Marc Hirschi (Berna, 24 agosto1998) è un ciclista su strada e pistardsvizzero che corre per l'UAE Team Emirates.[1] Campione del mondo ed europeo Under-23 in linea nel 2018, professionista dal 2019, nel 2020 si è aggiudicato una tappa al Tour de France, la medaglia di bronzo mondiale in linea e la Freccia Vallone.
In due stagioni tra gli Juniores, dal 2015 al 2016, Hirschi vince importanti gare su strada di categoria come il Grand Prix Général Patton e il Grand Prix Rüebliland nel 2015, e il Tour du Pays de Vaud e il Trofeo Emilio Paganessi nel 2016; sempre nel 2016 è medaglia d'argento europea di categoria nella specialità della cronometro, e medaglia d'oro mondiale di categoria nell'americana su pista.
Nel 2017 esordisce tra gli Under-23/Elite con la BMC Development Team, squadra giovanile della BMC: in stagione è campione nazionale Under-23 a cronometro e vincitore al Tour du Jura, gara del calendario UCI Europe Tour, oltre che bronzo in linea Under-23 ai campionati europei di Herning. Nel 2018 passa alla Development Team Sunweb, formazione giovanile del Team Sunweb; durante l'anno, oltre ad alcune frazioni di brevi corse a tappe, vince prima il titolo europeo Under-23 in linea a Zlín, e poi il titolo mondiale in linea di categoria a Innsbruck.
2019-2020: l'esordio e i successi da professionista
Nel 2019 diventa professionista nel Team Sunweb. Sin dalle prime corse si dimostra competitivo, in quanto ottiene due piazzamenti Top 5 di tappa all'Itzulia Basque Country e il secondo posto nella cronometro dei campionati nazionali. Alla Clásica San Sebastián coglie quindi il terzo posto, alle spalle di Remco Evenepoel e Greg Van Avermaet. Successivamente è protagonista al BinckBank Tour (secondo nella quarta tappa) e al Deutschland Tour (miglior giovane).
Nel 2020 è protagonista al Tour de France, dove più volte va all'attacco ottenendo piazzamenti importanti. Durante la seconda tappa a Nizza chiude secondo alle spalle di Julian Alaphilippe, mentre nella nona tappa, con arrivo a Laruns, è terzo, alle spalle degli sloveni Tadej Pogačar e Primož Roglič, dopo un attacco solitario durato quasi tutta la tappa. Alcuni giorni dopo coglie la prima vittoria World Tour in carriera, imponendosi in solitaria sul traguardo di Sarran Corrèze.[2] Nella 18ª tappa è ancora all'attacco, ma a causa di una caduta in discesa deve rinunciare alle velleità di vittoria.[3] A fine Grande Boucle viene nominato "supercombattivo" della corsa. Dopo il Tour partecipa alla prova in linea dei campionati del mondo a Imola, dove ottiene il terzo posto (medaglia di bronzo) alle spalle di Alaphilippe e Wout Van Aert; tre giorni dopo conquista la Freccia Vallone con un attacco negli ultimi 200 metri del Muro di Huy.[4]
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