Vivaldo Fornaciari (Reggio Emilia, 24 gennaio 1912 – Reggio Emilia, 2 novembre 1996) è stato un calciatore e partigiano italiano.
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Vivaldo Fornaciari | ||
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Nazionalità | ![]() | |
Calcio ![]() | ||
Ruolo | Centromediano | |
Termine carriera | 1944 | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1931-1940 | ![]() | 186 (26)[1] |
1940-1941 | ![]() | 17 (0) |
1941-1943 | ![]() | ? (?) |
1943-1944 | ![]() | 7 (1) |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
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Per via della sua carnagione scura e dei capelli neri e crespi era soprannominato Zanzù[2]. Questo nomignolo altro non era che la corruzione dialettale reggiana del nome del pugile francese Jean Joup, nativo dell'Africa Occidentale Francese.
Nell'ottobre 1943 iniziò a collaborare con la Resistenza fornendo ai Partigiani medicinali e medicamenti ai quali aveva facile accesso lavorando come farmacista[3].
Fu inquadrato nella 37ª brigata GAP.[4]
Cresciuto nella Scandianese, debuttò in maglia granata nella stagione 1931-32. Il 22 aprile 1938, al termine dell'incontro di campionato tra Reggiana e Lecco, durante il quale era stato espulso, Fornaciari colpi con un pugno l'arbitro Zanchi di Bergamo. Per questa sua intemperanza fu squalificato a vita. Amnistiato due anni dopo, riprese l'attività calcistica militando nella stagione 1940-1941 in Serie C nel Carpi. Tornò a vestire la casacca della Reggiana nel campionato Alta Italia 1944.
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