Per la stagione 1927-1928, la Fiorentina prese parte al girone D di Lega Sud di Prima Divisione; da questa annata, il club gigliato giocò con le maglie a strisce biancorosse, parallelamente a quelle inquartate, regalategli dalla Colligiana, memore della fratellanza guelfa tra Colle di Val d'Elsa e Firenze.[1] Per tentare la promozione in massima serie, venne modificata pesantemente la rosa della Fiorentina, introducendo alcuni giovani delle giovanili come Carmelo e Bruno De Santis.
Nel torneo nazionale la Fiorentina fu una delle protagoniste, contendendo al Liberty Bari il primato della classifica. Numerose furono le vittorie, come il 3-0 al Tivoli, il 5-1 con il Savoia, 8-0 ancora con il Tivoli nella partita di ritorno, e 4-1 contro il Savoia nel ritorno; l'ultima partita contro il Bari risultò decisiva per l'andamento del campionato, terminata con la sconfitta per 3-5 che consegnò il primo posto alla squadra pugliese. Con il secondo posto a 18 punti a pari merito con la Ternana, il Presidente della FIGC decide di organizzare uno spareggio per l'ammissione in Divisione Nazionale, concluso 3-3 a Firenze e con la vittoria gigliata a Terni per 1-0.
In questo torneo la società fu protagonista del Caso Savoia-Fiorentina;[2] il club venne giudicato colpevole di omessa denuncia di corruzione e di essersi accordato con il Savoia per vincere lo scontro diretto della partita di ritorno dietro compenso, incentivandolo poi a giocare lealmente contro il Bari nel turno successivo. La federazione decise di non assegnare i due punti alla Fiorentina, sanzionando entrambe le società con pesanti multe (1000 lire al club gigliato) e squalificando alcuni dirigenti, come il fiorentino Agostini, a eccezione del presidente Luigi Ridolfi.[3]
Liste di trasferimento del Direttorio Federale F.I.G.C. pubblicate dal Corriere dello Sport di Bologna in data 6 agosto 1927 (cartaceo conservato dalla Biblioteca Universitaria di Bologna).
Liste di trasferimento del Direttorio Federale F.I.G.C. pubblicate dal Corriere dello Sport di Bologna in data 27 luglio 1927 (cartaceo conservato dalla Biblioteca Universitaria di Bologna).
Sulle liste di trasferimento della Fiorentina non è mai citato come "Garulli", ma sempre "Giovanni Carulli"
Sulle liste di trasferimento della Fiorentina non c'è nessun "Andrea Sbrana", ma solo Vittorio.
La Gazzetta delle Puglie del 23 ottobre 1927, p. 2.
Cine-Sport del 27 ottobre 1927, p. 4 -consultabile nella Biblioteca nazionale Sagarriga Visconti-Volpi di Bari-
Nessun punto assegnato in seguito al processo per il caso Savoia-Fiorentina.
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