radice lo schierano ala sinistra[20][21][22] e trequartista[23][24][25], fornendo ancora buone prestazioni[26][27], realizzando una rete. Sceso di categoria, sempre con il Bari, allenato da Bruno Bolchi, vince il campionato di serie C1, in una stagione che vede i pugliesi arrivare fino alle semifinali di Coppa Italia, dopo aver eliminato Juventus e Fiorentina.
Nell'estate del 1984 passa al Pescara, in Serie B, voluto dal tecnico Catuzzi[28], e gioca una buona stagione da regista[29] e ala destra[30][31]che si conclude con un buon settimo posto. A fine stagione il club abruzzese riscatta metà cartellino dal Bari in cambio di 2 miliardi di lire[32]. Con Giovanni Galeone sulla panchina biancazzura, De Rosa, reintegrato a dicembre, gioca nuovamente nel ruolo di attaccante e contribuisce alla vittoria del campionato di Serie B 1986-1987 e alla promozione in Serie A del Pescara.
Nell'estate 1987 è acquistato dal Cosenza: sotto la guida tecnica di Gianni Di Marzio, i calabresi ottengono la promozione in Serie B attesa da 24 anni, segnando 2 reti (contro Casertana e Torres) in 29 presenze. Nella stagione seguente, allenato da Bruno Giorgi, sfiora con i rossoblù la promozione in Serie A, persa a causa della classifica avulsa giocando una positiva stagione da centrocampista e per la prima volta anche come difensore centrale. Con la maglia del Cosenza, sfiora in più occasioni la massima categoria (1991-1992 con Reja,alternandosi con buoni risultati nei ruoli di libero e regista,tra gli artefici dell'ottimo quinto posto[33] e di uno dei Cosenza più forti di sempre[34], 1992-1993 con Silipo).
Nel 1993 passa al Matera dove disputa, da capitano,[35] un solo campionato come centrocampista finendo la stagione da miglior marcatore (5 reti) suo record personale, tra i più presenti della squadra[35]e contribuisce in maniera importante alla salvezza della squadra. Ritornato a Cosenza, nel campionato 1994-1995 guidato da Alberto Zaccheroni, disputa una positiva stagione coi rossoblù che, con 9 punti di penalizzazione in classifica, sfiorano la promozione in Serie A[36]. Nei successivi due campionati di Serie B è allenato prima da Bortolo Mutti e poi nell'ultima stagione, a 35 anni, da Gianni De Biasi e Franco Scoglio. Al termine dell'esperienza calabrese diviene il terzo calciatore del club per numero di presenze in tutte le competizioni.
Chiude la carriera da calciatore a Castrovillari,dopo due anni in Serie C2, al termine della stagione 1998-1999. Nella sua carriera ha totalizzato più di 500 presenze tra i professionisti.
Nazionale
Conta una presenza con la Nazionale B Under 21, contro i pari età della Grecia, giocata l'8 dicembre 1982: al 67' sostituisce Beppe Incocciati[37].
Allenatore
Subito dopo aver concluso la carriera di calciatore, diviene il vice di Bortolo Mutti per due stagioni al Cosenza in B. Nel 2001 partecipa al corso Master di Coverciano e ottiene il patentino per allenare in massima serie, primo nel suo corso[38] insieme a Serse Cosmi[38].
Per la stagione di Serie B 2001-2002, gli è affidata la panchina del Cosenza[39]. Debutta con una vittoria in casa , poi ottiene due pareggi (il primo in trasferta con la Sampdoria) e una vittoria in trasferta nelle quali la squadra gioca un calcio piacevole[40][41]. È esonerato dopo otto partite, sostituito da Emiliano Mondonico e richiamato a 4 giornate dalla fine del campionato[42], dove ottiene un pari in casa col Napoli e due vittorie in casa e in trasferta contro Palermo e Empoli, salvando la squadra dalla retrocessione[43]. A Cosenza lancia il diciannovenne Francesco Modesto e rilancia l'ex Milan Gianluigi Lentini e Pietro Strada.
