Il campionato Serie C,[3] colloquialmente abbreviato in Serie C, è la terza serie professionistica del campionato italiano di calcio maschile, la più bassa a carattere professionistico.
Serie C | |
---|---|
![]() | |
Sport | ![]() |
Tipo | Club |
Federazione | FIGC |
Paese | ![]() |
Organizzatore | Lega Pro[1] |
Titolo | Detentore della Serie C e promozione in Serie B |
Cadenza | annuale |
Apertura | agosto |
Chiusura | aprile |
Partecipanti | 60 squadre |
Formula | 3 gironi all'italiana + play-off e play-out |
Promozione in | Serie B |
Retrocessione in | Serie D |
Sito Internet | lega-pro.com |
Storia | |
Fondazione | 1935-1936[2] |
Numero edizioni | 9 |
Detentore | ![]() ![]() ![]() |
Record vittorie | ![]() |
Ultima edizione | Serie C 2021-2022 |
Edizione in corso | Serie C 2022-2023 |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Dal 2014 è l'unico campionato organizzato dalla Lega Italiana Calcio Professionistico, dopo l'unificazione tra Prima e Seconda Divisione in una divisione unica denominata Lega Pro fino al 2017, che ha ripristinato il formato esistente fra il 1935 e il 1978 (anno in cui la C si scisse nelle Serie C1 e C2).
Il 25 maggio 2017 l'assemblea di Lega Pro ha approvato all'unanimità il ritorno alla denominazione originaria, in quanto è stato ritenuto il nome originario quello più rappresentativo per tifosi e appassionati.[4]
Il format del campionato, approvato dalla FIGC e dalla Lega Pro, prevede un totale di 60 squadre divise in tre gironi da 20 squadre ciascuno, su base geografica. La composizione dei gironi è determinata dalla Lega Pro all'inizio di ogni stagione. Al termine del campionato vengono promosse in Serie B le vincitrici dei tre gironi e la squadra vincitrice dei play-off, ai quali accedono le squadre piazzate dal secondo al decimo posto di ciascun girone più la vincitrice della Coppa Italia di Serie C. Retrocedono in Serie D un totale di 9 squadre: le ultime classificate di ogni girone retrocedono direttamente, mentre si disputano i play-out tra le squadre classificatesi dal quintultimo al penultimo posto per stabilire la retrocessione di due ulteriori squadre per girone.[5]
Al termine della stagione le squadre vincitrici di ogni girone vengono premiate in una cerimonia ufficiale con un trofeo di riconoscimento: la Coppa della Vittoria.[6][7] Le squadre vincitrici di ogni girone prendono parte alla Supercoppa di Serie C.
Dalla stagione 2013-14 l'Assocalciatori (AIC) ha ottenuto la cancellazione dell'obbligatorietà dell'utilizzo dei due giovani.[8]
Fu introdotto nel 1935, a continuazione di una riforma dei campionati nazionali iniziata nel 1929 con la creazione del girone unico nazionale per le prime due divisioni, denominate Serie A e Serie B.
Inizialmente fu costituito da 4 gironi da 16 squadre suddivise su base geografica, che diventarono 5 dall'anno successivo per riportare la serie cadetta a 18 squadre.
Nel 1938 i gironi, formati da un numero variabile da 11 a 14 squadre, diventarono ben 8 e fu perciò necessario il ricorso a due gironi di finale affinché le vincitrici dei gironi si contendessero i quattro posti per la promozione. La formula rimase immutata fino al 1942 (con l'unica nota che quasi tutti i gironi furono portati allo standard di 16 squadre), quando i gironi diventarono 12, sempre con quattro promozioni determinate da due gironi di finale.
Dopo la seconda guerra mondiale vi fu una situazione anomala per tutti i campionati nazionali della stagione 1945-1946, che furono separati fra una Lega Nazionale Alta Italia, che per quanto riguarda le squadre di Serie C ne aggregò un gruppo d'élite alla Serie B mentre strutturò le restanti su 9 gironi con una lunga serie di spareggi per la determinazione delle promozioni, e una Lega Nazionale Centro-Sud che invece inserì tutte le sue società di C in 6 gironi.
Nel campionato successivo la Serie C passò invece sotto l'organizzazione di tre nuove leghe interregionali: la Lega Interregionale Centro formata da 6 gironi, la Lega Interregionale Sud suddivisa in 3 gironi, e la Lega Interregionale Nord che fu conservata in 9 gironi nonostante l'Emilia-Romagna fosse stata scorporata dal calcio settentrionale. Fu quindi raggiunto il record di 18 gironi complessivi, che durò per due stagioni.
Nel 1948 vi fu una riforma della Serie C portata alla formula originaria dei quattro gironi su base interregionale, che raccoglieva le squadre in questa maniera:
Le vincitrici di ciascuno di questi gironi erano promosse in Serie B. Il quarto girone, quello del Sud, fu in particolare caratterizzato da una serie di scandali che ne turbarono lo svolgimento a più riprese.
