Olaf Ludwig (Gera, 13 aprile1960) è un ex ciclista su strada, pistard e dirigente sportivotedesco, tedesco orientale fino al 1990. Tra i dilettanti fu campione del mondo della cronometro a squadre nel 1981 e campione olimpico in linea a Seul 1988; professionista dal 1990 al 1997, vinse la classifica a punti al Tour de France 1990 e la Coppa del mondo 1992.
1980-1989: le vittorie tra i dilettanti e il titolo olimpico
Tesserato per la SG Wismut Gera, polisportiva della sua città natale nell'allora Germania orientale, tra i dilettanti fu per tutti gli anni 1980 uno dei più forti velocisti a livello internazionale, ottenendo importanti successi nelle principali gare di categoria.
Alla Corsa della Pace, gara internazionale svolta nei paesi del Blocco orientale, vinse ben 38 tappe in dieci anni (record assoluto) e per due volte la classifica generale della corsa;[1] seppe far sua la classifica generale anche al Tour de la Communauté Européenne (attuale Tour de l'Avenir) in Francia, nel 1983. Da dilettante si aggiudicò anche due edizioni del DDR-Rundfahrt e, in Germania occidentale, un'edizione del Rheinland-Pfalz-Rundfahrt e una del Niedersachsen-Rundfahrt, oltre che tappe in corse di categoria quali Giro delle Regioni, Grand Prix Tell, Tour de Liège e Okolo Slovenska, nonché in corse "open", aperte cioè anche ai professionisti, come il Circuit de la Sarthe.
Con la Nazionale del suo paese nel 1980 fu medaglia d'argento nella cronometro a squadre sui 100km ai Giochi olimpici di Mosca, alle spalle del quartetto sovietico; l'anno dopo vinse quindi il titolo iridato di specialità al mondiale di Praga, in quartetto con Falk Boden, Bernd Drogan e Mario Kummer. Nel 1988 si laureò infine campione olimpico nella prova in linea su strada ai Giochi di Seul, imponendosi per distacco, lui tedesco orientale, davanti a Bernd Gröne e Christian Henn, entrambi tedeschi occidentali.[2]
1990-1997: il professionismo
Nel 1990, già trentenne e nell'ambito del processo di apertura delle frontiere ai ciclisti del Blocco orientale, debuttò nel professionismo con il team olandese Panasonic-Sportlife diretto da Peter Post. Già al primo anno seppe affermarsi in numerose corse, facendo sue tra le altre una tappa al Tour de Suisse e una tappa e la maglia verde della classifica a punti al Tour de France.[3] L'anno dopo si impose invece all'E3 Prijs Harelbeke e in una tappa del Tour de Suisse, e si piazzò inoltre terzo alla Gand-Wevelgem e secondo alla Parigi-Tours.[4]
Nel 1992 fu protagonista della sua miglior annata da professionista. In primavera vinse la Kuurne-Bruxelles-Kuurne, la Dwars door Vlaanderen, l'Amstel Gold Race e la Quatre Jours de Dunkerque, e si classificò secondo alla Parigi-Roubaix; si aggiudicò poi due tappe al Tour de Suisse, la frazione conclusiva del Tour de France sugli Champs-Élysées e il Grand Prix de Fourmies, piazzandosi infine terzo alla Parigi-Tours.[5] A fine anno sarà vincitore della classifica individuale di Coppa del mondo, contribuendo anche al successo della sua Panasonic nella classifica a squadre.[6]
Tra il 1993 e il 1997 gareggiò con il team tedesco Telekom. In quegli anni si impose nuovamente in corse di livello: nel 1993 vinse una frazione al Tour de France e fu terzo sia alla Parigi-Roubaix che nella prova in linea dei mondiali di Oslo;[7] l'anno dopo si impose nel Rund um den Henninger-Turm, fu quarto alla Parigi-Roubaix e tre volte secondo di tappa al Tour de France,[8] mentre nel 1995 vinse la Veenendaal-Veenendaal e chiuse quarto all'Amstel Gold Race.[9] Nel 1996, infine, ultima sua stagione su strada, si aggiudicò altre sette corse, tra cui lo Rheinland-Pfalz-Rundfahrt, da lui già vinto undici anni prima.[10]
Negli anni del professionismo prese parte anche a gare su pista (era stato medaglia d'argento nella corsa a punti tra i dilettanti ai mondiali 1986): attivo specialmente nelle Sei giorni, vinse a Dortmund, Monaco di Baviera (in entrambi i casi in coppia con Urs Freuler), Berlino e Colonia. Lasciò l'attività agonistica nel 1997.
Dopo il ritiro
Dopo il ritiro dalle corse collaborò per dieci anni, fino al 2006, con il T-Mobile Team (già Telekom), prima come addetto stampa, poi affiancando il manager Walter Godefroot alla guida del team, e infine ricoprendo lui stesso il ruolo di team manager per la stagione 2006; a fine 2006, su decisione degli sponsor, venne sostituito da Bob Stapleton.[11]
Palmarès
Strada
1980 (dilettanti)
4ª tappa, 1ª semitappa Circuit de la Sarthe (Fresnay-sur-Sarthe > Sillé-le-Guillaume)
1ª tappa Corsa della Pace (Breslavia > Breslavia)
6ª tappa Corsa della Pace (Forst > Berlino)
8ª tappa Corsa della Pace (Halle > Halle, cronometro)
13ª tappa, 1ª semitappa Corsa della Pace (Solenice > Pečice)
1ª tappa DDR-Rundfahrt (Rudolstadt > Rudolstadt)
4ª tappa DDR-Rundfahrt (Rudolstadt > Bad Blankenburg)
5ª tappa DDR-Rundfahrt (Schwarzburg > Neuhaus am Rennsteig)
Classifica generale Oder Rundfahrt
1981 (dilettanti)
6ª tappa Vuelta a Cuba
1ª tappa Niedersachsen-Rundfahrt (Oldenburg > Wilhelmshaven)
Olaf Ludwig: Höllenritt auf der Himmelsleiter. Etappen meines Lebens. Herausgegeben von Helmut Wengel. RhinoVerlag, Arnstadt & Weimar 1997, ISBN 3-932081-18-8 (tedesco)
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