Il 27 gennaio 2003 diventa allenatore del Crotone, in Serie C1 2002-2003, sostituendo l'esonerato Auteri[44]. È esonerato dopo cinque gare (4 pari, una sconfitta), venendo rimpiazzato da Auteri[45]. Torna a guidare il Cosenza nel 2003 in Serie B: poco prima dell'inizio della stagione, il club è escluso dal campionato per problemi burocratici[46]. Nella stagione 2004-2005 diventa nuovamente allenatore del Cosenza, partecipante dopo le vicissitudini societarie al campionato di Serie D; le precarie condizioni societarie lo costringono a dimettersi dopo qualche mese da inizio campionato[47].
Il 17 gennaio 2007 è ufficializzato nuovo allenatore del Pescara, in Serie B 2006-2007[48]: nonostante l'arrivo dei primi successi stagionali,[49][50][51] e alcuni buoni risultati[52][53][54] (il miglior Pescara della stagione)[55][56] facendo un calcio offensivo[57] e buone prestazioni anche contro Juventus[58] e Napoli[59] De Rosa, che guida gli abruzzesi sino a fine stagione, non riesce a evitare la retrocessione, avvenuta alla 38ª giornata con la sconfitta a Piacenza[60]. Il 4 agosto 2007 diventa allenatore della Berretti del Crotone[61], allenandola per un campionato. Nel 2009 è commentatore tecnico sull'emittente televisiva ContoTv[62]. Il 7 aprile 2009 è ingaggiato come nuovo allenatore del Monopoli[63], in Lega Pro 2008-2009, sostituendo l'esonerato Geretto. Guida i pugliesi alla salvezza anticipata e al 7º posto finale (3 vittorie, 2 pari, una sconfitta). Nella stagione 2009-2010 allena il Francavilla[64]. Il 7 agosto 2010 è presentato allenatore degli Allievi Nazionali del Cosenza. Lascia gli Allievi Nazionali dopo un mese e mezzo dall'incarico, diventando il vice di Mario Somma al Cosenza, in Lega Pro Prima Divisione 2010-2011.[65]
L'8 febbraio 2011 è chiamato alla guida della prima squadra del Cosenza, sostituendo il dimissionario Toscano:[66] a causa dei problemi societari - la squadra è penalizzata di 5 punti - De Rosa vive momenti difficili[nonchiaro], inclusi i ripetuti ammutinamenti dei giocatori agli allenamenti,[67] che nonostante dei buoni risultati[68][69][70] e buone prestazioni[71] culmineranno con la retrocessione della squadra in Lega Pro Seconda Divisione dopo i play-out col Viareggio.[72]
Nel 2012 è nominato Presidente Provinciale dell'Associazione Italiana Allenatori Calcio[73], carica che ricopre anche negli anni successivi[74].
Il 26 luglio 2013 diviene il nuovo allenatore del Castrovillari[75] per la stagione 2013-2014, in cui guida la squadra al secondo posto finale in classifica e alla vittoria dei play-off.[76] A metà novembre 2014 torna ad allenare il Castrovillari durante il campionato 2014-2015. Il 14 febbraio 2015 si dimette dopo tre mesi dall'incarico, a causa dei gravi problemi societari[77].
Il 31 luglio 2015 è annunciato allenatore e direttore tecnico della societá sportiva giovanile di Luigi Marulla, suo ex compagno di squadra[78]. Il 3 febbraio 2017 è ufficializzato come responsabile tecnico del settore giovanile del Rende, in Lega Pro[79].
Nel 2020 è inserito dall'Associazione Italiana Calciatori nel progetto "L'inviato AIC sul campo", che prevede il coinvolgimento diretto di alcuni ex calciatori con la loro presenza allo stadio per le gare di campionato e materialmente sul campo e far raccontare loro storie ed esperienze che hanno vissuto durante la loro carriera.[80]
Il 29 maggio 2021 è ufficializzato nuovo allenatore del Rende, terz'ultimo in classifica a un punto dalla zona retrocessione, con il compito di ottenere la salvezza diretta nelle ultime quattro gare[81]. Conquista anticipamente la salvezza, a seguito della vittoria per 5-3 sul Biancavilla[82].
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