Una svolta epocale per la categoria giunse dal Lodo Barassi il quale, perseguendo l'obiettivo di trasformare la Lega Nazionale in un organismo totalmente ed integralmente professionistico, operò un radicale sfoltimento degli organici della terza serie, giudicati del tutto eccessivi per sostenere i gravosi impegni finanziari derivanti da questo storico cambiamento.
Nel 1952 vi fu quindi l'unificazione dei quattro gironi in un unico campionato di terza divisione a carattere nazionale.[9] Standardizzando in tutto e per tutto i tornei della Lega, anche per la Serie C si optò per un numero di 18 partecipanti, esattamente come accadeva per le due categorie superiori. Per quanto riguarda i movimenti divisionali, invece, si definirono due promozioni in cadetteria e quattro retrocessioni in IV Serie. Fu solo nel 1957 che, nel quadro della riforma della categoria sottostante, si scese a sole tre retrocessioni, mentre nel 1958 ci fu addirittura un blocco delle retrocessioni, in vista di una riorganizzazione più ampia.
Serie C 1952-1953 | Serie C 2019-2020 | |
Categorie superiori | Serie A e Serie B 36 squadre |
Serie A e Serie B 40 squadre |
Posizionamento nella piramide del miglior titolo sportivo della categoria |
37º posto | 41º posto |
Numero di squadre afferenti alla categoria |
18 squadre a girone unico | 60 squadre in 3 gironi |
Posizionamento nella piramide del peggior titolo sportivo della categoria |
54º posto | 100º posto |
Categoria inferiore e numero di promozioni |
IV Serie 4 promosse |
Serie D 9 promosse |
A partire dal 1958 si tornò ad una formula a più gironi (inizialmente due e l'anno successivo tre). Il primo anno vennero prese le 16 squadre che avevano disputato la Serie C la stagione precedente con l'esclusione delle due promosse in serie B, più 23 dalla IV Serie, per un totale di 39 squadre che furono suddivise in due gironi, uno da 21 squadre al Nord e uno da 18 al Centro-Sud.
Nel 1959 vi furono poi due promozioni e nessuna retrocessione, dalla B arrivarono due squadre e 8 furono promosse dalla IV Serie (che diventò poi Serie D), più altre 7 ripescate a completamento dei quadri. Il campionato di Serie C era così organizzato in tre gironi di 18 squadre ciascuno, per un totale di 54 compagini.
Da questo momento, la storia del torneo sarà ricchissima di modifiche e ritocchi, che hanno avuto un notevole influsso, spesso anche radicale, sulla sua composizione.
Per la stagione 1959-60, dunque, si costituì la Lega Nazionale Semiprofessionisti, con sede a Firenze, che aveva il compito di riorganizzare e armonizzare i campionati di Serie C e Serie D (ex IV Serie).
Ogni girone promuoveva una squadra in Serie B e ne retrocedeva 2 in Serie D (3 a partire dal 1968, in seguito all'allargamento dei quadri a 60 squadre).
La prima modifica avvenne nel 1967-68: la Serie C viene allargata a 60 squadre, suddivise in tre gironi da venti squadre ciascuno. Il meccanismo per le promozioni restò però invariato.
La Serie C scomparve come campionato unico nel 1978, quando fu divisa in due serie successive:
La classifica finale del campionato 1977-78 servì per la suddivisione delle squadre nelle due nuove categorie secondo questo schema:
Nel 1993, limitatamente alla Serie C1, venne introdotta una riforma, che portò all'istituzione di play-off e play-out, e alla sperimentazione dei 3 punti a vittoria (poi introdotti in tutte le serie).
In Serie C1 è prevista la promozione diretta in Serie B solo per la prima classificata di ogni girone, mentre le squadre piazzate dal 2º al 5º posto si giocano la seconda promozione nei play-off, affrontandosi in semifinali con partite di andata e ritorno, secondo lo schema 2ª vs 5ª e 3ª vs 4ª. Gioca la partita di ritorno in casa la squadra con il miglior piazzamento in classifica durante la stagione regolare, che passa alla finale anche nel caso di parità complessiva nelle due partite, se persiste dopo i tempi supplementari. La finale si svolge in campo neutro, ed in caso di parità sono previsti i calci di rigore.
Per i play-out valgono regole simili a quelle dei play-off, in quanto solo l'ultima squadra classificata retrocede direttamente. Le squadre che si piazzano dal 14º al 17º posto si scontrano fra loro: la 17ª affronta la 14ª, mentre la 16ª sfida la 15ª. Non è prevista la finale, chi perde retrocede direttamente.
In Serie C2 continuano ad essere promosse direttamente le prime due classificate. I gironi, stabiliti in base a criteri di vicinanza geografica, vengono ridotti da 4 a 3.
Nel 1994 i play-off ed i play-out vengono introdotti anche in Serie C2, con lo stesso regolamento dell'anno precedente: finale unica in campo neutro per i play-off e retrocessione diretta per i play-out. Nel 2000 viene istituita la Supercoppa di Lega Serie C1, un trofeo che vede di fronte le vincenti dei due gironi di Serie C1. Nel 2001 la Lega cambia il regolamento della finale dei play-off, che si disputa anch'essa con partite di andata e ritorno. Nel 2006 viene istituita anche la Supercoppa di Lega Serie C2, un torneo triangolare che vede di fronte le vincenti dei tre gironi di Serie C2.
Nel luglio 2008 la Lega Professionisti Serie C diviene Lega Italiana Calcio Professionistico, primo passo di un processo di rinnovamento dell'ex Serie C. All'inaugurazione della nuova sede a Firenze era presente anche il presidente dell'UEFA, Michel Platini.
Il 7 maggio 2012 il Consiglio federale della FIGC ha deliberato un blocco dei ripescaggi che avrebbe potuto consentire, nell'ipotesi di numerose defezioni fra le società di Lega Pro, la restaurazione del campionato di Serie C a 60 squadre fin dalla stagione successiva.[10] Una successiva trattativa fra la Federcalcio e l'Associazione Italiana Calciatori ha posticipato la restaurazione dell'antico campionato al 2014.[11]
Il 21 novembre 2012 il Consiglio Federale della FIGC ha approvato la riforma dei campionati di Lega Pro a partire dalla stagione 2014-2015.
La stagione 2013-14, in vista dell'entrata in vigore della riforma nella stagione successiva, ha previsto un formato eccezionale per il passaggio da 69 a 60 squadre:
Dal 2014 la Lega Pro è l'unico campionato organizzato dalla Lega Italiana Calcio Professionistico, dopo l'unificazione tra Prima e Seconda Divisione, che ha ripristinato la formula della Serie C, esistita fra il 1935 e il 1978 (anno in cui si scisse nelle serie C1 e C2). Il 25 maggio 2017, l'Assemblea di Lega Pro ha approvato all'unanimità il ritorno alla denominazione originaria "Serie C", in quanto ritenuto il nome originario più rappresentativo per tifosi ed appassionati.[12]
Il 2 luglio 2022, la Lega Pro, insieme alla FIGC e all'Associazione Italiana Calciatori, ha ufficializzato la firma di un accordo volto all'introduzione nel loro statuto dell'apprendistato professionalizzante, utilizzabile da tutte le società partecipanti al campionato e volto alla valorizzazione dei calciatori più giovani attraverso percorsi di formazione alla professionalità sportiva.[13][14]
Nella stagione 2014-2015 il campionato di Lega Pro ha avuto per la prima volta un broadcaster completo: tutte le partite sono state trasmesse gratuitamente in streaming sulla piattaforma web Sportube, che ha attivato allo scopo un canale tematico. I risultati di ascolto sono stati a tratti notevoli: a titolo d'esempio, il derby dello Stretto Messina-Reggina disputato in tale stagione ha totalizzato oltre 300 000 spettatori medi.
Il servizio free to air è proseguito anche nella stagione 2015-2016, mentre nel 2016-2017 si è passati alla modalità pay per view, sempre mediante Sportube.
Nella stagione 2017-2018, a seguito dell'acquisizione di Sportube da parte del network britannico Eleven Sports, il campionato di Serie C viene trasmesso integralmente sotto il nome del nuovo broadcaster, sempre tramite un canale tematico a pagamento denominato Serie C TV e, inoltre, alcune partite sono state trasmesse anche da varie televisioni locali.
Inoltre, per le stagioni 2018-2019 e 2019-2020 Sportitalia e Rai Sport trasmettono in chiaro sul digitale terrestre e sul satellite un match di Serie C per ogni turno di campionato, ivi comprese Coppa Italia e play-off.
A partire dalla stagione 2021-22 e per la stagione 2022-23, OneFootball trasmette 5 match per ogni turno di campionato in pay per view insieme a tutti gli highlights di tutte le trenta partite, grazie a una partnership con Eleven Sports.
Sono 341 le società calcistiche che hanno preso parte alle 38 edizioni della Serie C giocate dal 1935-36 al 1977-78, alle 3 della Lega Pro disputate dal 2014-15 al 2016-17 e dalla Serie C 2017-18 in poi. Sono escluse dal conteggio le partecipazioni alle edizioni del 1945-46, 1946-47 e 1947-48, campionati che a causa della seconda guerra mondiale appena conclusa vennero eccezionalmente suddivisi in due leghe completamente indipendenti. In grassetto sono riportate le squadre militanti nella stagione 2022-23.
Sono considerati i campionati di Serie C che vanno dal 1935 al 1978 e dal 2014 in poi.[16]
![]() |